Capitolo V - Il baratto

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«Siamo arrivati» disse il padre.
«Dov'è Morgana?» chiese Sherlin.
«In realtà non lo so. L'appuntamento era in questo punto prima che il sole tramonti».
«Papà, il sole è già tramontato. Siete stati presi in giro, mai fidarsi delle streghe».
«E perché mai dire una cosa del genere» disse Morgana.
«Papà, Sherlin, aiuto» disse, urlando, Wave.
«Wave, non fargli del male» disse il padre.
«Oh no Zack, non è lei la mia preda, dovresti saperlo. A proposito, dov'è la tua adorata mogliettina, ti avevo detto che vi volevo qui entrambi».
«La mamma non è potuta venire» disse Sherlin,
«Oh guarda un po' chi abbiamo qui, la primogenita.. tu devi essere Sherlin. Tua sorella mi ha parlato così tanto di te».
«Giuro che se gli hai fatto del male ti strappo quei tentacoli uno per uno, strega» disse Sherlin.
«Tranquilla mia cara, non gli torcerò nemmeno una scaglia della sua bellissima cosa da sirenetta. Però ricordiamo il motivo del nostro appuntamento, Zack. Avete un prezzo da pagare. Cosa mi hai portato per barattare tua figlia?»
«Qui dentro troverai la cosa più cara che abbiamo» disse Zack.
«Bene, bene, bene. ORA DAMMI QUELLO SCRIGNO!!» disse Morgana con uno sguardo psicopatico.
«Ecco a te» disse Zack.
«Finalmente.. Ora si che mia sorella Ursula è stata ripagata come si deve».
«Ora lascia Wave» disse Sherlin.
«Tesoro, prima bisogna svolgere un piccolo controllo. Non mi piace essere ingannata».

In quel momento pensai è la fine. Wave non tornerà più a casa con noi e Morgana ci trasformerà in schiuma.

«COSA? UNA CONCHIGLIA? NON È SUFFICIENTE» urlò Morgana.
«No, no. È una conchiglia molto rara, la trovò mio nonno più di un secolo fa» spiegò Zack.
«NON È UN GIUSTO PREZZO DA PAGARE».
«È l'unica cosa che ho» disse Zack supplicando.
«NO! È LEI LA COSA PIÙ IMPORTANTE CHE HAI».
«Io?» chiese Sherlin.
«SI PROPRIO TU».
«Ma avete già me, che ve ne fate di mia sorella» disse Wave.
«Oh cara, lo sapete benissimo».
«Sapere cosa?» chiese Sherlin.
«Oh Zack, le piccole non lo sanno?».
«Ti prego Morgana, mettiamo fine a tutto questo» disse Zack
«No mio caro. Dammi Sherlin e ti ridarò indietro Wave».
«Papà, stai tranquillo. Se facendo ciò Wave potrà tornare a casa, lo farò».
«Scelta migliore, cara» disse Morgana.
«Ma Sherlin, perderemo te» disse Zack.
«Troverò il modo di scappare te lo prometto. Morgana, posso avere la tua parola che non farai più del male alla mia famiglia?»
«Ma è ovvio, mia cara. I patti sono patti» disse Morgana con uno sguardo malefico.
«E allora facciamolo».
«NO!» urlò Zack.
«È andata! MUAHAHAHA» urlò Morgana.
«NO SHERLIN» urlò Wave.
«MUAHAHAHAAHAH».
«Arrivederci padre» disse Sherlin.
«Questo è il prezzo da pagare per aver rovinato la vita di mia sorella, caro Zack. Ora capirai anche tu come ci si sente a perdere una figlia» disse Morgana.
«Cosa?» disse Sherlin sconvolta.
«Le domande più tardi, ora vieni mia cara, ti faccio strada per la tua nuova casetta mhmhmh» disse Morgana.

[Sherlin e Morgana scompaiono].

«NO! NO! NO!» urlò Zack, con le lacrime agli occhi.
«COME HA POTUTO SACRIFICARSI PER ME» urlò Wave.

Arrivati a casa, Wave abbraccia la madre e Zack si siede sulla pietra. Doveva raccontare tutto ad Atena, ma non sapeva come.

«MAMMA!»
«WAVE! Figlia mia. Cosa ti ha fatto quella strega?».
«Mamma, tranquilla, tutto apposto».
«E Sherlin?» chiese Atena.
«Beh, Atena c'è una cosa che dobbiamo dirti».
«SHERLIN SI È SACRIFICATA PER SALVARE ME ADESSO È PRIGIONIERA DI MORGANA E NON SAPPIAMO DOVE SI TROVI LA CASA DELLA STREGA» disse Wave rimanendo senza fiato.
«COOSA?» chiese Atena.
«Si, la situazione ci è sfuggita un po' di mano. Sherlin aveva ragione, la conchiglia non era abbastanza per soddisfare l'accordo» disse Zack.
«Oh Santo Tritone. Quel lurido Octopus adesso racconterà tutta la verità a nostra figlia e noi passeremo dalla parte del torto» disse Atena preoccupata.
«Quale verità?» chiese Wave.
«Wave, torna in camera tua» disse il padre, ancora molto turbato.
«Si..».

Mentre Wave saliva in camera sua, Zack e Atena continuarono la conversazione.

«Prima o poi avremmo dovuto dirglielo» disse Zack.
«Si ma dovevamo essere noi. Noi abbiamo commesso lo sbaglio e noi dovevamo dirlo a nostra figlia» disse Atena.
«Hai ragione. Mi dispiace amore mio, è tutta colpa mia».
«No Zack, è anche colpa mia».
«Vedrai che riusciremo a liberare nostra figlia da quel mostro».

[I due innamorati di abbracciano].

The Waves of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora