𝐇𝐞𝐥𝐩 𝐦𝐞! // 𝐌𝐢𝐠𝐮𝐞𝐥 𝐎'𝐇𝐚𝐫𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫

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Buongiorno mondo! Beh, ogni giorno è sempre un buongiorno da quando ho pensato al piano. Cosa potrei fare oggi? Vediamo...Oh si! Ci sono! Ho sempre desiderato fare bungee jumping! Ho sentito che qui, da qualche parte, i turisti spericolati si recano al nuovo grattacielo in centro città per fare un salto nel vuoto. E se per caso quel filo si dovesse rompere mentre salto io...Spiderman verrebbe a salvarmi.
Non perdo altro tempo a pensarci ed organizzo tutto. In men che non si dica mi sto arrampicando su per le scale dell'altissimo palazzo, con la compagnia di due simpatici turisti.

«Anche tu qui per salto da grattacielo?», mi domanda il primo entusiasta.
«Tutti amano adrenalina! Ovvio che qui per saltare con corde», risponde l'altro al primo.

Sorrido fingendo di aver capito il discorso.
Arriviamo in cima dopo poco e veniamo accolti da una vivace signorina piena di imbracature.

«Benvenuti! Prego da questa parte», ci accoglie lei mostrandoci dove andare.

Mentre spiega ai simpatici ragazzi come mettere i dispositivi di sicurezza, io penso a come manomettere il mio.

«Ora che è tutto chiaro, vi aiuto a mettere le imbracature», sorride la giovane donna.
«Io va prima di tutti!», dice saltellando eccitato uno dei due ragazzi.
«No, io!», risponde l'altro.

Io dò volentieri agli altri la precedenza, per prendere più tempo che mi servirà a incidere accidentalmente la corda con un trincetto.
Mentre i miei amici turisti si divertono a saltare io mi occupo del mio futuro con Spiderman. Non vedo l'ora che arrivi il mio turno. Quando finalmente arriva, la gentile signorina mi ricorda i protocolli che ignoro nuovamente.

«Quindi posso andare?», la interrompo impaziente.
«Oh, si, certo. Fai pure. Buon divertimento!», mi risponde.

Prendo una bella rincorsa e mi butto di sotto. Lancio un urlo liberatorio con il cuore che batte all'impazzata. A chiunque passerebbero le vertigini se ci fosse sempre Spiderman a salvare tutti.
Quando arrivo al punto più esteso che la corda può raggiungere, il momento in cui dovrebbe far rimbalzare la persona e farla tornare in su, sento un bellissimo "crack" e continuo a cadere nel vuoto.
Sento un urlo aggiacciante provenire da dove avevo fatto il salto. Povera signorina, l'avrò fatta preoccupare. Ma stai tranquilla, adesso arriverà lui.
Inizio a ridere pensando al piano geniale e...al fatto che il mio Spidey verrà a salvarmi!
Apro le braccia chiudendo gli occhi per il forte vento.
E 3...2...1...
Sento il calore di un altro corpo. Eccolo. È lui.

«Spiderman!», lo saluto con gioia.
«Non ci siamo già visti?».
«Davvero? Quando? Non ricordo».

Lui mi guarda confuso ed io rimango addosso a lui come un geco su un muro. Appoggio la mia testa sul suo petto. Sembra un cuscino. In quale palestra si allena? Voglio andarci anch'io!
Visto che il salto nel vuoto è molto profondo, ne approfitto per "conoscerlo" meglio. Inalo a pieni polmoni il suo profumo. Caffè. Odora di caffè e...peperoncino.
Sfioro la sua tuta con la punta delle dita e riesco a sentire i muscoli tesi. Vorrei che momenti così non finissero mai.

«Grazie Spiderman», gli sussurro.

Lui rimane completamente in silenzio senza neanche guardarmi. È così potente, sembra un Dio greco. Abbasso lo sguardo. Sapete com'è, è per controllare se è bello anche là sotto. Anche se di certo...wow. Complimenti alla mamma. Ha fatto proprio un bel lavoretto. È perfetto dappertutto. Mi piace così tanto.
Purtroppo arriviamo a terra. Prima che possa ripartire però gli afferro un polso.

«Hai ragione. Ci siamo già visti. Mi hai salvato la vita già due volte».
«Compra un portafortuna allora. Ci vediamo».

Volta le spalle e si incammina via, pronto a partire tra grattacieli con le ragnatele. Non avevo mai guardato da così vicino le sue spalle possenti. Sono ancora più belle dal vivo. Vorrei baciarle. E mamma mia che culo! Quei glutei sodi...voglio morderli.

«Aspetta!».

Volta la testa dietro, verso di me.

«Hem io...ecco. Quante persone salvi al giorno?», gli chiedo facendomi prendere dall'ansia.

Non mi veniva in mente altro. Non potevo certo dirgli "ti amo, sposami!', sarebbe stato strano.

«È un interrogatorio?», domanda prontamente.
«No ecco io...faccio interviste per beh si...ecco», cerco una scusa plausibile.
«Non conto certo il numero. Lo fa solo chi ha pochi problemi per la testa e non prende il proprio lavoro sul serio», mi interrompe Spiderman bruscamente.
«Io ne tengo il conto infatti!», dice improvvisamente una voce robotica proveniente da qualche parte.
«Lyla!», urla lui al suo strano orologio.
«Avanti non fare così. Quella povera personcina vuole solo fare una piccola intervista al suo eroe preferito. Non è vero? E poi magari è anche il momento di farmi conoscere dal mondo non trovi? Senza di me saresti perso. Eppure il merito del lavoro va sempre e solo a te», la voce continua a parlare.

Mi accorgo che dal polso di Spiderman è proiettato l'ologramma di una buffa ragazza. Lui si massaggia le tempie borbottando tra sé e sé.

«No e poi no, tutt'e due! Non ho tempo da perdere al momento. Semmai capiterà un'altra occasione vedrò di accontentarvi ma non posso trascorrere qui un attimo di più», parla fermamente l'uomo dai muscoli invidiabili.
«Seh come no», dice l'ologramma prima di scomparire.

Spiderman mi guarda.

«Non raccontare a nessuno quello che hai visto. Non voglio finire sui giornali o in TV per ulteriori notizie frivole che ha sentito "chi fa interviste", ci siamo capiti?».

Annuisco con tutta la mia forza. Lui sospira e mi guarda un'ultima volta, prima di usare le sue ragnatele per spostarsi velocemente da un palazzo a un altro. Finalmente torno a respirare e mi sento arrossire per tutto il viso. Mi siedo per terra dall'emozione. O mio Dio. Il mio piano ha funzionato. Ed è andato tutto meglio del previsto! Ci siamo parlati. Abbiamo intrattenuto una vera conversazione. Non capita a tutti, questo è un privilegio che ho solo io. E adesso so cose di lui che nessuno sa. Questo vuol dire che sono speciale! E mi ha addirittura ordinato di non dirlo a nessuno. Quanto potrà essere eccitante! Aaahhhh! Oh mamma sto impazzendo. Non credo di arrivare a fine giornata senza esplodere. Cioè ci rendiamo conto di che è successo? Wow. Incredibile.
Stanotte dormirò moooolto bene. E chissà quante altre cose potrò escogitare! Non vedo l'ora che arrivi un altro giorno!