«Buongiorno mio dolce fiorellino! Come ha dormito questa notte?», mi chiese Mary mentre apriva la finestra per far cambiare un po' l'aria della stanza.
Mi stiracchiai e le dissi:«meravigliosamente, anzi, divinamente». Avevo forse dormito tre ore ma non mi sentivo così piena di vita e di felicità da molto tempo.
«Come mai questo sorriso già di prima mattina? Qualcosa mi dice che qualcuno ha deciso finalmente di aprirsi al mondo esterno». Mi iniziò a punzecchiare la pancia facendomi il solletico. Lo faceva sempre quando ero un po' più piccola.
«Ah, Mary. Tu si che capisci sempre tutto di me. E comunque, non esageriamo. Per adesso, ho deciso di aprire le mie braccia ad una sola persona. Nel futuro, si vedrà».
«E fammi indovinare un po'...». Si sedette vicino a me sul letto.
«Stiamo parlando di William?».
«Mary! Sei diventata una strega stanotte? Ci siamo scambiati tantissimi messaggi e mi sembra di conoscerlo da una vita! Mi ha raccontato talmente tante cose, dei suoi studi, dei suoi viaggi; ogni giorno vorrei conoscerlo sempre di più. Comunque, sei diventata una strega si o no?», le dissi ridendo.
«No, cara mia Diana, semplicemente, c'è qualcuno che ti aspetta al piano inferiore». Rimasi scioccata. «Mary? Cosa cavolo stai dicendo?!».
«Chissà chi è».
«Non mi dire che è lui».
«È lui».
«Ma lui lui? Ne sei sicura? Proprio lui?»
«Sì. Proprio lui. Direi che è ora di alzarsi dal letto, magari indossare qualcosa di carino e scendere a "fare amicizia" come direbbe tua madre», mi disse ridacchiando.
Mi misi le mani sulla testa. «No Mary. Non posso farcela».
«Diana Margaret Smith! Indossa quei cavoli di jeans, pettinati i capelli, lavati i denti, prendi le medicine e indossa un po' di mascara! Subito!». Mi mise così tanta ansia che iniziai a fare tutto ciò che mi aveva detto. Non potevo crederci che William fosse al piano di sotto. Cosa doveva dirmi? Cosa dovevo dirgli?
Ero ancora un po' debole ma le medicine avevano iniziato a fare subito effetto. Mary comunque, mi diede una mano per scendere le scale. Vidi William e Bella in piedi di fronte a me.
Lui era bello e divino come sempre. Bella corse verso di me e mi abbracciò.
«Tieni. È per te». Con le sue piccole mani mi diede un foglio piegato a metà. Ero ansiosa di aprirlo. Rimasi a bocca aperta per qualche istante. C'era scritto:"Diana Margaret Smith, mi concede un appuntamento per stasera?".
Guardai William negli occhi. Ero davvero senza parole. Provavo un mix di emozioni. Ero felice e allo stesso tempo ansiosa. Nessuno mi aveva mai chiesto di andare ad un appuntamento. Almeno, nessuno come lui.
«È un sì?», mi chiese sorridendo. Cercai di controllare la tempesta di ormoni che avevo dentro.
«È un sì», gli dissi in modo calmo, anche se in realtà, avrei tanto voluto saltargli in braccio e baciarlo ovunque.
«Menomale che hai detto sì, se no William mi avrebbe rubato tutte le bambole». Tutti insieme ci mettemmo a ridere. Era come se ci fosse una magia che illuminava tutti i nostri sorrisi.
«Va bene. Ti passerò a prendere per le sette di stasera. Sarà una cena galante, non molto lontano da qui, tranquilla».
«Alle sette sarò pronta».
«Perfetto. Ci vediamo stasera. Grazie ancora per la colazione Mary!», disse Will prendendo per mano bella.
«È stato un piacere!», rispose Mary. Prima di mettermi ad urlare, aspettai che fossero usciti dalla porta di casa.
«O mio Dio! Credo che sverrò da un momento all'altro», dissi a Mary.
«Tieni. Questo è un piccolo regalo da parte dei tuoi genitori. William, prima di invitarti a cena, ha chiesto a loro il permesso».
Mary mi diede una scatola bianca con un fiocco rosso. C'era un piccolo foglietto rosa con su scritto "ti amiamo con tutto il nostro cuore, Diana. Sei e sarai per sempre la nostra piccola principessa".
Guardai in alto cercando di trattenere le lacrime.
«Avanti, apri!».
Nella scatola trovai un lungo abito color rosso fuoco. Aveva uno scollo sia sul davanti che sul dietro.
«Così sembrerò veramente una principessa, Mary!». Avevo un sorriso a trentadue denti.
«Sei già una principessa, ma con questo abito, sarai perfetta». Mi abbracciò. Mary era la mia migliore amica. Con lei, potevo condividere tutto, dalle emozioni più belle alle emozioni più brutte. Lei c'è sempre stata. Nel bene e nel male.
Era come stare in un sogno. Non potevo credere che tutto ciò stava succedendo a me. Non desideravo altro.
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INCASTRO PERFETTO
ChickLitDiana Margaret Smith è una ragazza di diciannove anni, malata di cancro ai polmoni. Passa le sue giornate rinchiusa fra le mura di casa. Un giorno quasi come gli altri di settembre, vede una famiglia trasferirsi nella casa accanto alla sua. Uno dei...