The future- levi x reader

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!LA STORIA NON SEGUE GLI EVENTI ORIGINALI DELL'ANIME/MANGA PER RICHIESTA, NON CI SONO SPOILER PROPRIO PERCHE' DEVO CAMBIARE LA STORIA, QUINDI ANCHE L'ORIGINE DEI GIGANTI NON SARA' LA STESSA!

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"capitano... ci siamo riusciti" dissi guardandolo negli occhi mente la nube di terra si dissolveva lentamente davanti a tutti i presenti.

"si T/N... ce l'abbiamo fatta"


*CINQUE ANNI DOPO*

T/N, soldato del corpo di ricerca, affiliata alla squadra del capitano Levi Ackerman.

Sono passati 5 anni dalla fine del grande scontro tra i giganti e l'umanità, 5 anni anche dalla scoperta dell'origine di queste belve che come unico scopo avevano quello di ucciderci brutalmente. Il segreto è venuto alla luce grazie ai soldati Eren Jeager, Mikasa Akerman e Armin Arlert, diretti conoscenti di colui che aveva portato aventi l'invenzione un siero che dava abilità speciali. Purtroppo esso aveva dei gravi effetti collaterali che portarono migliaia e migliaia di persone a diventare dei titani assetati di sangue, fu una cosa orribile e non c'era cura, quando il siero entrava in circolo eri segnato: tutta la tua vita, i tuoi ricordi, la tua famiglia, i tuoi amici, il tuo futuro, erano andati, i giganti non possiedono una memoria e uccidono tutti, indipendentemente da razza, sesso, religione, non c'era distinzione.

Sto sfogliando le pagine ormai consumate del mio vecchio diario, non era tipo quello che avevi da ragazzina, ma un diario dove ho documentato tutta la mia esperienza da quando sono entrata a far parte del corpo di ricerca, non dimenticherò mai i duri addestramenti, le serate passate con i miei compagni tra risate e banchetti, ricorderò per tutta la vita anche le loro morti, i visi sofferenti e le urla di terrore e dolore mentre venivano scaraventati sui muri e sulle strade dai giganti che li inseguivano. Improvvisamente un brivido mi percorre la schiena, il solo ricordo di quei momenti mi fa venire il volta stomaco, ora per fortuna non abbiamo più nulla da temere, siamo al sicuro e finalmente possiamo esplorare i territori che non abbiamo mai visto raccogliendo più risorse per la popolazione e ampliando le nostre mura, ora siamo in pace.

la carta ingiallita del diario mi ricorda quanto sono cresciuta, ormai ho 27 anni e vivo una vita felice, ho degli amici fantastici e i miei vecchi compagni mi frequentano ancora e soprattutto ho realizzato il sogno più grande di tutti. Quando è finita la battaglia  abbiamo festeggiato, ho dei ricordi un po' annebbiati di quella notte, ma una cosa la ricordo come se fosse successa ieri: mi trovavo in disparte, avevo bevuto un po' troppo, le urla e i canti molto alti mi stavano facendo venire mal di testa e proprio per quel motivo ero seduta su una botte di legno vuota accanto ad una casa, mi si avvicinò una figura abbastanza bassa ma riconobbi i tratti di un uomo, così mi girai e trovai accanto a me Levi, il mio capitano.

"che ci fai qua T/N? non festeggi con gli altri?" mi chiede in tono pacato, diverso dal solito, non aveva un'espressione corrucciata ma molto rilassata e stanca, gli si leggeva in viso.

"è che.. ho mal di testa.. voglio stare un po' sola.." risposi quasi sottovoce, non ce la facevo più a stare sveglia e l'alcol mi stordiva ancora di più.

"non è che hai bevuto un po' troppo T/C?"

"no."

"a me non sembra, sai?"

Non volevo che mi facesse tutte quelle domande, ero già abbastanza irritata e presto lo sarei stata ancora di più, ero troppo stanca. Neanche il tempo di dargli una risposta, che sarebbe stata parecchio sgradevole, me lo sono ritrovata davanti al viso spinta contro il muro.

"quanto hai bevuto?"

"poco, ma poi perché dovrebbe interessarti?"

"a me interessa, sei una mia sottoposta ti ricordo, quindi ora dimmi quanto hai bevuto."

gli rivolsi uno sguardo amaro, non sapevo se volevo baciarlo o sputagli in faccia.

"non sono fatti tuoi."

immediatamente venni premuta contro il muro di forza e sentì tutto il corpo del mio capitano premuto sul mio, nessuno poteva vederci siccome eravamo abbastanza al buio da evitare occhi indiscreti.

"T/N, te lo chiedo per l'ultima volta, dimmi quanto hai bevuto."

non sapevo più cosa fare a quel punto, avrei potuto sbraitargli in faccia ma.. ma non l'ho fatto, mi sono avvicinata e ho poggiato una mano sul suo viso passandola dalla mascella ben definita al collo, volevo dirglielo, non avevo mai trovato il coraggio.

"non so se è perché sono ubriaca.. ma ho tanta voglia di baciarti.." 

"... cosa?"

"ho tanta voglia di baciarti..."

sul viso gli si era formata un'espressione indecifrabile, non l'ho mai visto così, non capivo neanche io, ma era chiaro che il rossore sulle gote non era dovuto ad una sbronza siccome non aveva bevuto alcolici.

"quindi?"

ci fermammo qualche istante perdendoci nei nostri pensieri con gli sguardi fissi negli occhi l'uno dell'altra, non volevo, avevo BISOGNO di baciarlo e dirgli dopo tutti quegli anni passati a combattere assieme che lo amavo, lo amavo con ogni cellula del mio corpo e ogni millimetro della mia pelle.

"ti amo scorbutico del cazzo"

senza lasciarlo reagire mi spinsi in avanti e lo baciai, lo baciai mostrandogli tutto l'amore che non gli ho mai rivelato di provare in quegli anni, in quei 9 anni passati al suo fianco che mi hanno fatto capire che tipo di uomo è, ed è proprio colui che vorrei al mio fianco fino alla fine dei miei giorni. Dopo qualche secondo mi staccai lentamente abbandonando il dolce sapore delle sue labbra, aveva sicuramente mangiato qualcosa contenente miele e riuscivo a sentirlo. Non sono mai riuscita a capire che tipo di espressione si formò sul suo viso dopo quel mio gesto, ma una cosa che avevo capito era che era abbastanza sorpreso da ciò che era appena successo. girò lo sguardo verso di me e lo passò dai miei occhi alle labbra e ancora una volta dalle labbra agli occhi.

"hai capito?"

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Quella notte rivelai al mio superiore ciò che provavo e mi sono ritrovata a convivere con lui, a sposarmi, a sognare i nostri futuri figli che corrono nel salotto mentre io e lui stiamo seduti davanti ad un camino.

"quindi? hai deciso che culla prendere?" mi chiese dolcemente Levi.

"oh, io pensavo quella con le incisioni sui lati, ti piace?"

"è bellissima" rispose lui stampandomi un bacio sulla fronte mentre poggiò la mano sul mio pancione dove riposavano i nostri due angioletti.


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_SPAZIO AUTRICE_ 

allora allora allora, ero un po' arrugginita ma siccome amo scrivere e volevo tornare finalmente attiva su wattpad ho deciso di rispolverare queste one-shot e darmi da fare.

questa storia mi è stata richiesta da @Niczoe08  <3

one-shot (⚠️aggiornamenti lenti⚠️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora