The Minsung Drama

tension

I giorni subito seguenti alla notizia passarono in maniera tranquilla. I ragazzi piano piano cominciarono ad uscire senza fare caso agli sguardi dei passanti e appena qualcuno chiedeva qualcosa, fan o giornalista che fosse, loro negavano tutto. 

Nell'arco di una settimana il numero di articoli era notevolmente diminuito, anche se qualche pagina di gossip continuava ad insistere sulla cosa, restando però a bocca asciutta di prove, visto che Minho e Jisung - sempre sotto consiglio dei loro manager - cercavano in tutti i modi di non farsi vedere mai da soli, né nelle live e nei video ma soprattutto quando si trovavano in giro. Stavano sempre almeno con un'altra persona e per i primi giorni evitavano posti esageratamente affollati come negozi o il centro di Seoul.

A Jisung faceva un po' male non poter stare da solo con Minho, nonostante tutto era comunque suo amico, e non avere la possibilità di andare magari anche solo a prendere un gelato lo faceva innervosire, e andava poi da Felix per sfogarsi nei giorni in cui era più difficile da sopportare.

Il castano invece, nonostante quando erano nel dormitorio o comunque lontani dalle telecamere passava lo stesso del tempo da solo con Jisung, assunse un atteggiamento leggermente più schivo e distaccato dal minore. 

Probabilmente era una reazione involontaria, ma non riusciva a evitarlo. Il moro soffriva molto anche per questo, ma, soprattutto in presenza del più grande, cercava sempre di non farlo notare, provando invece a godersi i pochi momenti che passavano insieme da soli.

Ormai mancava poco meno di un mese al comeback e i ragazzi vivevano praticamente nelle sale prove o nei set di vari video e interviste che sarebbero usciti insieme all'album. Si può dire che lo stress la faceva da padrona nelle loro vite in quel periodo, e questo poi si ripercuoteva anche nella vita privata.

Erano bravi ad alleggerire l'atmosfera, cercando il più possibile di rilassarsi nei pochi momenti liberi che avevano - quasi sempre la sera - ma certe volte non era facile lo stesso. Capitava che si scontrassero per delle sciocchezze, cominciando a battibeccare e litigare senza motivo scusandosi poi poco dopo. Questo era esattamente ciò che successe una sera. 

Chan è una persona molto esigente, principalmente con sé stesso, e quando crede che non abbia fatto bene qualcosa si tormenta fino allo sfinimento. Non dava mai fastidio ai suoi compagni e non faceva mai pesare loro il suo malumore, aspettando che passasse da solo.

Il problema sorse quando lui non era l'unico ad essere di pessimo umore. Han quel giorno non era riuscito a rappare neanche un verso della nuova canzone che stavano registrando. Provò poi a cantare anche un paio di note più alte per un altro pezzo, ma ogni volta che tentava pareva che la gola gli si chiudesse, portando con sé la sua voce che non usciva per niente come doveva. Infine, mentre ballavano, aveva rischiato più volte di finire addosso ai suoi compagni ed aveva quasi preso una storta provando un passo.

Insomma, non era esattamente la sua giornata migliore ecco. Sia Felix che Seungmin, dopo l'ennesimo fiasco del maggiore decisero, con l'approvazione del leader ma contro la voglia del moro, di farlo tornare al dormitorio poiché era chiaro che non stesse bene e che avesse bisogno di riposare e restare a provare fino allo sfinimento in sala non gli avrebbe fatto per niente bene e avrebbe forse addirittura peggiorato le cose.

Jisung quindi si sentiva ancora peggio per essere stato letteralmente cacciato dalla sala prove, ma non poteva biasimarli e capiva che lo avessero fatto per il suo bene. Tornò quindi a casa e decise di farsi un bagno caldo per cancellare quella pessima giornata.

Quando gli altri rientrarono lui era in camera sua con le cuffiette nelle orecchie e gli occhi chiusi. Felix entrò nella stanza per controllare se fosse tutto okay. Ovviamente non lo era, ma non volendo ulteriormente appesantire il minore quella volta si limitò a fare un lieve sorriso e ad annuire, non fidandosi troppo della sua voce. Sapeva che il biondo non gli credeva, ma lo ringraziò mentalmente per non aver indagato ulteriormente.