Unholy Words - zenzonelli

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Christian e Mattia erano fidanzati da un annetto. Erano una coppia bellissima. Si fidavano ciecamente l'uno dell'altro, perché prima di essere fidanzati e amassero, si volevano bene come migliori amici.
Scrivere che si fidassero ciecamente non è troppo, se essa è la verità.
Non so se avete presente il mito riguardante gli umani, meglio conosciuto come il mito di Aristofane o dell'androgino.
Esso dice che gli umani in passato non erano divisi, ma erano due soggetti uniti per creare un'unica identità, in cui uomini e donne o uomini e uomini o donne e donne non erano ben identificati poiché i loro corpi erano uniti.
Ma poi Zeus, temendo il loro potere, decise di dividerli.
Per questo l'essere umano ambisce ad un amore e ad un eros, ma più che ad essi, la persona vuole tormentarsi la vita attraverso la ricerca di un'anima gemella, colei o colui che ci completa.
Ma questa ricerca non sempre da buoni frutti, alcune volte l'albero della ricerca ci dona frutti acerbi, perché la pianta non è stata curata con l'amore e la devozione per l'ignoto essere che secondo miti, leggende, credenze ma anche un po’ di speranza riteniamo che sia la persona a cui donare tutto di noi e che essa faccia altrettanto con noi.
Questi frutti acerbi però, possono trasformare l'amore in violenza, distruzione dell'essere che reca devastazione dell'animo all'altro, usurpazione del corpo e dei pensieri, creazione di male nel sentimento più puro che possa esistere in tutto ciò che ci circonda.
Ma questo non era accaduto con Christian e Mattia. Il loro amore era frutto di una ricerca non voluta, ma con questo non voglio dire che il loro amore era un frutto acerbo di quell’albero immaginario dell’amore. Il loro era il frutto più buono di tutti. Nato da un fiore impollinato dall’ape dell’inaspettato. Visto da fuori sembra tutto un film, andati ad Amici insieme, poi diventarono amici, o meglio migliori amici che passando tempo assieme si innamorarono l’uno dell’altro; dei difetti, dei pregi ma soprattutto della danza che li travolgeva quando uno dei due ballava e l’altro osservava incantato con un luccichio fiero negl’occhi.