my bully.

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mi sono sempre chiesta cosa gira per la testa di quella stronza, insomma, perché si diverte così tanto a far del male alle persone, e soprattutto perché proprio a me? credo quasi abbia trovato un passatempo speciale nel rompermi i coglioni, ma ormai questa storia va avanti da anni, pure ora che siamo al liceo, io veramente non la capisco.
come al solito mi dirigo in caffetteria a prendere il mio cappuccino senza lattosio che deve essere così se non voglio star male tutto il giorno, prendo le solite due bustine di zucchero di canna, il solito bastoncino e chiedo il solito e monotono bicchiere di carta marroncino con il coperchio nero, insomma, nulla di strano vero? come al *solito*, se non fosse che invece di potermelo godere in santa pace ai tavolini sono costretta ad uscire dalla stanza a causa di Alex e le galline che la seguono come i pulcini e mamma chioccia perché sta già iniziando a prendere la rincorsa contro di me per aggredirmi come fa ogni santo giorno, anche se pensavo di potermi almeno godere il cappuccino aromatizzato al cartone lercio, ma invece no.
mi affretto ad uscire con passo svelto sperando di poter scoprire dal suo campo visivo prima che possa seguirmi e fare qualcosa di strano siccome vorrei ricordare che ho del cappuccino tra le mani, decido di andare verso il bagno e dopo aver svoltato l'angolo decido di spiare con la coda dell'occhio per assicurarmi di non esser stata seguita da Alex, non oso immaginare cosa potrebbe farmi in un bagno con un cappuccino, mi vengono i brividi anche solo al pensiero di poterlo sapere.
ora che sono sicura di essere sola mi rifugio in un angolo chiudendo la porta pregando soltanto che non decida di entrare nei bagni perché potrei veramente morire, provo ad assaporare la schiuma del mio cappuccino ma all'improvviso il destino ha deciso che oggi deve essere il mio giorno sfortunato, infatti sento la porta aprirsi di botto e il bicchiere ormai abbastanza molliccio sfugge dalle mie mani riversando il contenuto sul pavimento e ovviamente macchiandomi i pantaloni e la maglia bianca appena pulita.
" te pareva " dico sarcasticamente nei miei pensieri sperando che la porta non sia stata aperta proprio da quella persona.
mi volto lentamente e come immaginavo si tratta proprio di Alex. sta lì, davanti alla porta che mi guarda con un ghigno quasi malizioso pronta probabilmente ad usare la mia testa come scopettone del cesso.
non so veramente che fare, sono paralizzata e mi sento quasi intimorita siccome è notevolmente più alta di me.
improvvisamente si avvicina alla mia figura inchiodata al pavimento decentemente pulito dei bagni, il cuore inizia a battere all'impazzata e non so cosa succederà, quindi d'improvviso chiudo gli occhi aspettando che mi faccia qualcosa.
però non sento nulla, non mi sta neanche toccando
«hai per caso paura tesoro?» la sento dire con il fiato su di me, è impressionante quanto sia buono il suo profumo, non lo avevo mai sentito perché non abbiamo mai avuto degli incontri così pacifici.
«no.. cosa vuoi Alex?..» rispondo intimorita dalla sua figura che mi sovrasta
«perchè dovrei dirtelo?» ribatte imbronciata, la posso vedere perché ormai ho aperto gli occhi, o almeno, ho forzato me stessa ad aprirli
«perchè sei venuta a cercarmi anche in bagno allora?..»
chiudo subito gli occhi vedendola avvicinarsi a me pericolosamente e sento il suo respiro sul mio collo.
«perchè voglio te.»
vuole.. me? cosa significa? perché si è avvicinata così tanto?
neanche il tempo di finire di pensare alla situazione che sento delle mani appoggiarsi sui miei fianchi tirandomi più vicina ad Alex, è veramente *troppo* vicina a me ora, non capisco perché il mio corpo sta avendo una reazione così strana, sto sudando e mi sento calda, ho le gote estremamente arrossate e le mie pupille si sono dilatate, sento una strana sensazione nello stomaco, come se fossero.. farfalle.. ho le farfalle nello stomaco.. perché?..
«dovresti smetterla di scappare sempre da me. ora che siamo sole e nessuno ci verrà a cercare vedrai cosa avrei voluto farti prima»
cosa? che sta succedendo? nononono, forse ora succederà veramente qualcosa..
invece sento le sue mani salire delicatamente sul mio corpo, quasi come una carezza e ciò mi provoca dei brividi sulla schiena seguiti dalla pelle d'oca, la mia mente non riesce a spiegarsi cosa sta succedendo e il mio corpo manda segnali contrastanti rispetto a quello che vorrei farle capire.
«hai la pelle d'oca lo sai?» mi sussurra provocatoria all'orecchio facendomi socchiudere gli occhi per guardarla, sembra molto rilassata, non come al solito..
«non avere paura, lasciati andare..»
apro gli occhi guardandola con le labbra schiuse, il mio sguardo passa su di lei come uno scanner, è veramente bellissima e non capisco come io non lo abbia mai notato.. gli occhi mi cadono sulle sue labbra che sono carnose al punto giusto e leggermente increspate a formare un sorrisetto, tutta questa atmosfera mi farà impazzire..
non ho il tempo di reagire in nessun modo che vengo spinta contro il muro che stava proprio dietro di me e una gamba di Alex finisce in mezzo alle mie e oddio non lo avesse mai fatto, proprio perché sono stata presa alla sprovvista mi sono lasciata sfuggire un gemito che le ha fatto capire sicuramente che mi sta piacendo dopotutto..
«vedo che allora ti stai lasciando andare eh?» sento di nuovo il suo fiato caldo sul mio collo e invece di allontanarsi mi tiene inchiodata al muro mentre le sue labbra si appoggiando delicatamente al mio collo, fosse stato così veramente.
«Alex..» non ho il tempo di finire la frase che la ragazza alza la gamba che sta in mezzo alle mie facendomi gemere di nuovo e subito sento una pressione sul mio collo, sta facendo un succhiotto in bella vista.
una delle sue mani mi tiene i polsi fermi al muro mentre con l'altra ha iniziato ad accarezzarmi il corpo soffermandosi su punti estremamente delicati, passando dalle clavicole al seno, scendendo poi alla vita e ai fianchi fino poi all'interno coscia dove la sua gamba continuava a premere contro la mia intimità.
non ce la faccio più, non sto capendo più nulla, il mio corpo risponde alle sue azioni anche se una parte di me non vorrebbe, ma mi sta piacendo, dio se mi sta piacendo, non pensavo che qualcuno potesse toccarmi così da vestita e non pensavo che qualcuno lo avrebbe mai fatto, soprattutto se si parla di Alex.
i miei pensieri vengono interrotti dalle sue labbra che si posano sulle mie, ricevo un bacio passionale totalmente all'improvviso e questa cosa mi porta a sgranare gli occhi finché poi non mi arrendo e decido di lasciarmi veramente andare sotto il suo tocco e alle sensazioni che mi sta facendo provare. la mano che prima vagava sul mio corpo sta lentamente viaggiando verso la mia intimità finché non la sento slacciarmi il bottone dei jeans per poi abbassare anche la lampo, sta scivolando dentro il mio intimo e ciò mi fa rilasciare dei gemiti sulle sue labbra che si curvano in un sorriso compiaciuto, ho il cuore che batte a mille e sentire la sua mano proprio lì mi fa sentire in un modo stranissimo, so solo che ne voglio di più.
«dimmi cosa vuoi.» mi sussurra all'orecchio, non so come rispondere siccome sono pervasa da pensieri contrastanti. vedendomi esitare fa scivolare più in basso la mano toccandomi in un punto delicato e immediatamente sussulto ansimando.
«voglio te..»
«non lo dirai a nessuno vero piccola?»
«non lo dirò ad anima viva..»
«brava ragazza..»
la sua mano scende del tutto nel mio intimo di pizzo toccandomi delicatamente il clitoride mentre un dito inizia ad entrare dentro di me e un gemito mi esce spontaneo nonostante io debba mantenere la voce bassa per non farmi sentire da tutta la scuola
«nono piccola, fatti sentire »
inizia ad aumentare i movimenti della mano mentre con l'altra lascia i miei polsi e la passa sotto la mia maglia alzandola per lasciarmi in reggiseno, non riesco a non imbarazzarmi per il fatto che mi sta toccando e nel frattempo mi sta anche guardando negli occhi, ma veramente non riesco a non gemere.
spostando verso l'alto il reggiseno lascia il mio seno scoperto fiondandocisi sopra per lasciarci delle macchie violacee e per stimolarmi i capezzoli già turgidi, segno che tutto questo mi sta piacendo da morire.
toglie la mano da dentro di me e dopo aver lasciato svariati segni su entrambi i miei seni si abbassa inginocchiandosi mente mi toglie una parte dei jeans assieme all'intimo, ho il cuore che letteralmente sfonda il petto e sembra quasi che la stanza sia diventata una sauna, ho una vaga idea di cosa potrebbe fare ora e d'istinto avvicino il bacino verso di lei che immediatamente alza lo sguardo su di me sorridendo, vorrei solo urlarle "ti prego fallo".
senza pensarci due volte si avvicina alla mia intimità lasciandoci dei baci che mi fanno subito ansimare, mi sta letteralmente torturando e voglio solo che lo faccia.
improvvisamente sento la sua lingua poggiarsi tra le piccole labbra della mia intimità e inizio a non capire più nulla, è una sensazione così bella e così eccitante allo stesso tempo che ne voglio sempre di più, mentre passa dal punto più interno al clitoride con dei movimenti circolari, istintivamente poggio una mano tra i suoi capelli corvini stringendoli senza farle male, non riuscirò più a farne a meno dopo oggi.
dopo poco che andava avanti questo limbo eterno di piacere sento rientrare non una ma due dita che subito si incurvano andando a stimolare il mio punto G, non so quando resisterò, finirà che faremo un casino in bagno ma spero finisca veramente così.
continua a premere uscendo ed entrando da me mentre la lingua non ha smesso neanche un secondo di "torturare" il mio clitoride provocandomi delle scosse di piacere in tutto il corpo.
«A-Alex..» la chiamo con voce tremolante.
in risposta ricevo uno sguardo così pieno di lussuria che solo al contatto con i miei occhi mi fa provare cose indescrivibili.
«non so per quanto resisterò..»
immediatamente i movimenti della sua mano accompagnati dalla lingua aumentano, il suo scopo è di farmi venire il prima possibile, e con i suoi movimenti aumentano anche i miei gemiti che si fanno sempre più affannosi e rumorosi nonostante io provi a trattenermi.
un calore invade il mio basso ventre e sento che non riesco più a resistere così dopo qualche secondo vengo ansimando il nome della ragazza, cosa che la fa rimanere compiaciuta.
dopo aver aspettato che io finissi completamente fa uscire le sue dita da me e si alza per guardarmi negli occhi, quei fottuti occhi.
«vedo che ti sei rilassata piccola, non pensare che questa sia l'ultima volta che succede una cosa del genere» sussurra poggiata leggermente sulle mie labbra per poi infilarmi un bigliettino nella tasca del pantalone che era mezzo smesso sul pavimento.
«chiamami quando ti annoi mi raccomando » termina poi andandosene con un sorriso soddisfatto sul viso.

(Mi sono accorta solo ora che mi ha messo sto capitolo nelle bozze...)
-ANGOLO SCRITTRICE-

Hey Hey tesori miei, so che mi ci vorrà molto per riconquistare la mia fama da scrittrice ma posso dire di aver migliorato un po' il mio stile di scrittura, diciamo che sono maturata e ho intenzione di tenermi allenata siccome ho sempre amato scrivere.
questa storia è stata scritta alle 4 del mattino per pura noia e sotto richiesta di una mia cara amica, infatti il nome della bulla lo potete cambiare a preferenza.
spero vi piaccia e se avete qualche richiesta io sono disponibile 💓

one-shot (⚠️aggiornamenti lenti⚠️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora