Sembrava afflitta, e dallo strazio che traspariva dal suo volto sembrava che avesse avuto un decesso in famiglia. Non potevo non dirglielo. E' per il suo bene. E' troppo innocente. Troppo dolce. Merita molto di più di quello che io posso offrirle. Ma invece la sua presenza mi spinge verso di lei. Dentro mi sento lacerato da questo tornado di emozioni. Non posso farla entrare nel mio mondo oscuro! Lei merita di meglio; ha bisogno di qualcuno che la faccia sentire amata, che sia tutto cuori e fiori con lei, perché è ciò che chiaramente desidera. Ma invece l'idea di qualcun altro che la tocca mi uccide dentro! Odio questo sentimento sconosciuto che mi divora, che mi lacera l'anima. Odio essere così. Taglio corto con tutti. Anche Taylor, che di solito ha la sua espressione illeggibile, sussulta. Sono troppo irritabile.
E' stata una settimana maledetta. La guardo da lontano come un adolescente! Lei va a scuola, va a lavoro, mentre io sto ancora gestendo il mio mondo dall'Heathman Hotel a Portland. Posso dirigere la mia compagnia da qui finché non finisco di fare il mio dovere per la cerimonia di consegna dei diplomi alla WSU dove dovrei conferire i diplomi alla classe di laureandi. Inclusa lei ... Anastasia. Perché non riesco a togliermela dalla testa? Cosa sono, un fottuto adolescente? Passatempo ... Quello di cui ho bisogno è un passatempo. Ma niente mi attrae, eccetto lei. E' come se il suo corpo mi chiamasse, il suo spirito, il suo sangue, il suo essere. Non posso scappare da questi sentimenti!
Devo fare qualcosa per dimostrarle che sono interessato a lei, ma mi sento ancora in dovere di metterla in guardia. Le piacciono i classici inglesi, e mi sembra abbia detto anche Hardy. Decido di mandarle una prima edizione di Tesse dei D'Ubervilles con una nota. Sono sicuro che l'abbia letto. Voglio che stia lontana, ma non starle lontano. Almeno le do' un avvertimento. Se lei alla fine mi rifiuterà, forse potrò andare avanti. Forse ...
Scrivo a mano la nota:
Perché non mi hai detto che gli uomini sono pericolosi?
Perché non mi hai messa in guardia?
Le gran dame sanno come difendersi, perché
leggono romanzi che parlano di questi artifizi ...
Ordino la prima edizione del libro e lo faccio recapitare a casa sua con il mio avvertimento sperando che lo riceva, ma una parte di me spera anche che lei lo ignori. Non ho mai desiderato nessuno così tanto, nemmeno a sforzarmi, e ne ho avute di donne. Mi sgrido ricordandomi che posso avere le mie donne. Quasi ogni donna! Ma io non voglio ogni donna! Io voglio lei! Forse se riuscissi a tener duro fino alla sua laurea e se la vedessi allora, forse potrei dichiararmi a lei. Sto fottutamente perdendo la testa! Mi ha stregato, corpo e anima! Non voglio starle lontano!
E' venerdì notte. Ho cenato con mio fratello Elliot nella mia stanza d'albergo; lui mi ha portato dei vestiti visto che non intendevo fermarmi così tanto. Il mio cellulare suona. Guardo chi è a chiamare ed è lei! Anastasia! Rispondo al telefono al secondo squillo quasi senza fiato, sorpreso ma non posso fare a meno di chiedere: "Anastasia?"
Lei sembra che non stia bene. E' malata? Sono immediatamente allertato e faccio attenzione alla sua voce. La sua pronuncia è biascicata.
"Grey ..." mi sembra strana, "perché tuuu," *singhiozza* "mi hai mandato i libri?"
Mi ritrovo subito ad essere preoccupato. Entro in modalità protettiva perché non sta bene. C'è certamente qualcosa che non va in lei!
"Anastasia? Stai bene? Sembri strana ..."
Lei fa una risatina e farfuglia di nuovo. "Grey, sei tu quello strano, non io!"
E' ubriaca!
"Anastasia, hai bevuto?" Chiedo incredulo.