Capitolo 20

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Ancora una volta, osservai mentre Michael si vestiva per il suo 'appuntamento', questa volta con Isabel. Si cambiò i jeans con dei pantaloni neri e mise una camicia nera a maniche lunghe. Si lisciò indietro i capelli e io stavo cercando di non comportarmi come la fidanzata scontenta. Ma dannazione, lui sembrava bollente! E questo era per la bellissima Isabel, che poteva darsi il caso che avesse una maggiore cotta per lui. Non bene.

Desiderai che lui si affrettasse e se ne andasse adesso, così avrei potuto prepararmi per il terribile appuntamento mio e di Kyle. Lui mi diede il bacio di saluto e promise che sarebbe tornato presto e di non preoccuparmi. Io non ero veramente preoccupata perché sarei andata là. Mi misi un corto vestito nero con le bretelle incrociate sulla mia schiena nuda che avevo comprato quando ero con Isabel. Veramente, lei mi aveva persuaso a prenderlo. Il vestito era stretto e lo ammetterò, ero fantastica in esso. Lasciai i miei capelli sciolti e cercai anche di aggiungere un po' di ricci. Forse un ferro per arricciare i capelli avrebbe dovuto essere messo sulla lista delle cose di cui avevo bisogno. Un paio di tacchi neri per concludere. Attraversai il corridoio e fui incontrata da un Kyle Valenti molto vivace vestito alla perfezione con un completo nero con una cravatta. Molto bello.

"Sei bellissima," lui allungò il braccio e io lo presi.

"Stai molto bene anche tu, signor Kyle." Sorrisi e sapevo dell'effetto del rossetto rosso in contrasto con i miei denti bianchi; avevo fatto pratica molte volte davanti allo specchio prima di uscire.

Mi portò alla sua auto e sembrò imbarazzato. "Immagino che Michael abbia preso la tua?" Annuii e lui sospirò. Aprì la portiera per me e poi entrò dall'altro lato. "Allora, dove? Spero di non esserci vestiti con troppa eleganza."

"Saturno qualcosa." Dannazione se riuscivo a ricordare il nome.

"La Luna di Saturno," lui sorrise e uscì dal parcheggio. "Bel posto. Isabel lo adora."

Andammo in silenzio per qualche minuto fino a che notai che stavamo arrivando al parco e al scomparso-riapparso grosso fottuto burrone. Kyle rallentò e io lo guardai con gli occhi spalancati. "Ci fermiamo qui, perché?"

"Isabel mi ha detto qualcosa questa mattina quando stavamo correndo, di te che pensavi che là ci fosse un burrone. Siccome siamo qui, pensavo di mostrarti dove sei caduta."

Annuii e sembrai come se avessi accettato la sua risposta. Forse avevo torto. Forse avevo ragione. Lui parcheggiò l'auto e mi condusse per il braccio in un posto a circa venti passi da dove ero l'altro giorno. Mi guardai intorno e pensai che i due punti fossero quasi identici. Ma Kyle mi stava mentendo e non mi piaceva. Sapevo dannatamente bene dove ero caduta e c'era un fottuto burrone. Nessun burrone qui e nessun sedere di Maria per terra.

"Vedi, niente." Lui puntò verso il terreno e io vidi un barlume di incertezza. "Nessun burrone."

Lui non lo sapeva veramente o si stava sentendo male per avermi mentito? Hmm. "Oh sì, posso vedere dove mi sono confusa. Ogni cosa qui intorno sembra la stessa. Allora che tipo di serpente era?"

"Cosa?" A-ha! Stessa reazione di Isabel. Quei due stavano certamente nascondendo qualcosa.

"Serpente? Tipo?" Chiesi mentre tornavamo alla macchina.

"Non lo so," mi disse all'inizio. "Non l'ho guardato bene, ho solo visto un serpente."

"Max ha detto che ci sono sei differenti tipi di serpenti a sonagli nel New Mexico," guardai fuori del finestrino mentre ci allontanavamo dal parco. "Immagino che faccia meglio a fare attenzione qui intorno, huh?"

"Sì," lui annuì. "E' sempre bene fare attenzione a Roswell." Non sapevo più se stessimo ancora parlando di serpenti o no. Stavo pensando di no.


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