NEIL
«Julian, sei ancora convinto che sarebbero una "coppia d'oro"? Se li mettiamo nella stessa squadra si uccidono» mi volto verso Nathan appena sento quella frase, ha gli occhi spalancati. La coppia d'oro sono sempre stati lui e Naomi. Sin da quando hanno iniziato a giocare insieme alle medie, tutti furono impressionati dalla loro intesa: in campo è come se le loro menti si unissero in una sola, hanno una coordinazione impressionante. Può sembrare una cosa stupida ma Nathan si è affezionato a quel nomignolo e sentirlo usare per riferirsi a qualcun altro lo infastidisce. Ricordo che una volta alle medie lo usarono per me ed Elia, non per dire che noi eravamo una coppia in quel senso, cioè, sì, mi sarebbe piaciuto, ma facemmo un'ottima azione insieme e.... insomma avete capito. Tornando a Nathan, lui rispose: «la coppia d'oro siamo io e Nao, loro al massimo possono essere la coppia d'argento» inizialmente, lo ammetto, un po' me la presi, poi lui venne a scusarsi, mi spiegò che quel nomignolo lo aveva avvicinato a Naomi e che aveva paura che senza si sarebbero allontanati. Ho capito quasi subito cosa intendesse, sapevo già che la vecchia comitiva di Nathan lo aveva escluso dopo l'ingresso di un nuovo arrivato, e aveva avuto paura succedesse di nuovo e questo solo perché il loro soprannome era stato usato per due persone diverse. Ora la situazione era diversa, potrei dire peggiore, quel soprannome era stato usato per Naomi ed un ragazzo che non fosse lui e in più da un calciatore famoso. Mi avvicino a lui e gli poggio una mano sulla spalla, lui si volta verso di me e sforza un sorriso.
«Aspetta che? Volete mettermi in squadra con questa qui?!»
«Aspetta che? Volete mettermi in squadra con questo qui?!»esclamano nello stesso momento e ammetto che la scena mi fa scappare una risata che però, per mia fortuna, riesco a trattenere: «Io in squadra con quello lì non ci sto» esclama poi la mia migliore amica. Non è abituata ad avere a che fare con persone con il suo stesso carattere.«Ho un nome perché sia usato non per bellezza» ripete la sua frase. «Nome che non conosco» risponde lei giustamente: «Alec, Alec Cooper. Ricordatelo perché sarò il primo difensore a bloccare la grande Naomi Evans» dice per poi voltarsi e andare via.
Beh, caro Alec Cooper, non so se sarai capace di bloccarla ma le darai sicuramente filo da torcere. Qualcosa mi dice che la partita sarà più divertente del previsto.
«Riuscite a crederci?!» sbuffa Naomi quando si trova di fronte a noi. Il clima serio che si era creato viene spezzato da una risata femminile: «Nao, ti ha sfidato, è normale tra calciatori, non è mica la fine del mondo» dice con un sorriso malizioso in volto: «Vik, non ti ci mettere anche tu» dice tirando un'occhiataccia all'altra ragazza. Il rapporto tra Victoria e Naomi è complicato... molto complicato.
«Le migliori storie d'amore nascono dall'odio, sarà per caso questa la volta buona in cui Naomi Evans romperà il suo voto di castità?» sia io che Nathan scoppiamo a ridere: «Begli amici che mi sono scelta, eh» sbuffa la mia migliore amica facendoci ridere ancora di più: «Beh, effettivamente Vik ha ragione» si intromette Samuel. Naomi incrocia le braccia e mette il broncio: «JJ ti prego dimmi che almeno tu sei sana» Juniper alza gli occhi dal libro e ridacchia: «Sono dalla tua parte, romperai il tuo voto di castità quando ne sarai pronta» dice per poi tornare a prestare attenzione al suo libro. Naomi sorride felice, poi va verso Nathan, gli tira uno schiaffo sul braccio: «Facciamo vedere a tutti di cosa è capace la vera coppia d'oro» mi volto verso il mio migliore amico, le sorride poi alza la mano e lei gli dà il cinque.
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Hit Me Where It Hurts
Teen FictionNaomi Evans è una ragazza apparentemente fredda e distaccata con tutti, tranne che con i suoi amici. Ma quando si trova su un campo da calcio sembra un altra persona. L'amore per questo sport le è stato trasmesso dal padre e il suo sogno è riuscire...