Capitolo 17

102 8 0
                                    

Serena ed io trascorremmo un'intera mattinata di divertimento facendo compere. Io non comprai molto, quell'intera faccenda della colpa per il fatto che i soldi erano di Christian aveva scoraggiato la mia caccia a cose nuove. Decidemmo di pranzare presto e io ero tornato in modalità investigativa.

Non farmi sbagliare, i miei pensieri erano ancora totalmente alla notte con Christian, ma Christian aveva ragione: noi eravamo qui per svolgere un lavoro. Mio fratello Christian. Dio, quello era così sbagliato!

Serena mi portò in un piccolo cafè sul marciapiede, lontano dal Crashdown, grazie a Dio! Ci sedemmo in un posto e io cominciai subito. Le domandai di Alex e da quanto tempo stessero insieme e quando si sarebbero sposati e cose come quella. Era così carino il modo in cui lei parlava di Alex. Sperai che un giorno sarei stati in grado di parlare così di Christian, tutto felice e spensierato.

Così Serena e Alex stavano insieme da quando erano all'ultimo anno della scuola superiore. Dolce. Lei divagò un po' sul non avere ancora una data fissata, stavano aspettando che 'lo spettacolo del secolo' finisse prima: le nozze di suo fratello con quella certa Carol.

"Faranno un grosso matrimonio?"

"Oh mio Dio, non ne hai idea. Penso che Carol abbia pianificato questo per anni" rise Serena. "Loro sono innamorati dal secondo anno di superiori e lo ammetterò, non è sempre stato facile per loro, ma Dio! Qualche volta quella ragazza mi fa diventare completamente pazza!"

"Non penso di starle tanto simpatico" ammisi.

"Probabilmente no" Serena fece un sorriso compiaciuto e mi piacque ancora di più. "Lei può essere un po' diffidente a volte. Tu sei il nuovo personaggio in città. Non sappiamo ancora molto di te, sebbene tu ti stia dimostrando nostro amico. Anche Alex ha detto che c'è qualcosa in te. Qualcosa di misterioso."

"Davvero?"

"Sì e Frank. Bene, Frank ti adora." Serena fece l'occhiolino e io, dannazione, arrossii. Devo fermare l'incessante arrossire. "Penso veramente che voi due abbiate bisogno di uscire."

"Oh...non lo so."

"Pensaci, ok?"

Annuii. "Allora, che tipo di serpente era?"

"Scusami?"

"Al parco, non sono riuscito a vederlo. Il serpente di fronte a me." Notai una sottile sorpresa e poi allarme balenare lungo la sua faccia. "Serena?"

"Oh, non lo so" lei cercò di ridere spensieratamente e ci riuscì quasi. "Forse uno grande e cattivo, forse no. Meglio al sicuro che dispiaciuto, giusto?"

"Giusto" feci un profondo respiro. "Allora, sono tornato al parco ieri sera." Lessi la sua espressione e lei non era sorpresa. Hmmm... "Così, sono andato nel posto in cui sono caduto sul sedere e sai cosa c'era? Un grosso fottuto burrone nel terreno. Puoi spiegarmi quello?"

Era uno di quei momenti in cui nessuno sa cosa dire. Stavo aspettando una risposta e penso che Serena stesse cercando di venirsene fuori con una credibile. Perché lei avrebbe protetto Frank così tanto? Che cosa stava veramente succedendo in questa terrificante piccola città?

"Forse eri nel posto sbagliato" lei sorrise e io volevo crederle. Dio, volevo crederle! "Voglio dire, sei stato là solo una volta, giusto?"

"Oh bene, non lo so. Succedono delle cose strane a Roswell tutto il tempo." Lei si tolse i capelli dalle spalle. "Così, perché non hai detto che avevi un fratello?"

Dannazione! "Bene, come ho detto, lui si fa vivo qui e allora così..." Pensa Zenzola, pensa! "Non ho mai veramente parlato di lui fino a quando si è fatto vivo."

Belong to me |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora