Sapevo che vederla per la prima volta sarebbe stato difficile, sapevo che ci sarebbe voluto ogni centimetro di controllo per impedirmi di correre da lei, per dimostrarle che ero ancora qui e che stavo venendo per lei, ma non avevo idea di quanto mi avrebbe fatto a pezzi dentro. Era bella, bella proprio come la ricordavo, ma vederla con quel vestito rosso attillato mi rese molto più difficile tenermi sotto controllo. Nel momento in cui posai gli occhi sulla sua morbida pelle pallida, sui lunghi capelli rossi e su quel vestito attillato, fu come se qualcosa che era morto dentro di me fosse appena tornato in vita, il desiderio.
Era così ignara che io fossi lì, potevo vedere i suoi occhi scrutare la folla ma non aveva idea che fossi lì, che le ero così vicino. Sembrava tesa, come appariva quando la portavo in viaggio con me, il suo corpo era teso e pronto a tutto. Non avrei mai dimenticato che aspetto avesse, il suo viso era impresso nel mio cervello, ma vederla di nuovo in carne e ossa mi fece tornare in mente tutte quelle piccole cose. Ricordavo il neo appena sotto l'occhio sinistro e la voglia sul basso ventre. Ricordavo come si sentiva sotto di me, come si muoveva il suo corpo.
Mandai via i pensieri erotici che mi erano entrati in mente e riposi di scatto lo sguardo su di lei. Guardai mentre un uomo al bar iniziava a guardarla, i suoi occhi erano fissi sul suo sedere. La mia reazione automatica sarebbe stata quella di andare a prenderlo a pugni, strappargli gli occhi dalla testa per averla guardata in quel modo, ma sapevo che dovevo mantenere la calma, il posto era pieno di quelli che sembravano essere gli uomini di Roman. L'uomo si alzò dal suo posto e si avvicinò a lei, un po' instabile nel suo passo. La guardai mentre lo scaricava, i suoi penetranti occhi azzurri non gli diedero nemmeno la soddisfazione di guardarlo, mi faceva sussultare di desiderio.
"Allora qual è il piano?" chiese Georg accanto a me, facendomi uscire di scatto dalla mia trance.
Mi trascinai sulla sedia, cercando di trattenermi dall'agitarmi troppo solo alla vista di lei, mi schiarii la gola e gli feci cenno di seguirmi fuori dal club, le diedi un'ultima occhiata, il cuore mi faceva male dato che dovevo lasciarla indietro, dovevo lasciarla nella fossa dei fottuti predatori senza di me, ma sapevo di avere solo un breve momento per entrare nel club e vederla, non potevo sfidare la fortuna e rischiare di essere catturato, avrebbe rovinato tutto.
Ci incamminammo lungo un vicolo buio, alcune persone ubriache inciampavano sul sentiero di pietra. Ci avvicinammo a un'auto nera scura e entrammo. Guardai Bill mentre sedeva al posto di guida, con uno sguardo arrabbiato sul viso mentre aspettava che chiudessimo le portiere.
Sospirai "Non fare così Bill."
Lui sbuffò e se ne andò lungo la strada "È stato stupido! E se qualcuno ti avrebbe riconosciuto?" Mi sbottò addosso "Ti avrebbero ucciso!"
"Ma non l'hanno fatto, inoltre nessuno mi riconoscerebbe ora con questa barba." Scherzai ma fui colpito duramente dalla realtà quando capii che non avrei avuto la più pallida idea di quando l'avrei rivista, se l'avrei rivista, chissà cosa sarebbe potuto succedere da qui a quando finalmente avremmo avuto la possibilità di piombare dentro e prenderla.
Ora tutto quello che potevo fare era pregare che fosse abbastanza intelligente da mantenersi in vita, e avevo una forte fiducia in lei.* * *
Stanotte sarebbe stata la notte, per la prima volta Roman mi avrebbe fatto lavorare nel locale come prostituta. Mi faceva venire il mal di stomaco al pensiero di quello che sarebbe successo, il pensiero di uno sconosciuto che mi toccava mi faceva accapponare la pelle e mi immaginavo già dopo, strofinarmi la pelle fino a farla sanguinare solo per cercare di scacciare il suo odore via da me. Trattenni le lacrime che minacciavano di uscire, Roman si sarebbe arrabbiato con me se avessi pianto, se avessi rovinato il trucco sul mio viso e non volevo farlo arrabbiare, non volevo che mi punisse ancora. Stavo andando così bene, reclutavo donne nel club e per strada con Angel, gli piaceva come lavoravo e per un secondo pensai che forse avrei potuto davvero restare qui, forse avrei potuto cavarmela ma tutto cambiò quando Angel mi disse ciò che Roman aveva in serbo per me questa sera.
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2. A Beautiful lie - Tom Kaulitz (ITA) by winternightz
FanfictionIl nero che ora avvolgeva la mia anima era l'unica cosa che sembrava farmi andare avanti. Il pensiero di lui impresso nella mia mente era un crudele ricordo dal luogo da cui provenivo. Ero davvero destinata a morire da sola? Volevo davvero continuar...