Premessa (e promessa)

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Sono tornata 🙈
Voglio, innanzitutto, scusarmi con chi stava leggendo Il bacio dello scorpione.
Non l'ho abbandonato, promesso; anche perché i personaggi mancano pure a me, ho ancora tanta voglia di raccontare di loro, ma devo sistemare alcune cose prima di continuare. In primis, devo far sparire Davide, Francesca, Marcello e Brunella dalla trama.

Ve li ricordate?

Sono quei quattro scalmanati che mi hanno fatto vincere i Wattys e che si sono intrufolati anche ne Il bacio dello scorpione (in realtà, Brunella si era intrufolata anche ne Il diario di Buenos Aires 😅), quei quattro folli che il prossimo anno andranno in libreria e, quindi, per una questione di diritti di pubblicazione non possono essere altrove.

Tornerò con Il bacio dello scorpione prima di quanto voi possiate immaginare. Ora, però, ho bisogno di andare avanti, di non bloccarmi più. E, per farlo, necessito di raccontare altro. Non sono stata ferma in questo periodo, ma ho scritto tanto e più di una storia. Li sto amando tutti, forse qualcuno più di altri, ma per non rischiare di deludervi ancora ho scelto di condividere con voi quella che è completa nella trama e di cui ho scritto molto (ho scritto pure il finale 🙈 che tra l'altro corrisponde al prologo 👀)

Vi porto in Austria, precisamente a Vienna degli inizi del '900, poco prima dello scoppio della Grande Guerra. (Tranquilli, lei non potrà intrufolarsi anche qui, giusto per una questione di epoca)

Avvertenza: La storia è drammatica (non che finora ci fossimo tanto divertiti)

Spero di ritrovare tutti i miei amati lettori ❤️

La sposa di CainoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora