-L'arrivo alla festa-

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Siamo quasi arrivate, la strada è molto buia, da lontano vedo una casa tutta illuminata, piena di luci colorate, purtroppo si,la festa è proprio lì.
Non sono pronta ad entrare, ho una paura terribile, rimpiango la mia scelta ma ormai è troppo tardi, non posso svignarmela.

-Dana: «Wow! Avevano detto che era la miglior festa in città, ma non credevo ci fosse così tanta gente, e senti che musica!»...per lei tutto era facile, la conoscevano in molti, era sempre divertente. Mi sono sempre chiesta come facesse ad essere mia amica, sono così diversa da lei.
Una volta che Arline ha parcheggiato la macchina, scendiamo. Mi sento disorientata, non ricordavo nemmeno come fosse una festa.

Le mie amiche iniziano a correre, urlano il mio nome e mi dicono di entrare. Arrivata alla porta capì che non potevo più tornare indietro, e che forse questa serata poteva essere diversa, almeno speravo.
La gente è divisa in gruppi, c'è il gruppo di ragazzi che balla, quello dei giochi un po' spinti e quello dove bevono fino allo svenimento.
Insomma le solite feste da adolescenti, per questo non mi sentivo a mio agio, per me non era divertimento, ma solo noia. Ero spaesata, non sapevo proprio come comportarmi in quell'ambiente.

Mi siedo su una poltrona e adiacente a me c'è un gruppo di ragazzi, iniziano a guardarmi ed io mi sento più che a disagio. Le mie amiche sono nel soggiorno a ballare, non volevo sembrare pesante e farle annoiare così le ho lasciate sole. Ad un tratto si avvicina colui che ha organizzato la festa, Herman.
«Salve, demone, ti piace la festa?», disse, io lo evitai facendo un ghigno e girai la testa dall'altra parte.
«Dai, sto scherzando, voglio solo sapere se gli invitati alla mia festa si divertono».

Feci per alzarmi e lui afferrò il mio braccio e mi disse:
«Nessuno scappa da me, soprattutto se ti sto parlando, perché proprio tu dovresti farlo?».
«Ma lasciami stare, nemmeno volevo venirci alla tua stupida festa, e non toccarmi!».
Herman: «Avete sentito ragazzi?...la mia è una stupida festa per la ragazza vestita di viola, più che una ragazza però è un soldato, SI SIGNOR CAPITANO».
Tutti attorno iniziarono a ridere, non avevo davvero parole per ciò che le mie orecchie avevano appena sentito, aveva tante tipe dietro, mi chiedo come poteva essere possibile, quel ragazzo è senza cervello...poi con i suoi modi pensa davvero che può conquistare chiunque voglia?...
Dissi alle mie amiche che andavo a prendere un po' d'aria fuori, la serata era diventata ciò che già mi aspettavo.
Herman è rimasto sempre lo stesso, anche a scuola si sentiva superiore a tutti,ed io l'ho sempre evitato, sapevo che non aveva nulla di positivo come persona.

Mentre ero fuori, mi accorsi che una ragazza stava piangendo e mi avvicinai per chiedere come mai stesse male. Lei mi disse che aveva litigato con il suo ragazzo perché lui era stanco della loro relazione, il loro amore era tutta una falsa, lui non aveva mai provato nulla di vero e forte per lei.
Ed eccomi qua, mi trovo immersa in un conflitto d'amore, una cosa completamente sconosciuta per me.
La consolai dicendo che tutto si sarebbe sistemato, che doveva stare tranquilla perché non è l'unico ragazzo al mondo,in fin dei conti lei non ci ha perso nulla, tra l'altro i ragazzi sono solo imbecilli, lui sicuramente non era da meno.
Lei mi ringraziò dicendomi che anche lei non credeva di amarlo, ma voleva a tutti i costi un ragazzo, perché tutte le sue amiche ne avevano uno.
Io incredula di ciò che la ragazza mi aveva appena detto che non trovai le parole, davvero pensavo che questa società fosse fatta di persone tutte uguali tra loro, e non mi sbagliavo. 

La gente pur di avere qualcosa in comune per non essere screditata, si accontenta. Mentre cercavo di capire quale scusa inventare la salutai, un saluto finto, non avevo proprio intenzione di stare ancora lì a parlare. Gli dissi che le mie amiche mi aspettavano per andar via, quindi dovevo scappare.
Quando ad un tratto...
-«Ei, tu! Crudelia De Mon, grazie per avermi dato del imbecille, forse le voci su di te non sono false».
Disse una voce sconosciuta, io non volevo girarmi, ma solo andare via. La voce di questo ragazzo non l'avevo mai sentita prima...e ora questo tizio da dove sbuca?.

~LA TELA DELL'AMORE~ Quando la sfiducia minaccia i legami il cuore vacilla.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora