"Cara T/n..."

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Mi sono sempre chiesta cosa c'era dopo la così indesiderata morte, ma non riuscivo mai a darmi una risposta a tutte queste domande.
È un po' come chiedersi la solita domanda "perchè io sono io?" oppure "perchè sono nata" e così via.
Mi ritrovavo sempre a pensare a tutto ciò mentre passavo quei giorni così lunghi e pesanti nella mia stanza dell'ospedale.
Si, ero viva ma non era del tutto apposto.
ero debole e il mio corpo avrebbe potuto cedere di punto in bianco, i dottori non si fidavano a dimettermi.
Forse vi starete chiedendo come l'ha presa Bill, ecco, al solo pensiero rabbrividisco.
Ci sono stata male, e non credo neanche lui lo sappia.
Quando mi risvegliai dal mio "coma" Charlotte si, era felice, ma aveva qualcosa di strano.
Solo dopo un po' mi disse che erano passati tre mesi e mezzo e io non avevo dato cenni di risveglio in tutti quei mesi.
Quando le chiesi poi di lui lei rimase un'attimo a pensare.
La mia mente incominciò a viaggiare e a immaginare i peggiori scenari di sempre.
<Bill è cambiato T/n, e non so tra quanto potrà vederti o vorrà vederti>
Questa frase mi continua a girare in testa da ormai un mese.
Ero da un mese sveglia, da un mese cosciente e da ormai quattro mesi e mezzo senza Bill.
Non riuscivo a spiegarmi il senso del suo "essere cambiato" e non volevo neanche saperlo a tratti.
Cercavo in tutti i modi, tutti i giorni di tenermi o mettermi in contatto con lui, ma era tutti inutile.
Sul web si avevano solo notizie su di me in quell'ultimo periodo e ciò mi faceva solo riscaldare il cuore mentre leggevo tutti i commenti positivi e di supporto che lasciavano nei commenti.
Di Bill, nessuna notizia.
Niente concerti e nessuna traccia neanche degli altri membri della band.
Come se si fossero smaterializzati in un'altro universo, come se fossero diventati invisibili.
Ero senza parole.
Pensavo sempre in negativo e mi ripetevo sempre, e proprio sempre che ero stata una stupida a fidarmi subito di lui, stupida per aver dato il mio cuore ad un'altra persona che sembrava quella giusta.
"Stupida, stupida, stupida"
Passavo la maggior parte del mio tempo a contemplare il soffitto.
Ero da sola e per qualche ora passava ogni giorno Charlotte a farmi compagnia ma poi a causa dell'agenzia doveva sempre tornare a lavoro.
Un giorno, ricordo proprio un giovedì di fine ottobre Charlotte era venuta in ospedale per farmi compagnia, ormai era abitudine.
<Oggi ho delle grandi novità!> disse entusiasta lasciando il suo lungo cappotto beige e la sua borsa bianca sulla sedia accanto al lettino e nel mentre che la guardavo abbozzando un sorriso mi misi seduta.
<Sono tutt'orecchie> sorrisi e la guardai tirare fuori dalla borsetta una busta.
Pensavo fosse un nuovo contratto per chissà quale marca famosa e invece quando me la porse sentii di perdere un battito.

Da Bill Kaulitz
Per T/n T/c

Sentii gli occhi farsi lucidi solo a vedere la sua calligrafia, si, prendetemi anche per pazza, ma mi mancava tutto e proprio tutto di lui.
Aprii la misteriosa busta e mi resi conto che era una lettera.
Non mi piacevano le lettere d'amore o le lettere in generale, ma le trovavo solo un passatempo per sfogarsi in una maniera alternativa.

"Cara T/n,"

ANGOLO AUTRICE
so già che per il finale che ho deciso per questa storia mi odierete ma ho deciso di prendere spunto da una delle mie lettere preferite che hanno uno spazio immenso nel mio cuore per questo capitolo quindi non odiatemi grazie!!
presto aggiorno (forse proprio stasera)
spero di avervi fatto felici per essere tornata.
~🪷

Your beautiful voice~ Bill kaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora