D.Iori: entra.
Entrai in quella che dovrebbe essere una stanza, penso che era il suo studio ma era completamente diverso da tutti quelli che ho visto.
Mi disse «siediti» e io così feci, c'era due sedie con le rotelle, di solito stanno solo nella parte del dottore ma in questo caso sono anche dal lato del paziente, suppongo perché sia specializzato come neuropsichiatria infantile. I bambini amano giocare ed è sicuramente per questo che c'è questa sedia anche dal lato del paziente.
D.Iori: sai dove ti trovi o no.
Haruchiyo: in un istituto psichiatrico e questa è la parte infantile e siamo nel suo studio. non sono scemo.
D.Iori: ti faccio delle domande a cui tu dovrai rispondere senza opporti queste domande.
Haruchiyo: ok.
Il suo modo nel socializzare con altre persone è fastidioso ma quando ti parla o ti fa domande o ti cerca di opporti resistenza, tu non sei più in te, come se ti sta facendo il lavaggio del cervello.
D.Iori: mi hanno chiesto di farlo a me anche quando non volevo. quindi qualsiasi cosa io ti dica.. resta calmo. gira sulla sedia come fanno i bambini, prendi quel quaderno accanto a te e disegno come fanno loro.
Haruchiyo: mi hai preso per un bambino?
D.Iori: sanzu. tu questo non lo sai. potresti facilmente agitarti.
Haruchiyo: ok. |dissi confuso.
Girai sulla sedia, quella stanza era grande e potevi anche sposarti da un punto all'altro.
D.Iori: qual è stato l'ultimo argomento di cui tu e la tua psicologa avete parlato?
Haruchiyo: mh.. quando mi avete portato da lei dentro a questo istituto di niente, fuori stavamo parlando della mia infanzia. credo. | mi fermai.
D.Iori: ok. qualcosa in particolare che ti ricordi della tua infanzia?
Haruchiyo: sembra che stia parlando con lo psicologo.
D.Iori: sanzu.
Haruchiyo: va bene. mi ricordo tutto.
D.Iori: vuoi raccontare?
Haruchiyo: mio fratello maggiore dava sempre la colpa a me negli sbagli che faceva mia sorella minore, se mia sorella copiava me era colpa mia perché ero più grande. Mia sorella sembra un ragazzo ma non è che questo sia colpa mia no? ha cresciuto con due figure maschili.
D.Iori: perché ti stavi drogando.
Haruchiyo: non l'ho fatto di proposito all'inizio, avevo un attacco di panico, erano finite le pillole e in bagno c'era della droga, lo presa pensando che fosse altro e da li ne sono uscito completamente drogato.
D.Iori: quante persone hai ucciso.
Haruchiyo: non lo so, molte.
D.Iori: te ne penti.?
Haruchiyo: no. tranne per una persona.
D.Iori: chi era. |chiuse gli occhi.
Haruchiyo: una ragazzina, due, tre anni più piccola di me. me ne pento per quello che ho fatto.
D.Iori: come si chiama questa ragazzina. |riaprì gli occhi e mi fissò.
I suoi occhi erano diventati come quella della sorella, come quelli di Yn, spenti.
Non dissi nulla, non volevo dirlo e mi faceva male la testa.
«non lo vuoi dire?» disse.
Scossi la testa in segno di no, no perché non volevo dirlo.
D.Iori: va bene. ti dirò una cosa.
Prima che dicesse «anzi. non lo farò.» fece una lunga pausa. Cosa voleva dire con quel; anzi. non lo farò.
Haruchiyo: perché? se lei non me lo dirà ora non dormirò più!
D.Iori: mi dispiace Haruchiyo, vai. sai dov'è la tua stanza. puoi andarci benissimo.
Haruchiyo: no no! non mi muovo di qua. appena esco mi fisseranno tutti i bambini e inizieranno di nuovo a urlare o a piangere.
D.Iori: hanno paura adesso, è normale.
Haruchiyo: ma io non volevo! non ricordo quando l'ho fatto! |piansi.| e tutto così dannatemente difficile da capire.
D.Iori: lo so. guarda un po' stai anche piangendo. un persona chiusa qui dentro piange solo quando si fa male. come i bambini. ridi haruchiyo. ridi. non vale la pena piangere per questa cosa. I bambini non ricorderanno molto, escono in fretta di questo posto.
Yn: ridi akashi. ridi che non importa quello che ti dicono, pensano. tu sei così.
Quelle parole. Le braccia che mi avvolgevano da dietro.
D.Iori: sanzu. guardami.
Lo guardai. Prese il peluche di Yn.
«sanzu. tu sei.. schizofrenico.» disse.
D.Iori: Il motivo per cui tu sei qui è questo. Yn. non c'è più. Le tue allucinazioni vedono mia sorella ma lei non c'è.
Haruchiyo: cosa... è impossibile.. Ami. Tu.
D.Iori: Ami lo è. è chiusa qui dentro da più di 6 anni. è stata rinchiusa qui quando era piccola. era con Yn. io stavo solo cercando di farti capire che non era così con l'espressione facciale. Tu comprendi perché non riesci a toglierti Yn dalla testa. la ragazza con cui l'hai fatto. era lei.
Haruchiyo: impossibile. non è vero. stai mentendo.
D.Iori: non ricordi? glielo hai dato tu questo. | mi porse il suo peluche.
Presi il peluche, era più confuso di prima. cosa voleva dire questa cosa.
D.Iori: ti lascio solo.
Si alzò e se ne andò. D'avanti a me c'era Yn.
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in a psychiatric hospital..
Espiritualil linguaggio è volgare e il punto di vista sarà tutto su sanzu, l'ambientazione è in uno ospedale psichiatrico fantasticato un po', l'anno? potete sceglierlo voi. Non ci saranno descrizioni sui personaggi in generale se mai ci saranno parti in cui...