Capitolo II - Una vecchia conoscenza

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«Siamo arrivati?» chiede Shawn.
«Ti darò la stessa risposta di 2 minuti e mezzo fa: NO!» rispose Sherlin.
«Hey, va bene, va bene, ma non ci scaldiamo».
«E chi si sta scaldando, non vedi com'è fresca la vita in fon-».
«In fondo al mar!» rispose Shawn, cantando.
«Ci mancava solo questa» affermò Sherlin sospirando.
«Se la sardina fa una moin-».
«Zitto Shawn, hai sentito?».
«Intendi la bellissima nota che è appena uscita dalla mia bocca? Si l'ho sentita».
«No deficiente, quel rumore».
«Quale rumor-».
"Pum".
«Oh no, l'ho sentito adesso» disse Shawn.
«Stai dietro di me» disse con coraggio la sirena.
"Pum".
«Eccolo di nuovo» disse Shawn spaventato.
«Non facciamoci prendere dall'ansia» rispose Sherlin.
«E chi si fa prendere dall'ansia».
"Shawn.. stai tremando».
«Non tremo per la paura, è solo che qui l'acqua è più fredda».
«Voi meduse state dove l'acqua è più fredda... Va be, vado a vedere cos'è, tu rimani qui».
«Stai attenta» rispose Shawn con paura.

Sherlin iniziò a sentire il suono sempre più vicino. Era molto più frequente, molto più forte.

«Chi va la?» disse Sherlin.
«Chi va la?»
«Non fare il pesce palla, dimmi chi sei» disse la sirena con tono coraggioso.
«Ciao Sherlin».
«Sebastian» disse Sherlin riprendendo a respirare dopo lo spavento del granchio.
«Cosa ci fai qui?» chiede la sirena.
«Sto raccogliendo gli oggetti di Ariel. Mi ha chiesto di portaglieli in superficie dopo che lei.. sai..».
«Non può venire qua giù, si lo so, lo sanno tutti Sebastian».
«Era per ricordarlo. Eppure non vi ho mai chiesto perché non siete più amiche».
«È una lunga storia, ci metterei anni per raccontartela, però prometto di raccontarla un giorno».
«Abbiamo tutto il tempo che vuoi».
«Hey, calma. Non ho detto che te l'avrei raccontata oggi».
«Oh. Allora attenderò quel giorno con tanta ansia. Oppure potrei chiedere ad Ariel».
«NOO! Ad Ariel no».
«Et voilà, ho scoperto il tuo punto debole. Racconta» disse Sebastian curioso.
«Oh.. eh va bene. Io ed Ariel non siamo più amiche perché.. ehm..» disse Sherlin cercando di arrampicarsi sugli specchi.
«Quindi?».
«Ehm.. Perché gli rubai l'arricciaspiccia, lei mi scoprì e litigammo. Questa è la verità».
«È la vera verità?».
«Certo Sebastian, perché dovrei ingannarti, siamo amici.. eheh..» disse Sherlin rendendosi conto di non sapersi arrampicare sugli specchi.
«Ti crederò».
«Fai bene a credermi, è la pura verità».
«Va bene.. Tu invece che ci fai da queste parti?» chiede il granchio.
«Stavo facendo una passeggiata, niente di così tanto divertente».
«E sei da sola?».
«Certo che no, sono con il mio amic-.. SHAWN!» disse Sherlin.
«Non c'è bisogno di urlare».
«Si scusami granchio, ma devo proprio andare».
«Va bene, non preoccupartii!. Buona passeggiata» disse Sebastian.
«Sisi, altrettanto. Riesco sempre a cacciarmi nei pasticci. Caspiterina, dov'è..» si chiese Sherlin preoccupata.
«Ehy Sherlin, sono qui» disse Shawn
«Ahahahaha».
«Perché ridi Sherlin? Non è il momento di ridere. Stiamo per morire e tu ridi».
«Ahahaha, era solo Sebastian. Stava "raccogliendo" gli i tesori di Ariel»
«Ah. Quindi siamo salvi?»
«Fino a che Sebastian non voglia farci fuori con le sue chele.. Si» disse la sirena con tono scherzoso.
«Grazie a Tritone, che sollievo».
«Che ne dici di continuare la nostra gita?» propose Sherlin.
«La trovo una magnifica idea. Prego, dopo di lei».
«Che gentleman, signor Shawn».
«Ho preso tutto da papà» rispose fiero Shawn.

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