Capitolo III - Scoperti

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«In fondo al mar, in fondo al mar» continuava a cantare Shawn.
«Giuro che se continui a cantare ti lego alla cima di quel relitto e ti lascio qui... Disperso... nel... NULLA».
«Si, appunto. NEL NULLA. Dove siamo finiti?» chiese Shawn.
«Stiamo arrivando, manca poco».
«Ma esattamente, perché vuoi vedere la zona proibita?».
«Voglio risposte, risposte che solo questo posto può darmi».
«Sembra una cosa "Sinistra"» disse Shawn, prendendo in giro la sirena.
«Pensa quel che vuoi, ma sono anni che sogno questo posto, sono anni che sogno me mentre faccio delle pozioni, sono anni che.. Ahh, inutile raccontarti i miei sogni, tanto non ci crederesti» raccontò Sherlin.
«Vuoi proprio vedere che la sirenetta Sherlin è la figlia segreta della Strega del Mare» disse Shawn, continuando a prendere in giro la sirena.
«Mi vuoi proprio fare arrestare oggi, eh?».
«E dai, Sherlin.. sto scherzando. Ora non si può neanche fare una battuta. Anzi, dovresti ringraziarmi se ti sto accompagnando in una zona che non dovrebbe neanche passarci nell'anticamera del nostro cervello».
«Non sono stata io a dirti di venire, tu hai insistito. Potevo benissimo andare da sola».
«Bene allora. Se la metti così questa sarà la prima e l'ultima volta che ti faccio compagnia in una gita».
«Fa come ti pare».
«L'avrei fatto comunque, anche senza il tuo consiglio» affermò la medusa, offesa.
«Se hai finito di lamentarti e fare la medusa permalosa, vorrei informarti che siamo arrivati a destinazione».
«Era anche ora, fai quello che devi fare. Ti aspetterò qua fuori».
«Si.. Ti chiedo solo un piccolo favore. NON... FARTI... SCOPRIRE. Chiaro?».
«Sono una medusa, non una balena. Sono piccolissima, nessuno mi vede».
«Mi fido».

Dopo aver lasciato Shawn, mi avventurai nella "Casa di Ursula", se così possiamo definirla. Era spettrale, e anche molto malandata... credo proprio che la nostra Strega del Mare non faceva le pulizie, quanta ruggine. E guarda tu quante pozioni. Beh, Ursula non faceva pulizie ma si dava da fare con il lavoro... sporco, ma lavoro. Oh, guarda questa, una pozione verde chissà a cosa ser- *poof* no mi sa proprio che non dovevo toccarla, forse è meglio che non tocco niente. Ma questa pozione viola è così- NO SHERLIN NO, NON DEVI TOCCARE NIENTE, HAI GIÀ FATTO TROPPI DANNI. Eppure è uguale ai miei sogni, ma io non ci sono mai stata, non potevo sapere il suo aspetto.. forse sono sonnambula e non lo so. No, impossibile, ho il sonno troppo leggero. In ogni caso, sonno leggero o no, prenderò qualche pozione in prestito e userò quel libro che ho nel baule in camera mia per riprodurre una degli incantesimi di Ursula. Credo proprio che queste pozioni non serviranno alla nostra Strega del Mare.. ah, giusto, è morta. Allora.. la pozione rossa la prendo, sento che la pozione blu sarà indispensabile, quindi la prendo, la pozione verde è scoppiata, prendo anche la gialla e dovrei essere apposto. Ho fatto la spesa, ora posso ritenermi fortunata per essermi portata a casa un bel bottino e sopratutto non essere stata scoperta da nessuno. Però Sherlin, non parlare troppo presto. Casetta... ci rivedremo. Prometto che ti darò un bella sistematina. Ora sarà meglio tornare dalla medusa permalosa.

«Shawn, Shawn. Ma dove cavolo si è cacciato».
«Sherlin, Sherlin».
«Shawn, mi stavo preoccupando».
«Abbiamo un problema» disse la medusa con aria preoccupata.
«E te pareva, non posso lasciarti solo neanche 5 minuti che combini dei pasticci. Sentiamo, che problema è?».
«Oh, ti posso assicurare che un bel problemone Signorina» disse il padre di Sherlin, arrabbiato e deluso della figlia.
«Papà?!».
«Oh santo Tritone, perché mi sono fatto mettere in mezzo a tutta questa storia. Potevo stare benissimo a spostare le casse per il concerto di domani, invece no Shawn sei impiccion-».
«Finito di parlare tra te e te? Abbiamo problemi più importanti» disse Sherlin.
«Oh si.. scusa».
«Perché sei venuta qua, figlia mia?» chiese il padre preoccupato.
«Papà, non lo so.. sentivo come se questa casa mi chiamasse».
«Sai che questa è la casa del male, non dovresti neanche pensarci a mettere pinna qua dentro».
«Lo so, ma era più forte di me».
«Tua madre ti aveva detto di non ven-».
«Venire qua, lo so, ma non è colpa mia».
«Forse è meglio che tu torna a casa, ti chiuda nella tua stanza e ripensi agli errori che hai fatto».
«Ma papà».
«E non voglio sentire ne no e ne ma, signorinella. In quanto a te, Shawn, questo sarà l'ultimo giorno che frequenterai mia figlia».
«Ma papà, Shawn non c'entra niente».
«Si esatto, ascolti sua figlia» disse Shawn.
«Shawn non aiuti per niente».
«Forse non sono stato abbastanza chiaro. Sherlin tornerai a casa e Shawn smetterai di frequentare mia figlia. ORA!» disse il padre, ormai arrivato ad un livello di rabbia altissimo.
«Sarà fatto signore» disse la medusa dispiaciuta e triste, dirigendosi verso la strada di ritorno.
«È davvero questo che vuoi, papà?».
«Non sei pronta».
«Ma pronta per cosa.. ho 17 anni, e tra pochi giorni ne compio 18. Sono abbastanza pronta».
«Io e tua madre ti diremmo tutto a tempo debito, ma adesso torna a casa, ne riparleremo quando mi sarò calmato e quando avrai capito di averci disubbidito».
«Ahh.. eh va bene» disse Sherlin.

Sapere cosa? Cosa devo sapere? Mio padre non sa che con queste sue parole ha soltanto acceso ancora di più la curiosità dentro di me. Perché questo posto gli fa così tanta paura.. e perché mi stava controllando? Sapevo che non dovevo parlare troppo presto.

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