Vaniglia

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Penelope decise di passare alcuni giorni, con la sua famiglia , in montagna . Era quasi dicembre ma si respirava già l'aria del Natale . Gli addobbi , le prime luci , l'atmosfera magica che si respira nell'aria .
Era in cucina con la mamma, stavano preparando una crostata alle ciliegie , quando sul telefono le compare una notifica .
Era Noah.
Ricordava il suo numero a memoria , sentì dentro di lei rompersi in mille pezzi.
Aspettò un po', e decise di aprire il messaggio .
"Penny, forse non ti aspettavi questo messaggio. Dopo tutto questo tempo, immagino che tu non avrai neanche voglia di ascoltare ciò che ti voglio dire , ma te lo dico lo stesso. Ormai è passato un anno da quanto ci siamo lasciati.. e quando quel pomeriggio ti ho vista sulla fermata non ho fatto altro che pensare a te. La ragazza che hai visto con me, è una mia collega di corso, ci siamo conosciuti ed è nata una frequentazione , ma credimi, non ho lasciato te per lei. Io ti ho lasciato , e ho fatto l'errore più grande della mia vita , ma vorrei spiegarti il motivo , se mi darai la possibilità . Penelope io ho sbagliato , e so che non si torna indietro quando si commettono questi sbagli , perché io ti ho lasciata e tu questo non lo meritavi . Vorrei vederti , vorrei spiegarti . Non mi aspetto che tu risponda , ma dammi almeno la possibilità di parlarti guardandoti negli occhi. Non sono stato in grado di farlo quando ho deciso che la nostra storia fosse finita , vorrei farlo almeno adesso. Perdonami ."
Penelope lesse quel messaggio , ma diversamente da come si possa immaginare , bloccò il telefono e andò a dormire . Lei non aveva mai metabolizzato la fine di quella storia  , ma un viso che non vedi più ,col tempo , lo dimentichi. Non esiste qualcosa che non vedi. Lei rimase a fissare il buio della sua camera , in silenzio , aspettando il mattino.
Passarono giorni, e lei a quel messaggio non rispose mai .
Aveva paura di rientrare in quel vortice che non le dava pace. Lei, piano piano , si abituò a quell'assenza , e trovò la serenità di chi non si fa più tante domande , sul perché sia  finita , sul perché le persone spariscono da un giorno all'altro . Lei si svegliò un giorno , e capii che stava aspettando davvero che lui tornasse , e questo non poteva più  permetterselo. Perché aspettare qualcuno che ha deciso di andare via?
Era il 15 dicembre , penny tornò in città , continuò a frequentare il teatro , e iniziò ad avvicinarsi sempre di più a Giorgio. Anche se lui non ebbe più il coraggio  di chiederle di uscire dopo quella sera che la accompagnò a casa. Fu lei , una sera , dopo le prove a dirgli : " Giorgio, ha aperto una gelateria nuova che si chiama Vanilla ice cream , andiamo ?"
"Vuoi recuperare il gelato che volevo offrirti e che rifiutasti ? Rise .
"Dicono che il loro gelato alla Vaniglia sis buonissimo , andiamo a provarlo "
"Ok andiamo"
Penny e Giorgio passarono la serata sul muretto difronte la gelateria , e lei non rideva così tanto da tempo..
"Sei diverso, Giorgio.. tu mi fai sentire libera"
"In che senso?"
"Non so spiegartelo . Mi sento leggera con te "
"Penny .. parlami di te , vorrei che ti aprissi un po', vorrei che mi facessi spazio nella tua vita "
".. Ho dei conti aperti con il passato , devo risolvere alcune cose , non voglio prometterti niente , ma sento di non volerti perdere . Dammi un po' di tempo"
"Prenditi il tuo tempo."
"Grazie ."
"Andiamo , è tardi , ti accompagno"
Penelope tornò a casa , prese il telefono e decise che ignorare le cose non le serviva a niente , avrebbe dovuto affrontarle.
Prese il cellulare e digitò il numero.
"Noah. Ci ho pensato molto , se lo faccio , lo faccio per me. Perché voglio dare alla nostra storia una fine degna , e questo lo possiamo fare solo guardandoci negli occhi . Mi devi delle spiegazioni , poi andrò via , di nuovo , per sempre .
Vediamoci domani , ti aspetto alle 18, ci vediamo sotto casa mia .

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