Il mio canto libero/Epilogo

33 0 2
                                    

È passato ormai un bel po' di tempo da quando Charlotte mi diede quella lettera.
Circa 3 anni e 7 mesi.
Si, li conto ancora adesso ma per un semplice motivo, non mi ha ancora rintracciata.
Speravo ogni giorno che venisse a trovarmi, presi quella lettera come una "dichiarazione di pace", come uno di quei messaggi per dire "ti ho rimpiazzata, ma rimaniamo amici" e io avevo anche accettato.
Esattamente 3 anni fa mandai anche io la mi risposta alla sua lettera.
Ero dispiaciuta, ovviamente, immaginate vedere il vostro amore andare via di punto in bianco e tornarlo con un'altra donna, fa male, no?
L'ho presa con filosofia, si vede che non eravamo fatti per stare insieme e quando il destino separa due persone è quasi impossibile che possano rincongiungersi.
C'è solo quello 0.1% che completa il 99.9% per arrivare al 100% ma il destino ha decisamente delle preferenze e io non faccio parte di loro.
Ricordate quando non si avevano tracce della band? ecco, erano in pausa perché Bill era troppo impegnato con la sua nuova ormai moglie.
Hanno ricominciato a fare tour e concerti e devo confessare che ad un paio sono andata anche io, ovviamente nascondendomi.
Se mi manca? si, da morire, ma ormai penso che si può andare avanti.
Bill è stato il capitolo migliore della mia vita ma mi rendo conto che le persone vanno lasciate andare sopratutto quando si capisce che non sono quelle che ti porterai dietro per tutta la vita.
Ho ripreso a lavorare e ho cominciato a viaggiare per tutto il mondo con varie case di moda e tutto ciò mi ha distratta dalla mia vita sentimentale.
Ormai penso che il mio coma sia stata la cosa che mi ha creato una corazza attorno e che mi ha resa più forte di prima.
Un giorno di primavera però, il fato mi fece incontrare lui.
È stato liberatorio.
Mi ha aiutata molto vederlo felice con sua moglie e sua figlia.
Non mi sono avvicinata, sono passata solo davanti a loro con fare disinvolto, non volevo attenzioni, ma quando ho sentito la sua voce pronunciare il mio nome mi si è gelato il sangue nelle vene.
Decisi di allontanarmi e solo dopo mi resi conto che non chiamava me, ma sua figlia.
Aveva dato il mio nome a sua figlia.
Allora era tutto vero, era vero quando nella lettera mi disse che ero la donna della sua vita e che gli ho insegnato ad amare.
Tutto ciò mi scalda ancora adesso il cuore perché, detto tra noi, Bill rimarrà sempre il mio punto debole, come dice Lucio Battisti, Bill è il mio canto libero, perché è stato il mondo, il destino, a non volerci più ma infondo sappiamo entrambi che una parte di noi rimarrà sempre il tassello mancante al nostro puzzle.
Xsempre, T/n.

ANGOLO AUTRICE
A malincuore questa storia finisce così, con un epilogo un po' diverso dove T/n dice le sue ultime "impressioni" sull'amore della sua vita🥹
Inutile dire che mi sono affezionata a questa storia ma ne arriveranno presto altre quindi rimanete connessi.
Grazie per il supporto e le stelline che state mettendo a questa storia, vi amo🫶🏻
~🪷

Your beautiful voice~ Bill kaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora