the disaster

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Agnes
dopo essere tornati dal cinema non ho chiuso occhio tutta la notte, ho chiuso la porta della mia stanza a chiave e non mi sono neanche struccata e cambiata. è da tipo due ore che sento un po' di movimento in casa, probabilmente gli altri si saranno svegliati e staranno preparando la colazione, ma io non ho intenzione di scendere né tantomeno di fare colazione, mi sforzo di alzarmi dal letto e prendere le mie sigarette con l'accendino sul comodino per poi lanciarmi nuovamente sul letto fissando il soffitto con il trucco sciolto e inalando del fumo che prima o poi mi ucciderà. qualcuno ha la briga di bussare alla mia porta
<<Agnes è pronta la colazione>>
ma io mi limito solamente a dire una parola
<<FANCULO>>
chiunque abbia deciso di bussare per farmi scendere se n'è pentito amaramente.

passano le ore ed io sono qui, ad interrogarmi, su cosa ci sia che non va, su quanto mi manca papà e quanto non mi dispiacerebbe raggiungerlo e l'idea che Tom mi stesse tradendo per la 3 volta. hanno continuato a bussare alla mia porta diverse volte ogni tanto alcuni di loro ma o non ho risposto o li ho mandati a fanculo fino allo sfinimento, sto così male che potrei farla finita all'istante. a crearmi frustrazione però sono sono delle voci che sento mormorare fuori la porta a causa della mia assenza, che interrompono i miei pensieri.
<<non ha mangiato nulla tutta la giornata, non risponde ai messaggi, non ci ha risposto da fuori la porta, nulla letteralmente nulla>>
<<neanche me vuole sentire>>
<<abbiamo provato a parlarci tutti ma niente da fare, Bill tu sei l'unico che può aiutarla a sto punto>>
<<Tom cazzo e tu come pensavi di aiutarla stando col telefono praticamente da ieri, non ti stacchi un'attimo, ridi come un coglione per non si sa cosa e dovresti essere il suo fidanzato>>
<<fanculo Bill>>
e sento Tom scendere le scale nella maniera più veloce e rumorosa possibile
<<TOM SEI UN FOTTUTO COGLIONE NON IMPARI MAI AVEVI FINALMENTE TROVATO UNA RAGAZZA CHE TI AMAVA REALMENTE>>
si sente un botto dal piano di sotto, qualcosa si è rotto in mille pezzi e subito dopo sento dei passi correre molto velocemente giù per le scale per poi sentire delle urla
<<STA SANGUINANDO CAZZO CHIAMATE UN AMBULANZA>>
quelle urla strazianti provenienti dal piano di sotto mi continuano a rimbombarmi nella testa, non so con quale forza improvvisa mi alzi e corsi di sotto a guardare e appena arrivi sulla scena c'era Tom, steso a terra in salotto, con le mani poggiate sullo stomaco piene di sangue e altro sangue che continua a colare al di fuori della ferita. Bill cerca di aiutarlo a mantenere la ferita mentre Abigail delira tra le braccia di Georg e Gustav urlando al telefono di fare presto a mandare una ambulanza. nessuno si è accorto della mia presenza ed il miei occhi completamente traumatizzati finiscono su quelli di Tom e lui con gli occhi quasi socchiusi ricambia lo sguardo mostrandomi con questo piccolo gesto tutto il dolore che sta provando, la scena mi spezza così tanto il cuore che il mio cervello smette di pensare e le mie gambe iniziano ad agire da sole correndo per le scale con le lacrime che sgorgano sul mio viso per poi chiudermi nuovamente in camera, perché non sono di sotto ad aiutare Tom?

dopo pochi minuti sento una sirena che si farsi sempre più vicina, l'ambulanza è arrivata, i medici non si perdono in chiacchiere e escono immediatamente fuori dal veicolo per entrare in casa e caricare Tom sul lettino, guardo tutta la scena dalla finestra e vedo Bill che non esita nemmeno un secondo allontanare le sue mani da quelle di Tom, poggiate sul suo petto, cercando di incoraggiarlo a tenere gli occhi aperti e di fermare anche un po' la ferita. caricano Tom nell'ambulanza e ovviamente Bill va con lui mentre vedo Georg salire nell'auto di Tom con Gustav per andarli a raggiungere, ma mentre Abigail sta per salire qualcosa la blocca e corre subito in casa facendo cenno agli altri di aspettare giusto un minuto. dopo poco sento bussare alla porta della mia stanza
<<Agnes, Tom sta male vieni con noi in ospedale>>
e con voce rotta le rispondo
<<Abigail non posso...>>
<<ma Agnes...Tom...>>
<<ABIGAIL NON POSSO>>
non ricevo più nessuna risposta e sento sbattere la porta di casa. sono finalmente sola, a morire tra i sensi di colpa, del perché in quel momento non mi trovassi vicino a Tom ad aiutarlo, perché non mi sono degnata nemmeno di supportare un po' Bill che ha dovuto fare tutto da solo oppure calmare Abigail che stava dando i numeri. niente, il vuoto più totale.

SPAZIO AUTRICE
cari miei, sentivo che la storia fosse un po' monotona e quindi ho deciso di dare un bel colpo di scena, secondo voi Agnes andrà in ospedale a trovare Tom oppure no? a breve prossimo capitolo un kiss
(mi scuso se questo è stato un po' corto)
💗💗💗

la via del per sempre (Tom Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora