Prologo

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Maggio 2025

«Ecco qui». Il mio sguardo si sposta dalla sbarra davanti a me.

Sotto la nube dei miei pensieri, sempre più cupi da diverso tempo e con una lampadina che si accende sempre.

Quasi volesse avvisarmi di qualcosa. Il mio cuore non è freddo come un marmo, lo sento fluire il sangue, una brocca piena ai bordi.

Pompa battiti senza tempo e non so il motivo. Ma qualcosa sto iniziando a sentire, una sensazione che non ho da tanti anni.

Sono anni che non mi sento caldo intorno alla cassa toracico, che non sento quell'aria frizzante nell'aria. 

Mia madre la chiamava aria di monelleria. Quando ero così da bambino, ne combinavo sempre una insieme a mia sorella e lei si infuriava.

Prendo tra le mani la copertina rigida del libro, color bianco e qualche figura nera come la scritta che sembra sciogliersi da un momento all'altro.

Sfioro i bordi del titolo, sento il polpastrello pungersi al contatto come ago in mezzo a un campo di fili uniti tra loro.

Scosto il dito dalla copertina senza rimuginare altro tempo su quella sensazione, mi alzo in piedi dalla sedia e saluto la guardia che aspetta fuori nel corridoio.

Dei passi si avvicinano, la voce della direttrice oggi è molto squillante come se fosse felice di avere un nuovo regalo. La maggior parte siamo noi detenuti della cella, ma non oggi. 

Una figura al suo fianco la ascolta mentre parla a macchinetta. I suoi capelli lisci tagliati a caschetto nascondo il volto girato, porta vestiti dello stesso colore del titolo del libro. Nero.

La direttrice si volta verso di noi con un sorriso, si illumina appena incrocia la mia figura.

«Giulio sei venuto a prendere un altro libro?». Ma non la considero minimamente.

Il viso della donna al suo fianco mi cattura nello stesso istante in cui il cuore inizia a battere sempre più forte.

«Ottima scelta» commenta lei stessa. I suoi occhi sono concentrati su quello che tengo tra le mani e poi lo alza su di me.

Il mio cuore si ferma per un secondo al colore che portano. Neri come la mia stessa radice dei capelli. Neri come quelli di papà.

Neri come la notte che ci saluta nel cuore della notte tra le celle.

Neri come l'abisso. Neri come gli anni che continuo a scontare qui dentro.

Neri come me ma solo più scuri.

«È un ragazzo molto taciturno. Lo devi scusare ma fa sempre così-» senza dare modo di continuare alla direttrice intervengo.

«Grazie.»

La ragazza davanti a me è rimasta ferma a guardarmi senza distogliere un attimo dal momento in cui hanno incrociato i miei occhi, è rimasta bloccata come me.

«Come ha detto che si chiama?» la sua voce risveglia il silenzio intorno a noi. I suoi occhi non si staccano dai miei neanche in quell'istante.

«Giulio.» Le accenna la direttrice mentre manovra il mazzo di chiavi.

«Anche il nome è un ottima scelta»commenta con un cenno di sorriso. Penso di averlo visto perché scompare nello stesso istante.

La guardia spinge la mia schiena di lato e chiude la porta della biblioteca con uno strattone.

«Ti hanno sciolto la lingua dopo trent'anni» deride lui concentrato a chiudere la coppa della porta.

I miei occhi lo zittiscono nel momento in cui li incrociati, la mia occhiata parla per me e ne sono consapevole.

«Be' sono gli anni che vivo. Sempre un passo avanti» borbotta con una risata amara. Il mio sguardo torna al suo.

«Come si chiama?».

«Andiamo Greta così ti faccio vedere l'aula.»

La mia voce sovrasta quella della direttrice nominando il suo nome, la ragazza se ne accorge e indica la sua figura per farmi intendere che ha parlato.

Ha detto il nome che volevo sapere. Greta. Come...

«Ora che lo sai non sognarmi» sorride al sussurro emesso. La confusione traspare sulla fronte senza distogliere i miei pensieri dalla frase udita. Tu non sai chi sei come ne so io.

Non sai che ti sogno tutte le notti.

Chissà se fa lo stesso papà e nostra sorella.

🤍
Inizia una nuova avventura per me, parto col dire che non sarà una storia d'amore.
Toglietevi dalla testa che sarà amore tra coppie, non ci saranno coppie principali.
Ci sarà amore, dolore, sofferenza per quello che si è dovuto affrontare.
Ci sarà mistero, quello sì.
Ma non storia d'amore.
Ecco qui il prologo.
Ho voluto regalarvi questo piccolo inizio per la serata. Così mi sento meglio a non essere impazzita. 👀

Vi ringrazio per l'affetto che state mostrando per questa storia.
Significa molto per me.
Ci vediamo a luglio.⛓️🔥

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