SEGUIMI

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Sono le 22 in punto e sono pronta, anche se dovrei stare nella sala comune in realtà. Ho messo un jeans stretto ed un dolcevita bianco , sperando di non morire di freddo.

Sento bussare alla porta e neanche il tempo di girarmi che il ricciolino l'ha già aperta.

S: perché bussi se tanto apri la porta mezzo secondo dopo.

M: sei in ritardo.

S: di un minuto. E se ero nuda?

M: niente di nuovo.

S: niente di nuovo neanche per chi passa nel corridoio?

M: ci sono io davanti, dai muoviti. Hai fatto?

S: sì andiamo.
Mi bacia sulla fronte e mi prende per mano.
S: non sono mica tua figlia che mi devi baciare sulla fronte.
M: no infatti, sei la mamma della mia futura figlia.
Improvvisamente uno spiraglio di emozioni e domande mi sovrasta.
Sarò una buona madre? Sarò come mia madre? Sarò mai madre? Di questi tempi non è una domanda da sottovalutare.
S: quanta sicurezza principino oscuro.
M: la sicurezza che basta.
Chissà se anche lui ha le mie stesse paure. Sicuramente sì, è abbastanza ovvio considerando che è cresciuto con pane e torture.

Persa tra i miei pensieri neanche mi accorgo che siamo davanti all'entrata della foresta proibita.
S: Theo che ci facciamo qui?
M: conosco una scorciatoia. Seguimi.
Lo seguo. In silenzio, avvolta nelle mie paure. Chissà cosa sta pensando, chissà se trova questo silenzio più imbarazzante o preoccupante. Chissà se ci sta facendo caso.
M: arrivati.

Davanti a noi si presenta una piattaforma in legno, che porta fino ad una piccola casetta in mezzo a questa parte di lago. Ad illuminare questa via sull'acqua, vi sono delle lanterne in vetro poste sullo scorri mano, illuminate dalle lucciole poste al loro interno.
S: l'atmosfera è più magica di Hogwarts stessa.
M: ancora non hai visto il pezzo forte.
Giro la testa verso Mattheo con ancora impressi gli occhi che brillano dallo stupore.
M: hai presente la leggenda secondo la quale dal dormitorio serpeverde si possono avvistare le sirene?
S: Sì, perché la grande vetrata da sul fondale del lago nero. Alcuni giurano di averle viste.
M: impossibile.
S: già, perché non abitano nei laghi.
M: Sbagliato Sophie, ci sono ma non si fanno vedere. Pensano che la loro bellezza sia per pochi e quindi mettersi in vista nella sala comune vorrebbe dire farsi vedere anche dai non degni. Probabilmente chi giura di averle viste era ubriaco o fatto a qualche festino.
Rimango totalmente a bocca aperta.
S: e come fai a sapere se siamo degni?
M: io lo sono, vengo qui da quando ero piccolo, quella casetta e questa pedana sono opera mia ed in segno di ammirazione e gratitudine per non averle disturbate mi considerano tale.
S: mi stupisci sempre di più Riddle, quante cose ancora mi tieni nascoste?
M: non so, tante.
S: immaginavo. Quindi io sono o non sono degna?
M: Non so, lo scopriremo a breve.
Indica con la testa il lago nero e vedo scorgere prima una mano e poi l'altra, che si posano sul bordo della lunga pedana in legno e aiutano la figura mitologica a sedersi su essa. È di un colore verdognolo con degli occhi neri a palla e dei capelli molto strani che ricordano dei serpenti. È tutt'altro che bella e non ricorda affatto quella raffigurata nel bagno dei prefetti.
M: questa non è una sirena Sophie, è un maride, una specie antropomorfa metà pesce e metà essere umano, è più simile a noi di quanto tu creda.
S: Harry me ne aveva parlato dopo il torneo tre maghi, anche se ricordo poco visto che ho voluto sapere poco.
M: Le sirene sono come quella raffigurata sulla vetrata nel bagno dei prefetti. Abitano in Grecia ma anni fa Silente ha deciso di portarne tre qui nel lago nero, l'ha fatto per onorare la statua all'entrata della nostra sala comune raffigurante due sirene.
S: sai più cose tu su Hogwarts che Hermione Granger, ora sì che inizio a spaventarmi.
M: per quanto la mia famiglia disprezzi questa scuola io l'ho sempre ammirata. Comunque le sirene si chiamano Partenope, Ligeia e Leucosia, sono sicuro che questo non stia scritto in nessun libro.
S: ma se sono simbolo di tentazione, perché tu non sei mai stato ammaliato con i loro canti?
M: perché pensano che sia un ragazzo puro e che non meriti altre sofferenze, Partenope ha addirittura suggerito di porre fine alle mie sofferenze con un canto ma Leucosia ha chiesto di risparmiarmi, con la promessa che tornassi ad ogni luna piena.
X: Mattheo perché ci hai messo così tanto?
La maride scappa in acqua.
X: certo, scappa codarda.
M: Scusami Ligeia, è che non sono venuto solo.
Li: non ti preoccupare, ti ho risparmiato anni fa, non cambierò idea adesso.
M: le sirene leggono i tuoi pensieri più profondi.
Le: Mattheo chi è questa ragazza?
M: Leucosia lei è Sophie Rookwood, la mia fidanzata.
Le: la ami?
M: sì.
P: e così Mattheo Riddle ha trovato l'amore.
M: sì Partenope e sono veramente felice.
Li: in un momento poco adatto ma vabbè, che ci vuoi fare.
M: quindi la trovate degna?
P: Sì Mattheo, ci ammira e questa cosa ci lusinga molto. Inoltre è pura, avete la stessa purezza, non a caso vi amate.
S: siete veramente bellissime, è un onore per me potervi vedere dal vivo.
Partenope ha dei lunghi capelli marroni con un naso alla greca, labbro superiore ad arco e occhi marroni.
Ligea ha i capelli biondi con occhi verdi e naso dritto e labbra sottili.
Leucosa ha i capelli rossi con occhi azzurri e nasino alla francese, come il mio, e labbra carnose ma non troppo, sicuramente la più bella.
Sono tutte molto affascinanti.
Le: anche tu sei molto bella Sophie. Il biondo dei tuoi capelli è tendendo all'oro sono invidiabili e i tuoi occhi misto verde e azzurro sono incantevoli.
M: non me l'aspettavo da te Leucosia.
Le: sta cercando di migliorare.
P: la maggior parte del tempo con scarsi risultati.
Le: non credo dirò qualcos'altro del genere a nessun'altro.

SPAZIO AUTRICE
Per chi non l'avesse riconosciute, sono i nomi delle tre sirene che tentarono Odisseo.
Questo è solo l'inizio di una stupenda serata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2023 ⏰

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~INASPETTATAMENTE PERFETTI~|| Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora