8-La differenza incuriosisce

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NAOMI

Dopo aver preso tutto il necessario mi dirigo verso la classe di inglese.

Tra tutte le materie inglese è sicuramente la mia preferita, in parte questo è anche merito della professoressa Brooks che con le sue lezioni mi ha fatto innamorare del mondo della letteratura.

Appena arrivo in classe, come al solito alle prime file ci sono molti posti vuoti, eppure il mio sguardo si posa un un ragazzo dai capelli bianchi in terza fila appoggiato al muro. Se ne sta seduto con il capo chino, probabilmente è al telefono.

Inconsciamente mi avvicino al lui: «È libero?» chiedo. Lui alza lo sguardo dal telefono, mi guarda confuso: «Ci sono tanti posti liberi» dice.

«Lo vedo»

«Ma hai deciso di volerti a sedere vicino a me?»

«Non posso?»

«Se ci tieni» dice facendo spallucce e riportando la testa sul telefono.

Ma perché ho deciso di sedermi qui? Una parte di me mi dice di girare le spalle e lasciare perdere, ma un'altra mi dice di sedermi su quella sedia. Apparentemente la seconda è più forte perché poso le mie cose sul banco e mi siedo.

«Aspetta, quindi eri seria?» mi chiede il ragazzo alla mia sinistra , faccio per rispondere ma lui mi mette una mano sulla fronte: «ma che fai?!» dico togliendogliela.

«Controllo se stai bene, a quanto pare non hai la febbre» colgo il suo sarcasmo e mi scappa una risata: «dovrei farlo anche io allora» dico: «Mi hai difesa»

«Lo avrei fatto per chiunque» dice, eppure non sembra convito.

«Non ne sembri convinto»

«Ora leggi nel pensiero Evans?» alzo gli occhi al cielo, per fortuna la professoressa Brooks entra in classe. Al suo ingresso ignoro Alec e apro il quaderno alla prima pagina vuota e mi preparo a prendere appunti.

La lezione di oggi è su un poeta e pittore inglese: William Blake.

«Per comprendere meglio l'ideologia di Blake voglio farvi l'esempio di una delle opere più celebri e complesse: "The Marriage of Heaven and Hell". In questo lavoro, il poeta esplora temi filosofici e religiosi attraverso una serie di poesie e prose visionarie.» fa una breve pausa, poi continua: «Uno dei concetti chiave di questa raccolta sono proprio Dualità e Unità, infatti Blake sfida la tradizionale divisione tra bene e male, cielo e inferno. Egli sostiene che queste forze opposte sono in realtà complementari e necessarie l'una all'altra. Il titolo stesso suggerisce questa unione di opposti, un matrimonio tra forze contrastanti. In effetti questa non è l'unica volta che Blake affronta il tema degli opposti, lo vediamo anche nella sua opera più famosa: "Songs of Innocence and Songs of Experience" . Ma quindi, secondo voi, qual è il valore degli opposti?» chiede e nella classe cala il silenzio:« Okay, riformulo la domanda» dice e le scappa una risatina, poi inizia a guardare attenta tutti gli studenti nella classe : «Alec, tu cosa ne pensi del proverbio "gli opposti si attraggono"?» mi volto verso il mio compagno di banco :«secondo te è vero?» aggiunge la professoressa.

Hit Me Where It HurtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora