Capitolo 13

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YOONGI
Prendo posto in un tavolo a caso della mensa e inizio a scrivere. 
Quando sono nervoso lo uso come strumento di sfogo. Scrivo strofe in rima per un testo da reppare. 
Ho sempre amato il rap, perchè quando sono arrabbiato o nervoso mi assomiglia: è uno stile aggressivo, ma può anche essere elegante se eseguito lentamente e con la giusta tonalità di voce.

Quando ho visto quei due nel corridoio, Kim non stava bene fisicamente. Cosa gli è successo? E Jungkook cosa centra? In cosa si è andato a infilare?

Nonostante la rabbia nei suoi confronti, non riesco a smettere di preoccuparmi: mi fa un po' pena a volte, ma ho bisogno di spiegazioni sincere e magari qualche informazione in più su di lui.

Sono sempre stato troppo orgoglioso per fermarmi e tornare indietro, perciò continuerò a camminare. Spetterà a lui velocizzare il passo per raggiungermi.

Ho odiato il modo in cui si è fatto difendere. Sono io ad avere ragione.

JH: Ciao, ho preso i noodles con la carne di manzo speziata, i tuoi preferiti.

Y: Grazie, ne ho proprio bisogno.

JH: Scrivi?

JIMIN
La lezione di arte è terminata, ma l'insegnante ha impiegato cinque minuti in più per dare i compiti per la prossima settimana.

Esco di fretta dall'aula con lo stomaco brontolante.

Oggi ci sarà la festa e io, Hoseok e Yoongi dobbiamo metterci d'accordo sulle coppie perchè siamo dispari.

JK: Jimin!

Lo so che non si è comportato bene, perchè ha ignorato i nostri avvertimenti e ci ha lasciati soli per stare con Kim, ma...

JM: Hey!

Jungkook mi si avvicina di corsa. Abbiamo avuto entrambi la setssa lezione.

JK: Io...mi dispiace, davvero. Lo hyung è arrivato nel momento sbagliato...

JM: Jungkook, da quando ti sei avvicinato a Taehyung sei stato messo in punizione, ti allontani da noi e finisci per lasciarci da soli con i nostri fratelli. Non sei nemmeno venuto a salutare. Yoongi mi ha detto che Taehyung ti ha protetto, tu non hai detto nulla.

Butto tutto fuori. Voglio essere sincero con lui, non voglio tenere i miei pensieri per me.

Gli voglio bene e vorrei che chiarisse come stanno el cose per tornare amici come un giorno fa.

Abbassa la testa.

JK: Scusa, io vi voglio bene e so perfettamente di essermi avvicinato a uno dei "nemici" dello hyung alle sue spalle. Ma voi non sapete quello che è successo.

JM: Non ti costringerò a spiegare ora. Non ti costringerò a scegliere perchè se lo facessi non sarei veramente un tuo amico. Vorrei solo che parli con Yoongi. Dovete fare pace altrimenti per me e Hoseok diventa difficile stare in gruppo. E anche per voi.

JK: Grazie.

JM: Il mio consiglio, però sarebbe stare lontano da certe persone. Finirai solo nei casini.

JK: No! Non posso.

Jungkook corre via lasciandomi da solo nel corridoio.

Cosa gli è preso? Che cosa sta facendo con Kim?

Raggiungo gli altri.

JM: Ciao ragazzi.

Y: Ciao, Hoseok ha preso da mangiare per tutti.

H: Quindi per la festa come facciamo?

Y: Dato che sono il più grande, potrei andare a chiedere a Seokjin. E' stato lui a organizzare la festa e probabilmente in molti gli avranno fatto questa domanda, ma ci posso provare.

JH: Sei sicuro? Guarda che posso cercare io qualcun altro.

Y: No, no. Tanto è solo l'ingresso poi vi raggiungo.

JM: Bene, ora mangiamo che sto morendo di fame!

Tutti ridono, ma la sedia vuota davanti a Hoseok mi fa ricordare che prima eravamo in quattro.

Le cose si devono sistemare.

TAEHYUNG
Gusto i miei noodles preferiti: aglio e olio.

JN: Raga, se tutto va come ho progettato, sarà una bomba!

T: Mi piace molto il titolo.

JN: E non è una scelta a caso perchè sarà veramente colorato -sorride-

Chissà cos'ha in mente.

N: Già, anche l'alcol che ho ordinato è a tema.

JN: Con chi andate alla festa? Immagino insieme.

N: In realtà no, il signorino qui alla mia sinistra, ha deciso di rimpiazzami con un altro ragazzo.

JN: Chi?!

T: Abbassa la voce! E comunque non ho rimpiazzato nessuno perchè mi ha detto che ha delle cose da fare e che arriverà qualche minuto dopo. Ci incontreremo poi, quindi vado con Namjoon.

N: Perfetto, allora non devo andare a cercare in giro! 

JN: Io non ho nessuno. In realtà molti studenti me l'hanno chiesto, addirittura gli scagnozzi di quel coglione di Sang anche se sono sei. A parte, ma lui poi con chi va?

T: Ma chissene frega di quello stronzo, tu devi trovare qualcuno! Di di si a uno a caso.

JN: Va bene.

N: Avete sentito la grande notizia? Tre professoresse stanno cecando di convincere la preside per portare alcuni corsi in gita! E la destinazione non è stabilita, ma si pensa che stiano guardando a qualche posto che si trova all'estero!

T&JN: Davvero?!

N: Sì! Ma il problema è che noi condividiamo solo un corso insieme: matematica.

T: Però, gli insegnanti sono tre quindi partiranno tre corsi e, se anche non siamo insieme andiamo comunque in gita. Poi a parte le camere, staremo insieme comunque.

JN: Allora speriamo bene.

Il corso di inglese deve andare perchè io e Jungkook siamo insieme, ma c'è anche Min.

Però è l'unica speranza per avere la camera vicino a lui perchè, anche se condividiamo pure le lezioni di ginnastica, dubito che la prof abbia la voglia di fare un viaggio. E' una pigrona e pretende un sacco da noi.

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Guardo il mio riflesso allo specchio. Sono soddisfatto e questo è u bene perchè devo essere impeccabile per lui.
Ma cosa dico? Io devo essere sempre impeccabile! Non me ne frega nulla di quel...bambino. Devo vincere una scommessa. Già, solo per quello ho lasciato che vedesse la mia parte più rotta, ferita. Solo per quello l'ho fatto avvicinare rimanendoci incollato con l'anima.

Scaccio via questi pensieri: devo andare a una festa, mi devo lasciare andare.

Nel volantino Jin ha scritto i colori con cui ognuno di noi si sarebbe dovuto vestire: azzurro, marrone, grigio scuro.

Mi aspettavo qualcosa di diverso, di sgargiante, ma è evidente che è tutto programmato.

Io indosso: un paio di jeans abbastanza stretti trappati solo sul ginocchio sinistro; una t-shirt scollata non troppo aderente marrone e un paio di nike grigie.
Ovviamente ho aggiunto al look, un paio di bracciali luccicanti, due orecchini d'oro e una catenina dello stesso materiale.

Io e Namjoon attraversiamo in silenzio il cortile del college e raggiungiamo una delle palestre. Facciamo il nostro ingresso. Due ragazzi ci controllano.

Mi vado ad accomodare su uno dei sgabelli che sono stati posizionati al centro della sala attorno a un grande tavolo che funge da bar.

Namjoon va a farsi un giro e ha godersi tutti i complimenti che gli vengono fatti.

E ora Jungkkook sono tutto per te.

Mi lecco le labbra.




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