Capitolo 13

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-Ho una domanda- la conduttrice parlò all'improvviso spaventandomi -Maria ma è il modo di apparire secondo te, mi hai fatto prendere un colpo- le dissi e la sentì ridere -Solo tu puoi non esserti ancora abituata alla mia presenza dopo 5 mesi- continuò ridendo -Non mi abituerò mai, ma meglio così non so come avrei fatto senza di te- le dissi con riconoscenza -Allora io so di te e Alessio- cominciò e io arrossì -Io non so di preciso però cosa ci sia. La produzione sta preparando una cena per coppie la sera di San Valentino e mi stavo chiedendo se voi...- non la lasciai finire -No. Non c'è niente di ufficiale e soprattutto noi non siamo una coppia- le dissi subito -Va bene- mi rispose ma non era da lei e infatti -Mi spieghi quindi cosa c'è tra di voi?- mi chiese curiosa -Mi sembrava troppo strano che mi stessi lasciando in pace senza indagare su nulla- le dissi ridendo -Comunque noi ci stiamo scoprendo- le dissi -Vi state scoprendo?- mi chiese perplessa -Beh, si. Alessio è entrato da poche settimane e non ci conosciamo così bene e quindi ci stiamo scoprendo- cercai di essere più chiara -Bastava dire che vi stesse conoscendo- rise un po' ma poi tornò seria -E non pensi che per "scoprirvi" dovresti dirgli la verità?- mi chiese -Non sono ancora pronta per quello, potremmo non parlarci più già da domani- le dissi -Sei sempre così positiva tu- mi prese in giro -Se ti aspetti sempre il peggio c'è meno possibilità che tu ci rimanga male- le dissi -Ma se ti aspetti sempre il peggio rischi di perderti le cose migliori che la vita ci offre e di non notare quei dettagli che rendono tutto più chiaro- mi disse ma capì che c'era di più -Che vuoi dire?- le chiesi -Nulla, semplicemente stai più attenta a ciò che succede intorno a te, potresti scoprire che non tutto fa così schifo come pensi- capì che c'era un significato dietro le parole ma Maria non me l'avrebbe mai detto e perciò rinunciai persino a chiedere -Ciao Bella- mi disse dopo un po' -Ciao Mary- la salutai e andai in cucina. Arrivata in cucina la prima persona che vidi fu Alessio sul divano e perciò mi andai a sedere accanto a lui -Ei- gli dissi -Tutto apposto?- gli chiesi vedendolo un po' sconsolato -No nulla- mi disse ma capì che stava mentendo -Non è nulla se ti fa stare così- gli dissi cercando di convincerlo -È per le coreografie, cioè io vorrei impararle bene e subito ma non riesco- cominciò -Ale è normale- cominciai ma mi interruppe -Si lo so, però prima ho visto Samu in sala e già sapeva la coreografia e bene, infatti pensavo ma come fa- disse e cominciarono a scendergli le lacrime - Tu e Samu non siete la stessa persona, ognuno ha i propri tempi, magari lui ci sta un giorno e tu un po' di più, ma è una cosa normale- gli dissi -Ti confesso una cosa- continuai -Io non sono il massimo per quanto riguarda la memoria e perciò appena mi arriva il video della coreografia non dormo tutta la notte in modo da iniziare a memorizzare i movimenti- conclusi -So che è normale avere i propri tempi ma io forse pretendo troppo da me stesso, non so, ma mi sembra di non essere all'altezza di tutto questo- mi espose i suoi dubbi -È ovvio che sei all'altezza. Ale da quando sei entrato hai ricevuto solo complimenti, sei arrivato primo, hai vinto un sacco di gare e soprattutto hai conquistato la Cele- gli dissi cercando di farlo ridere e ci riuscì -Sei entrato a poche settimane dal serale ma nonostante questo in poco tempo stai dimostrano le tue capacità e sono sicura che presto Raimondo ti darà la maglia. Sei un ballerino straordinario e devi credere più in te stesso anche perché te lo puoi permettere- conclusi -Grazie- mi disse abbracciandomi -Su ora basta piangere- gli dissi asciugandogli le lacrime e tirando le sue labbra formando un sorriso -Quando sorridi mi piaci di più- gli dissi e lo vidi avvicinarsi al mio orecchio -Allora ammetti che un po' ti piaccio- mi sussurrò all'orecchio -Chissà- gli dissi e me ne andai a lezione. Tornata da due ore estenuanti con la maestra Celentano vidi nel mio letto una lettera -Fede cos'è questa?- chiesi alla mia compagna di stanza -Io l'ho trovata già qui- mi rispose e perciò la aprì e la lessi -So che non siamo una vera coppia e che ho promesso di non correre ma fingiamo che questo sia il nostro primo appuntamento. Ti aspetto al nostro posto alle 23- e subito capì chi l'avesse scritta -Sai dov'è Angi?- chiesi ancora -Penso sia a lezione. È successo qualcosa?- mi chiese curiosa, io e fede a volte parliamo ma ora avevo bisogno di dire questa cosa a qualcuno -Questa sera c'è la cena per le coppie, per San Valentino- cominciai -Si lo so, io e piccolo ci andiamo- mi disse entusiasta -Ma qual è il problema?- continuò -Maria mi ha chiesto se io e Alessio volessimo andarci ma- non riuscì a finire che mi interruppe -Ma tu e Alessio non siete una coppia. O si?- mi chiese stupita -No, no. Noi non siamo una coppia. È solo che ci siamo baciati- le dissi -Vi siete baciati?- mi chiese contenta -Lo sapevo- disse entusiasta -Quindi siamo insieme stasera?- continuò -No, io ho detto a Maria che noi non vogliamo correre e perciò non ci saremo- le spiegai -E allora qual è il problema?- mi chiese -Leggi- le dissi porgendole il biglietto -Ma è una cosa dolcissima- mi disse dopo averla letta -Lo so. Ma come dovrei vestirmi? Cosa devo aspettarmi? E se...?- comincia ma mi interruppe -Ei calma calma. Per quando riguarda i vestiti ci pensiamo io e Angelina. E poi non devi aspettarti nulla, goditi il momento e basta- cercò di rassicurarmi -Che succede?- chiese Angelina subito dopo essere entrata -Allora...- cominciò a raccontargli tutto Fede, sarà una lunga serata

skip time
-Non sono troppo elegante?- chiesi incerta ad Angi che mi stava preparando ormai da tre ore, anche Fede ci aveva aiutato ma poi è dovuta andare alla sua cena -No, sei perfetta e ora ferma che sennò non riesco a metterti il rossetto- mi disse Angelina forse piu ansiosa di me -Angi se il trucco è troppo forte ti giuro che...- mi interruppi dopo essermi guardata allo specchio -Ma è perfetto- esclamai entusiasta -Sei tu che ti fidi troppo poco- mi disse fintamente delusa -Dai ora vai che sennò lo fai aspettare- mi disse e mi guardai nuovamente, non avevo osato troppo coi vestiti alla fine era un jeans e un top un po' più elegante, anche il trucco fatto da Angelina era molto naturale, forse però i capelli mossi erano un po' esagerati -Sei sicura? Forse potresti dirgli che...- non finì la frase poiché la ragazza mi stava già spingendo fuori -Vai- mi disse e mi chiuse la porta in faccia -Ce la posso fare- mi dissi mentalmente cercando di convincermi e mi avviai nel giardino sul retro, il nostro posto. Appena arrivai non potetti fare a meno di ridere, era tutto bellissimo, c'erano delle rose blu sopra il tavolino, dei peluche e una nostra foto ma la cosa che mi fece ridere furono le due piadine -Ti piace?- mi chiese il ragazzo non appena mi vide -È bellissimo- gli dissi sorridendo -Soprattutto le piadine- risi -Beh, il primo giorno che sono arrivato in casetta c'era tanta scelta nel menu ma una bella ragazza mi ha convinto a mangiare una piadina con lei- scherzò ricordando quel giorno -Sei veramente bellissima questa sera sai- mi disse facendomi arrossire e lo ringraziai -Dai mangiamo- continuò e ci sedemmo -Sono veramente belli questi fiori- gli dissi -Ho stressato la produzione una settimana per trovarmeli, sapevo che erano i tuoi preferiti- mi disse facendomi scogliere -Ti ricordi veramente tutto ciò che dico?- gli chiesi nuovamente stupita -Certo- mi rispose -Ma aspetta... una settimana fa tra di noi non c'era ancora nulla- gli dissi riflettendo -Lo so, ma pensi che il mio sentimento per te sia apparso all'improvviso l'altro giorno? È da quando ci siamo visti la prima volta in studio che io provo un'attuazione inspiegabile per te, mi hai ammaliato quel giorno e conoscendoti mi sei piaciuta sempre di più Bel- mi disse sinceramente e io arrossì -Sai è successa la stessa cosa anche a me- gli sussurrai ma seppi che il ragazzo lo sentì perché mi sorrise -Balliamo?- mi chiese all'improvviso -Ma non abbiamo neanche la musica- gli dissi -Non fa nulla, lasciamoci trasportare dal momento- mi disse porgendomi la mano e così la presa e cominciammo a ballare, abbracciati l'uno all'altro -Aia- mi disse all'improvviso dopo che gli ebbi pestato un piede -Oddio scusa- gli dissi ridendo -Sarai pure un ottima ballerina ma a ballare il lento fai veramente schifo- mi disse ridendo -Eii non è vero- gli dissi pestandogli il piede ma questa volta apposta e così tornammo abbracciati -Non abbiamo ancora mangiato il dolce- mi disse dopo un po' -Ah addirittura il dolce- gli dissi sarcastica e quando lo vidi scoppiai a ridere -Ma è il nostro tortino- gli dissi ridendo -Dai assaggialo- mi disse impaziente  così lo assaggiai -Ma ci hai messo di nuovo il sale?- gli chiese schifata -Ormai noi abbiamo cambiato la ricetta- mi disse ridendo e risi anch'io.
-Ale- cominciai -Dimmi- mi disse -Grazie- gli risposi -Per un tortino fatto con il sale?- mi chiese sarcastico -Cretino- gli dissi ridendo -Per questa sera, ma anche per esserci sempre da quando sei entrato- gli dissi e gli diedi un dolce bacio -LO SAPEVO- sentimmo gridare e ci staccammo all'improvviso, erano arrivati i ragazzi dalla cena e ad aver urlato era stata Megan -Ma state insieme? Perché non eravate con noi?- chiese curioso Piccolo G -Noi non siamo una coppia, cioè non ancora- gli dissi abbastanza imbarazzata -Va bene ragazzi lasciamoli stare dai- intervenne in mio aiuto fede -Si vi lasciamo soli- disse in modo malizioso Gianmarco e finalmente se ne andarono -Che imbarazzo- dissi e nascosi la mia faccia nel petto del ragazzo -Tanto prima o poi dovevano saperlo- cercò di rassicurarmi -Lo so ma avevamo detto di fare tutto con calma- continuai -Si con calma, non di nascosto- mi disse -Hai ragione e poi Fede lo sapeva già- gli dissi -Ecco di chi è il merito di questi capelli stupendi- mi disse scherzando -Vorresti dire che io non sono un'ottima parrucchiera- gli dissi fintamente offesa -Nono, sia mai- mi prese in giro il ragazzo e d'improvviso mi sollevò e mi portò di peso nella mia stanza -Ma che fai?- gli dissi impanicata -Dai su cambiati che dormiamo insieme stasera- mi disse dopo avermi appoggiato sul letto e lasciò la stanza -Deduco che il tuo appuntamento sia andato bene- mi disse un'assonata Angi -Si- le risposi sorridendo mentre mi cambiavo -Dai racconta- mi disse curiosa -Ora non posso, devo andare in camera di Ale ma domani ti racconto tutto promesso- le dissi scappando dalla stanza prima ancora che mi potesse rispondere ed entrai in quella del ragazzo -Vieni- mi disse facendomi cenno di sdraiarmi vicino a lui -Buonanotte Ale- gli dissi appoggiandomi al suo petto -Buonanotte Bel- mi sussurrò dandomi un bacio in fronte ed abbracciandomi. Per la prima volta dopo tanto tempo ero davvero felice

En e Xanax || Alessio Cavaliere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora