JUN-YUNG'S POV
Mi rimisi comodo nella panchina mentre la guardavo allontanarsi, le avrei scritto entro un paio d'ore se non mi avesse fatto sapere nulla, è assurdo come può importarti tanto di una sconosciuta, ma lei sembra così pura e felice, un'anima giovane che si stupisce di tutte le cose attorno a sè, una psiche che non ha vissuto molto, pertanto non conosce tutti i mali di questo orribile mondo, che arride per le più piccole cose, quelle che ormai, un'anima vetusta non riesce a cogliere e farne tesoro, lei riesce a fare tutto questo. Lei è a suo agio nel silenzio, la quiete non la disturba, anzi, si gode anche quello, per lei non è importante conversare per ore e ore solo a costi di riempire i silenzi tra sè e l'altra essenza al suo fianco, le basta sapere che se muove lo sguardo, può ammirarne il viso, può apprezzare la sua presenza. Lei, da passione nuova quale sono certo sia, vuole sì tante grandi cose, ma stima anche le più piccole, perchè sa che esse sono la più importanti. Chiedile qualsiasi futile dettaglio, lei saprà dirtelo: lei farà tesoro di tutte le parole che le rivolgi, non le dimenticherà e le porterà fino alla fine dentro al suo cuore e nella mente. Perciò, non ferirla, ricorderà anche tutte le brutte cose che le hai detto, lei ti perdonerà, non c'è spazio nel suo soffio vitale per l'odio, non dimenticherà, ma perdonerà: perdonerà perchè è consapevole dell'amore che ha da dare, dell'affetto che potrebbe scaldare milioni di cuori. Questo è tutto ciò che un'anima nuova compie, e io potevo giurare su qualsiasi cosa che Aksa era una di quelle, e che non volevo scoprisse quanto male c'è attorno. E io? Io ero certamente una di quelle che ne aveva passate tante, sapevo abbastanza, ma non tutto, credo che potrei benissimo definirmi "un'anima di mezza età", che ancora ha molto da fare, ma vuole tutelare quelle giovani. Come uno scudo che crede ci sia ancora speranza, le essenze remote ormai sono totalmente arrese, non provano stupore e felicità di fronte a nulla, e spesso sono loro a spegnere quelle giovani, ma non avrei permesso lo stesso accadesse ad Aksa.
Quando fu ormai fuori dalla mia vista, mi alzai e iniziai a camminare anch'io verso il mio appartamento, guardando le nuvole nere che si allontanavo pian piano da me, lasciando spazio alla Luna, una mezzaluna, che splendeva nel cielo, e pensai che se accanto a me ci fosse stata lei, la starebbe fissando con occhi sognanti, o almeno così speravo, ma a me quel satellite non portava alcun torpore, e probabilmente sarei rimasto a fissarla. La Luna... La grande e imponente Luna, che spunta tra le nuvole in tarda notte, come se stesse fuggendo dalla sua famiglia per incontrare il proprio amante, ruba uno sguardo dai suoi milioni di spettatori, promettendo con un'aura di serenità, di illuminare tutte le loro notti solitarie con la sua abbagliante luce. La Luna a cui un po' tutti quanti, almeno una volta, abbiamo rivolto un discorso, portando il nostro monologo davanti a lei, aprendoci a quella che è la nostra amica più fidata, la Luna che porta sulla sua superficie tanti crateri, riempiti dalle parole dei suoi spettatori, che con sè ha il dolore di tutte le anime distrutte dall'amore, dalla famiglia, dall'amicizia, ma soprattutto da loro stessi, e allo stesso tempo ripone tra le sue rocce l'amore di una coppia appena sposata, la serenità di coloro che hanno perso qualcuno, sapendo che adesso erano al sicuro, tra la accecante luce di essa. La stessa Luna che illumina la notte dopo una giornata di pioggia, le stelle che plasmano le costellazioni, entrambe comprono lo scuro e spaventoso cielo, moltiplicando la tranquillità di chi le guarda. Guardi la Luna e senti la presenza delle persone che sono diventate ricordi, la Luna che è così bella, che mi fa sentire vivo, che guarisce le ferite di una lunga giornata.
E forse tutte queste cose volevo dirtele mentre eravamo stirati in quel prato a guardarle, se solo non te ne fossi andata. Non ti do colpe, hai tutto il diritto di tornare a casa dopo una notizia simile, ma ci speravo, speravo stasera avrei potuto conoscerti meglio, capire chi si celava dietro quelle iridi tranquille, Aksa, a te, che ti stupisci di fronte alle piccole cose.
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Respiri Bruciati || Bae Jun-yung
Romance"Quando sono con te mi manca il respiro, sento come se potessi morire da un momento all'altro." Started: 02/07/2023 Ended: 15/07/2024 Non è necessario essere una kpop stan o una deobi per leggerla, non sono presenti riferimenti a nessuna di queste.