La mattina dopo mi risvegliai in quel divano, ma non c'era nessuno in giro, avevo una coperta di pile addosso, che era quasi rassicurante date le basse temperature.
Mi misi lentamente a sedere, guardandomi attorno, osservando il piccolo soggiorno dove abbiamo discusso ieri, ma non c'era traccia di lui. "Jun-yung?"
Fortunatamente la risposta non tardò ad arrivare, e tirai finalmente un sospiro di sollievo "sono in cucina." Mi alzai e mi stiracchiai, andando verso di lui.
"Dormito bene, Aksa?"
"Più o meno, te?" Lui annuì e mi fece segno si sedermi a tavola, mettendo poi una tazza di latte davanti a me.
"Grazie..." Mi sorrise e prese posto al mio fianco, passandosi una mano tra i capelli disordinati per spostarli.
"Credi riuscirai a studiare adesso?"
Sospirai "spero di sì."
Mi persi nel vuoto, ripensando a ieri sera, mentre addentavo un biscotto."Aksa, che vuoi fare?" Chiese quando mi allontanai.
Ero sconnessa, specialmente in quel momento, quelle iridi mi urlavano di cedere, di dargli una possibilità. Ma sapevo non mi avrebbe mai costretta a far qualcosa che non volevo, e avrebbe sobbarcato qualsiasi mia scelta, così gli accarezzai i capelli, posando l'altra mano sul suo collo, sfiorandone delicatamente la pelle con i polpastrelli. Mi avvicinai pian piano al suo viso, quando le nostre labbra si sfiorarono, lui poso le mani sui miei fianchi e mi spinse verso sè.
Il caos che sentii quando lo baciai per la prima volta era come fuoco tra le mie ossa, come se mi si fosse rinfiorita l'anima, come se ogni parte esanime di me fosse viva nuovamente.
Il mio cuore era improvvisamente leggero, e il trattenere il respiro stava quasi per farmi annegare, assaporai ogni centimetro delle sue labbra e della sua carne, volevo quel momento fosse irreprensibile, e fosse nostro soprattutto, volevo Jun-yung con ogni parte del mio corpo.
"Jun-yung..."
"Shh. Non dire niente, Aksa. Permettimi di stringerti, fammi aver bisogno di te, solo per stanotte. La luce nei tuoi occhi, quanto brilla... Solo per stanotte permettimi di guardarti e scoprire la tua anima, parlami. E se non vuoi parlare allora capirò il tuo sguardo, ma non aver paura. Lo capisco, ho notato l'angoscia che ti rapisce anche solo quando mi guardi negli occhi. So di non avere un passato brillante, Aksa, ma non so se sia effettivamente quello ciò che ti spaventa... Voglio solo tu sappia che non ti farei mai del male, non vorrei mai tu sia ferita per colpa mia.
"A me intimorisce l'amore, e mi impaurisce perderti... Se te ne andassi dal nulla? Se da un giorno all'altro dovessi cambiare idea su di me e mi abbandonassi? Ho paura ad aprire il mio cuore, è così fragile che respingo tutti."
"Lascialo a me, il tuo cuore, ti prometto che me ne prenderò cura, e mi prenderò cura di te. Amarsi vuol dire anche questo, prenderci cura dell'altro, e io ti amo, Aksa."<Ti amo.>
Che strane parole, non trovate? Spesso vengono usate superficialmente, come se il vero significato ne fosse oscurato. Lo diciamo senza pensarci troppo, tante volte siamo convinti di amare qualcuno, ma ciò poco dopo viene smentito: è così facile confondere l'amore con altri sentimenti, e adesso? Jun-yung provava veramente quei sentimenti per me, oppure era solo ingannato dal batticuore che aveva quando eravamo insieme?
E io? Io cosa provavo per il moro che da quasi un anno ormai, illuminava le mie giornate? Qual era il vero significato di quelle cinque lettere? Cosa significava amare qualcuno? Era solo prendersi cura di loro? Stare al loro fianco nel momento del bisogno?Io l'amore non l'ho mai provato.
Non ho la più pallida idea di cosa sia, come dovrei capirlo?Mi toccai le labbra al ricordo delle sue, soffici e calde, sembrava ancora le avessi addosso.
La risatina di Jun-yung mi riportò alla realtà, lo guardai, e scossi la testa, imbarazzata.
"Se vuoi posso farlo di nuovo, eh."
"Non lo faresti." Lo sfidai, sapendo che l'avrebbe fatto senza problemi, e infatti lui si avvicinò, poggiandomi la mano sulla guancia, ma quando stava per baciarmi, presi un biscotto che stava sul tavolo e lo misi tra noi due, lui rise e si allontanò, togliendomi il biscotto dalle mani e mangiandolo.
"Ho bisogno di capire cosa provo, te l'ho già detto. E non ho intenzione di illuderti, quindi non ti bacerò se non ho la certezza di amarti, è che io non so neanche cosa sia l'amore, quindi ti prego di darmi tempo."
"Lo sai, semplicemente hai la mente offuscata dal voler negare a te stessa di provarlo per la paura di star male, e in più, non è neanche il momento per capirlo, non ora che hai l'esame tra meno di una settimana. Ci penserai dopo."
"Dio l'esame. Mi bocciano, non ricordo niente." Mi misi le mani tra i capelli e mi strofinai gli occhi, lui ridacchiò "Vuoi una mano a studiare?"
"Sì certo, come se tu non avessi tre esami da dare nel giro di questo mese, pensa a studiare tu prima, in qualche modo me la cavo."Dopo esserci dati una sistemata, mi riaccompagnò a casa e poi andò chissà dove, io non potei fare altro che stirarmi sul letto e a pensare alla vetusta psiche di cui mi stavo probabilmente, e lentamente, innamorando.
Anch'io stavo cadendo nell'incantesimo dell'amore, grazie a te, Jun-yung, che costi quel che costi, non vuoi arrenderti nel farmi provare anche il minimo ardore.ANGOLO AUTRICE
Salve! Non sono solita a scrivere un angolo autrice alla fine dei capitoli, ma ci tenevo a metterlo perché volevo condividere una citazione che ho letto in un libro ultimamente e che mi ha ricordato tanto ciò che ho scritto in questo capitolo."Forse è proprio perché ci sentiamo soli che siamo in grado di provare altri sentimenti" -Kawamura Genki, 'Se i gatti scomparissero dal mondo'
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Respiri Bruciati || Bae Jun-yung
Romance"Quando sono con te mi manca il respiro, sento come se potessi morire da un momento all'altro." Started: 02/07/2023 Ended: 15/07/2024 Non è necessario essere una kpop stan o una deobi per leggerla, non sono presenti riferimenti a nessuna di queste.