Capitolo 1

23 3 0
                                    

JUNGKOOK
L'auto frena bruscamente facendomi sobbalzare.
Siamo arrivati.

Sono nuovo qui, non ho mai visto questo posto e non conosco nessuno, riuscirò a cominciare una nuova vita?

Mamma: Tesoro siamo arrivati, non scendi? 

Gli insegnanti saranno cattivi? Dovrò recuperare tutto il programma?

Mamma: Tesoro, tutto bene?

Ma soprattutto, troverò qualcuno su cui fare affidamento?

Mamma: Hey, che hai? Vuoi che ti accompagni?

Jk: emm...no,no! Sono abbastanza grande per farlo da solo -mi risveglio dai miei pensieri-

In realtà sapere di avere mamma al mio fianco mi farebbe coraggio, ma non posso entrare nell'istituto con lei perchè verrei subito preso di mira dagli altri.

Mamma: Ok, allora ciao.

La donna si sporge verso di me stringendomi tra le sue braccia  in una abbraccio materno che vorrei non finisse mai.

Mamma: Fai il bravo, parla con gli altri ragazzi e studia, ok? -sussurra al mio orecchio-

Jk: Si, certo mamma, non preoccuparti.

Mamma: Mi dispiace per averti portato qua senza avertene parlato prima, ma sai anche tu quello che è successo -singhiozza-

Jk: Hey, no non piangere. Non di nuovo. So che lo stai facendo per il mio bene, perchè mi vuoi proteggere. Starò bene.

Vorrei dirle qualcosa in più, qualsiasi cosa pur di levarle quelle lacrime dagli occhi, ma non posso perchè sappiamo entrambi che è colpa sua.

Così scendo dall'auto, prendo la valigia e mi volto un'ultima volta per guardare la donna che mi ha messo al mondo e che ora sta cercando di mantenermi in vita.

Lei sorride e questo mi basta per allontanarmi dall'auto sperando di dimenticare anche il motivo per il quale sono qui.

Davanti a me si erge l'imponente struttura della Boy's Academy completamente dipinta di una candida vernice bianca che lascia intravedere le mattonelle sottostanti . Ogni facciata è ricoperta da grandi finestre scorrevoli che permettono agli alunni di ammirare l'enorme cortile della scuola. Ci sono molti ingressi e colonne, penso che farò fatica ad orientarmi.

Il giardino è vastissimo e ben curato: lunghi e ampi sentieri collegano il grande cancello alle varie entrate e attorno ci sono erba e qualche panchina. 

Mi guardo intorno con ammirazione ed entro da uno degli ingressi con titubanza, tenendo strette le mie valigie.

All'interno sembra ancora più grande dall'esterno: le pareti e il soffitto beige chiaro rendono lo spazio più ampio, colonne di legno pregiato sono parse qua e là per sorreggere i soprastanti cinque piani, il pavimento a scacchi blu scuro e bianco  mi ricorda tanto a una scacchiera e riesco a scorgere in fondo a qualche corridoio delle larghe rampe di scale di legno, uguali alle colonne.

Il piano terra è pieno di vita: ci sono studenti che camminano in piccoli gruppi da una parte all'altra, altri  che stazionano davanti alle macchinette per bere qualcosa e chi apre l'armadietto per per prendere i libri della prima lezione del giorno.

Cammino verso quella che mi sembra sia la segreteria e improvvisamente sento gli occhi di qualcuno su di me.

Mi volto verso destra e faccio appena in tempo a incontrare due occhi marroni scuro molto simili ai miei, che una donna mi chiama.

Segretaria: E' lei il signor Jeon, vero? 

Jk: Jungkook, sì sono io -cerco di ignorare quelle iridi dando alla segretaria le mie attenzioni-

BOY'S ACADEMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora