Rimaniamo amici Scorpius!

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No, stop!

Non avevo ben capito cosa intendesse. Voleva davvero che io lasciassi perdere Thomas per lui?

Era davvero innamorato di me? E da quanto tempo? Come avevo fatto a non accorgermi di nulla? Mai, e dico mai, avrei immaginato che una cosa simile potesse accadere.

-Non è possibile...- mormorai mentre scioglievo l'abbraccio e mi alzavo in piedi, sconcertata dalle sue parole. E dalla mia idiozia.

-Come è potuto succedere?- gli domandai stupidamente, -Ti prego, dimmi che è tutto uno scherzo!-

Lo vidi scuotere il capo e avvicinarsi a me, -Cosa importa? E' accaduto e basta-

E' un sogno...un brutto, orrendo incubo provocato dallo stress di questi giorni.

-Importa a me- ribattei cominciando a mordicchiarmi il labbro inferiore.

E addio lucidalabbra!

-Devo sapere dove ho sbagliato- continuai

-Dove hai sbagliato?- ripeté la mia frase confuso e leggermente accigliato -Io ti dico che sono innamorato di te, e tutto quello che hai da dirmi è questo? E per di più mi chiedi se tutto questo è uno scherzo?-

-Io credo...- mi sforzai di trovare le parole adatte per esprimere al meglio ciò che pensavo. La situazione stava peggiorando di minuto in minuto. La sua rabbia e il tono di voce erano proporzionali ai battiti cardiaci del mio cuore, che martellava come impazzito in petto.

Cercai di sorridere -Scorpius forse hai preso un abbaglio...-

Il suo viso divenne serio troppo velocemente. Si stava alterando. -Che vuoi dire con questo?-

-Penso di avertelo spiegato qualche giorno fa...noi siamo soltanto amici-

-E proprio questo che ti sto chiedendo...perché non possiamo essere qualcosa di più?-

Il concetto era molto semplice: fino a prova contraria io amavo Thomas non lui.

-Perché...-non riuscii ad andare avanti.

Scorpius prese il mio viso tra le mani, le sue mani erano fredde e lasciarono una strana sensazione sulla mia pelle accaldata.

-Non esiste un uomo che non possa essere conquistato ricordi, Rose?-

E certo che ricordavo, adesso avevo la prova che quella dannata frase era verissima!

Non mi mossi di un millimetro rimanendo in quella posizione. Non volevo fare altri guai perciò mi limitai ad annuire.

-Credevo che il mio comportamento negli ultimi giorni ti avesse fatto capire quali sono i veri sentimenti che io provo nei tuoi confronti. I baci a colazione, a pranzo, a cena e perfino quello della buonanotte! Secondo te quante ragazze possono vantare di aver ricevuto un mazzo di fiori per il loro compleanno, da me?- domandò lasciando cadere le braccia sui fianchi, poi si allontanò. Per un attimo mi parve di vedere un'espressione triste. Oppure era ferita? Ma così come era comparsa andò via.

Alzai le spalle.

-La risposta è semplice, Rose. Nessun'altra oltre a te! Non sono il tipo che regala sorrisi, gentilezze e carinerie varie se non prova qualcosa verso chi li fa! Un sentimento vero!-

Ero senza parole, mi aveva stupito, basita.

Io non desideravo una storia con lui, il mio obiettivo era soltanto uno. Non volevo il suo amore ma nello stesso tempo non avevo nessuna intenzione di farlo soffrire.

Continuavo a tacere.

-Rose, vuoi diventare la mia ragazza?-

Ecco la domando ufficiale!

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