5-L'amore è una vera e propria tortura

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VICTORIA

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VICTORIA

L'amore è sempre stato il mio argomento preferito. Da piccola fantasticavo sul fatto che da grande avrei trovato il ragazzo perfetto per me: ho aspettato con ansia che questo ragazzo arrivasse, ho aspettato a lungo ma è stato in prima superiore che pensavo di averlo trovato. In realtà, speravo di averlo trovato, perché di ragazzi come Nathan Martin non ne trovi. Da piccola pensavo che l'amore fosse solo gioia e felicità ma crescendo ho capito che non è così, l'amore non è solo questo, l'amore è anche sofferenza, l'amore fa più male di quello che sembra. Da piccola pensavo che esistesse un solo tipo di amore, ma anche questa mia convinzione era sbagliata: esistono tanti tipi di amore diversi. Pensavo di sapere tutto sull'amore ma non è così, so alcune cose ma non tutto. Di una cosa sono sicura però: l'amore che fa più male è l'amore non corrisposto. E oggi, in un normale giorno del mio terzo anno di liceo, ne ho l'ennesima conferma. Non so da quanto tempo sono ferma al mio armadietto a guardare Nathan flirtare con Ashley Johnson, so che dovrei andarmene, risparmiarmi la sensazione che sto provando, invece, resto qui ferma a guardarli. É plausibile che lui si sia innamorato di lei: Ashley è una ragazza del secondo anno, capelli biondi e lisci, fisico e sorriso perfetto e i suoi occhi sono ipnotizzanti, un misto tra l'azzurro e il verde... perfetta, no?

«Tutto okay?» chiede ad un tratto una voce femminile che non riconosco, distraendomi dai miei pensieri. Mi volto e mi ritrovo faccia a faccia con lei, è poco più bassa di me ed ha occhi e capelli scuri: «Si, tutto okay» dico cercando di sembrare convincente.

«Lo so che non ci conosciamo, ma non sembra tutto okay» mi volto di nuovo verso Nathan: «Lui ti piace» constata la ragazza. Soffoco una risata amareggiata e mi volto verso di lei, annuisco.

Lei si sporge e lo guarda, poi guarda me: «Oh, ma che vada a farsi fottere, andiamo sei più bella di quella biondina e sicuramente hai più carattere di lei» esclama poi, rimango a bocca aperta.

«Tu la conosci, conosci Ashley Johnson, vero?» chiedo quasi d'istinto.

«Ha frequentato mio fratello per una settimana, poi hanno chiuso perché non andavano proprio d'amore e d'accordo» mentre l'ascolto parlare ho una strana sensazione, come se l'avessi già vista da qualche parte.

«Oh capisco...scusa ma ci siamo già incontrate da qualche parte, è come se ti avessi già vista» lei risponde con una risatina: «Mi chiamo Violet, Violet Williams»

«Giochi nella Zefirus» concludo, lei annuisce sorridendo: «Victoria, ma puoi chiamarmi Vik o Vickey o come ti pare» lei ride alla mia presentazione: «Che classe hai ora?» mi chiede.

«Storia, tu?»

«Fisica, ti va di fare la strada insieme?»

«Sì, andiamo» le dico sorridendo. Per andare verso le nostre classi passiamo davanti Nathan e Ashley: «Vik!» mi chiama il ragazzo quando mi vede, mi volto subito verso di lui: «Mi tieni il posto?» domanda, in risposta gli sorrido e annuisco, poi mi volto verso Violet e le faccio cenno di andare.

«Sai, anche mio fratello ha storia ora, se vuoi puoi sederti vicino a lui, è il ragazzo che ha dato a Naomi Evans della dea» dice mentre camminiamo.

«Ho già detto a Nath che gli avrei tenuto il posto, ma grazie lo stesso Violet» lei mi sorride. Durante il tragitto parliamo del più e del meno. Appena arriviamo di fronte l'aula di chimica, Violet mi saluta con una carezza sulla spalla e un sorriso per poi andare verso l'aula di fisica. Guardo i libri che ho in mano poi entro in classe, mi guardo intorno e scopro che non ci sono due posti vicini liberi: beh, a quanto pare la fortuna è dalla mia parte oggi.

Continuo a guardarmi intorno cercando qualcuno che conosco, mi soffermo su un ragazzo dai capelli scuri in terza fila intento a scrivere qualcosa su un quaderno: «Siamo arrivati troppo tardi, a quanto pare» dice una voce familiare alle mie spalle, la sua voce: «Già» rispondo.

«Tu conosci qualcuno? Io no»

«Io sì» dico per poi dirigermi verso il ragazzo in terza fila.

«è occupato?» chiedo, lui alza lo sguardo e mi guarda confuso: «No, è liberissimo» risponde poi sorridendo, ricambio il sorriso e mi siedo: «A cosa devo l'onore?» mi chiede poi.

«Non c'erano due banchi vicini liberi e non conosco nessuno qui dentro, dunque spero tu sia simpatico come tua sorella» riesco a leggere la confusione sul suo volto: «Conosci Violet?» chiede: «L'ho conosciuta stamattina»

«Oh, beh, per tua informazione io sono molto più simpatico di lei»

«Questo devo essere io a deciderlo però, eh»

«Sai, non pensavo fossi così simpatica Victoria» ridacchio alla sua affermazione poi però mi blocco realizzando una cosa: «Io non ti ho detto come mi chiamo»

«Tendo a ricordare i nomi dei miei avversari, soprattutto se mi mettono in difficoltà, o se sono belle ragazze».

«Suppongo che io appartenga alla prima categoria, allora».

«In realtà ad entrambe» rimango spiazzata dalla sua sincerità: «Oh! Ehm grazie» rispondo semplicemente, lui fa spallucce come per dire che non ha fatto nulla di che.

«Beh, io a differenza tua non ricordo i nomi dei miei avversari quindi dovrai rinfrescarmi la memoria» in risposta lui ridacchia: «Jamie» dice, sempre sorridendo.

«Vik» mi chiama qualcuno alla mia sinistra, Nathan. Mi volto subito verso di lui: «Leggi i messaggi sul gruppo» mi dice e io lo faccio.

BEST WOLVES🐺✨

Nao🖤: vorrei comunicarvi che io sto letteralmente sfidando la sorte, ci sono solo due banchi liberi, dunque chiunque entri da quella porta sarà il mio compagno di banco...

JJ🫶🏻: dai non può andare così male

Nath<3: peggio di me e Vik non può andare, avevano occupato tutti i banchi doppi :/

BestBoy💙: Nao pensala così, non può essere peggio di Juliet Anderson

Nao🖤: giusto

Mentre leggo i messaggi mi scappa una risata.

Io:Neil ha ragione, comunque siamo tutti con te Nao haha

Scrivo prima di posare il telefono e voltarmi di nuovo verso Jamie, che è tornato a scrivere sul suo quaderno: «che fai?» chiedo. Lui in risposta scuote la testa e si volta di nuovo verso di me: «nulla» annuisco, non insisterò, l'ho appena conosciuto. Continuiamo a parlare nell'arco di tempo durante il quale aspettiamo l'arrivo del professore. Controllo l'orario dal telefono ma vengo distratta dalle notifiche

Nao🖤: se non muoio ora non morirò mai più...

Cap🧢: esagerata

Nao🖤: ESAGERATA IO? SONO SEDUTA VICINO AD ALEC COOPER?!

Io:le opzioni sono due: o si uccidono o si innamorano

«io opto per la seconda opzione» dice ad un tratto il ragazzo alla mia destra e a me scappa una risata: «ma magari» poco dopo mi arriva un altro messaggio.

Nath<3: pensa a te tu, guarda che ti sento ridere ad ogni cosa che dice Jamie Williams😏😉

Rimango immobile a fissare quel messaggio...non gli dà fastidio, ovviamente...Poi perché dovrebbe? Dopotutto noi siamo solo amici... A lui che importa? Oramai ne sono certa, l'amore è una vera e propria tortura.

Hit Me Where It HurtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora