L'amore è come la luna: se non cresce, cala.
I giorni successivi trascorrono velocemente.
Il mio rapporto con Akira non è minimamente cambiato, anzi, ha iniziato a prendersi sempre di più gioco di me, cominciando a provocarmi in ogni modo possibile.
Oggi pomeriggio siamo rimasti a scuola: sono restata ad assistere i gemelli durante gli allenamenti e, di conseguenza, nell'istituto c'eravamo solo noi quattro.
Akira decise di salire con me nel piano superiore per andare a prendere la nostra roba, così da poter tornare a casa. Entrati nello sgabuzzino mi ha preso il borsone e l'ha appoggiato sopra l'armadietto (che è alto quasi fin sopra il soffitto).
Sbuffo cercando di riprendermi la borsa da sola, con scarsi risultati.
"Akira, ridammi quella borsa!"
"Perché, da sola non riesci?"
Continuo a cercare di riprendermela, aggrappandomi all'armadietto e mettendomi sulle punte: nulla da fare.
"Uhm...potrei aiutarti, se vuoi. Che ne dici? Però mi devi qualche favore..."
"Ma dai...hai così tante ragazze che ti guardano e sbavano alle tue spalle, in questa scuola, che tra tutte scegli proprio me? Che onore, Rin."
Cerco di stare al suo gioco per vedere fin dove arriva.
"Si, voglio te, non loro. Che ne dici, vuoi stare al mio gioco?"
Si avvicina sempre di più e alla fine per la vergogna scappo via dalla stanza.
Inizio a scendere le scale e mi aggrappo ad Aron.
"Oi Lily, che succede?"
"Oh, nulla, avevo visto un animale di sopra e mi sono spaventata..."
"E la tua borsa? Dove l'hai lasciata?"
"Uhm..."
"Oh, eccola. Lily, l'hai dimenticata sopra, così l'ho scesa io. La prossima volta stai più attenta: non tutti sono gentili come me." Mi dice Akira, continuando a guardarmi mentre appoggia il braccio sulla mia testa per appoggiarsi e continuando a reggere in spalla la mia borsa;
Prendo il telefono (che non controllavo da un paio di ore) e leggo sullo schermo delle notifiche di messaggi che provengono da mia madre.
"Ehy Lily! Come sta andando lì da voi? Ti stai trovando bene, ti manchiamo? Sei riuscita a farti qualche nuova amicizia?? Stasera chiamami, voglio parlare con i fratelli per sapere un po' come sta andando! Io e papà abbiamo pensato di farti tornare qui tra un po', abbiamo rivalutato la situazione. Ciao ciao!" rimango immobile, leggo il messaggio e non rispondo.
Sento lo sguardo di Akira posato su di me e sul mio telefono.
Credo che tra un po' piangerò.
Finalmente stavo ritornando felice e tutto si sta ribaltando di nuovo contro di me.
"Quindi? Non gli chiederai spiegazioni sulla loro decisione?"
Mi accorgo solo adesso che gli Allan si sono già avviati verso casa e nell'istituto siamo rimasti solo noi due: ero così presa dai miei pensieri da non essermene accorta.
Mi tolgo da sotto il suo braccio e recito
"Cosa dovrei dire? Non li conosci, non sai come sono fatti! Ormai la decisione è presa: non cambiano idea, né ora né mai. I gemelli possono solo acconsentire alle loro decisioni."
"E se ci parlassi io?"
"Cosa? E perché dovresti farlo?"
"Se capiscono che finalmente ti sei trovato un amico non ti faranno restare?"
"Boh non ne ho idea, non mi è mai capitato.
Cosa ti serve?"
"Cosa?" mi chiede con fare interrogatorio."Cosa ti serve in cambio di questo?"
"Non posso difenderti senza che tu debba pensare che mi devi qualcosa in cambio?"
"Non so...sei sicuro di quello che dici?"
"Perché non dovrei? Tu vuoi restare e cerco di aiutarti, no?"
"Tu non vuoi che io resto. Allora perché mi aiuti?"
"è passato un mese da quando sei arrivata...magari vorrei che restassi almeno un altro pò, così non mi annoio e ho qualcuno da prendere in giro."
Lo guardo solamente. Rimaniamo così per un minuto.
Alla fine gli prendo il polso e lo guido verso l'uscita.
Devo dirlo ai fratelli, almeno entro stasera cominciano a pensare a ciò che devono dire ai miei.
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the beginning and the end
RomanceLily è una quindicenne, nativa di un paese dell'Inghilterra. Dopo mesi si è finalmente decisa di andare a convivere con i suoi due migliori amici: Aron e Nash, gemelli. Arrivata lì, pensava che finalmente avrebbe potuto trascorrere un anno sereno c...