[PROLOGO]-La mia roccia

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Questo capitolo parla di Melody White e Alexander Evans, avviene tutto 16 anni prima dell'inizio della storia dei personaggi principali, ho deciso di metterlo come prologo perché vi aiuterà a capire un po' meglio la situazione familiare di casa Evans.
Questo è tutto buona lettura
~Maya💜

Questo è tutto buona lettura~Maya💜

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MELODY

«Segreteria di Alexander Evans: al momento non sono disponibile, richiamerò appena possibile. Se è importante lascia un messaggio dopo il-»

Dopo aver attaccato riguardo lo schermo del telefono: MyRock ❤️5 chiamate senza risposta.

Okay l'ho chiamato 5 volte e non ha risposto, direi che basta, no? Assolutamente no, non mi arrendo così facilmente io. Guardo l'orario: 16:05, gli allenamenti finiscono alle 18:00, aspettare altre due ore decisamente non è un'opzione. Guardo il mio riflesso nello specchio alla destra del mio letto: i capelli neri legati in una coda bassa, due occhiaie marcate sotto agli occhi, dovute al fatto che non dormo decentemente da circa una settimana, e una maglia di Alex addosso. Il mio sguardo poi cade sulla bacinella che mia madre ha posizionato ai piedi del letto per farmi evitare di correre in bagno ogni volta che mi veniva da vomitare.

Riprendo il telefono e scorro tra i contatti finché non trovo quello che cerco: Claire💞, che so che sarà sicuramente con loro, visto che è la sorella di Julian, l'allenatore della squadra.

«Pronto?» quasi piango dalla gioia quando sento la voce di Claire.

«Claire sono Melody, puoi passarmi Alex, per favore?»

«Oh ei Mel! Al momento si sta allenando, appena finisce ti faccio chiamare»

«Claire è urgente puoi farlo venire a telefono, per favore?»

«Melody, tutto okay?» chiede. Il suo tono di voce cambia notevolmente, segno che si sta preoccupando.

«No, nulla è okay. Ho bisogno di parlare con Alexander. Ora.» le dico senza provare nemmeno a fingere il contrario.

«Te lo chiamo» fa una pausa: «Alex! C'è Melody a telefono, dice che ti deve parlare e che è importante» urla. Per un po' sento solo un vociferare di sottofondo poi finalmente qualcuno mi parla: «Mel, tutto okay?»

«Puoi venire da me ti devo parlare di una cosa...»

«Certo che posso! Appena finisco gli allenamenti sono lì»

«Alex, è urgente, puoi venire ora?»

«Mel non posso lasciare gli allenamenti così, è successo qualcosa? Mi devo preoccupare?»

«Preferisco dirtelo di persona, puoi venire?»

«Mel domani abbiamo una partita importante, non posso andarmene nel bel mezzo degli allenamenti»

Hit Me Where It HurtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora