La sveglia del mio telefono risuona in tutta la mia stanza, la spengo subito, ho sempre odiato svegliarmi per andare a scuola, non è una cosa che faccio con felicità però sinceramente preferisco stare più tempo a scuola/fuori che in casa.
Odio i miei genitori e comunque la cosa è reciproca, c'è mio papà che beve come un alcolizzato, spesso ha minacciato me e mia mamma -e non dirò su cosa- si sente onnipotente sto bastardo lui ogni sera è sbronzo scassando le palle ad entrambi, lui è mia mamma litigano sempre e litigano da quando ne ho memoria, si urlano contro parole che tuttora vorrei cancellare dalla mia mente.
Mia mamma e menefreghista non gliene frega un cazzo di me, ricordo che una volta le chiesi se mi poteva autorizzare ad andare dallo psicologo, lei mi disse "ma a che ti serve?!??" e da quel giorno non gli chiesi più nulla.
Sto aspettando di essere maggiorenne per andarmene da casa, non voglio più essere circondato dal dolore.
Comunque tra i miei pensieri mi sono già fatto una doccia e anche asciugato i capelli, mi iniziai a vestire con i vestiti che avevo scelto prima, dei jeans azzurri con molti tagli quà e là e sopra avevo scelto un maglione nero aderente che successivamente avevo messo dentro ai jeans -già in tasca avevo messo il mio pacchetto di sigarette e accendino-, per le scarpe avevo preso delle vans classiche bianco nero.
Presi lo zaino e misi 2 quaderni e l'astuccio, lo misi sulle spalle e prima di uscire avevo deciso di mettere 2 catenine argento 1 normale e l'altra col teschio e poi il profumo, uscii dalla porta e mi avviai così verso scuola.
Dopo un paio di minuti prendo una sigaretta dal pacchetto e la accendo con l'accendino, vedo in lontananza capelli rosa. Oggi è vestito con dei skinny neri -che gli fanno un culo pazzesco- e sopra una felpa nera -più grande di un paio di taglie in più del dovuto- sembra tranquillo.
Accanto a lui vedo un altro ragazzo -aveva i capelli tinti di rosso- devo rire che il ragazzo ha un bel profilo, un naso perfetto e sta tenendo il braccio sulle spalle di jimin... Sorvolo questa cosa -magari sarà il suo ragazzo?- arrivo a scuola e vedo tae e lo saluto con la mano, si avvicina da me, <<hei yoon, come stai?>>, -come sempre non so come rispondere a questa domanda- è dico <<non lo so, tu taetae?>>
<<dai yoon di anche tu qualche volta "e ok" oppure che ne so "si va avanti", vabbe comunque sto una meraviglia>> ha dei occhi che gli brillano da 20 km, <<tae, per caso c'è qualcosa che mi vuoi dire?>>
<<yoon ne parliamo pomeriggio da casa mia ok?>> lo guardo un pò stranito dalla situazione -almeno ha detto che me ne parla pomeriggio da lui- <<va bene, comunque adesso vado in classe e dovresti andarci anche tu, a dopo taetae>> inizio ad avviarmi in classe.
Entro in classe e vedo jimin seduto accanto al mio banco che sta col telefono mi siedo al mio posto <<ciao yoongi, come stai?>> in tutto ciò mi rendo conto che è l'unico della classe che mi saluta sempre <<capelli rosa, non lo so come sto, vado avanti respirando>> lui mi guarda un po scioccato <<ma dai yoongi 1 non chiamarmi capelli rosa e 2 hai forse bisogno di un abbraccio?>> sbuffo incredulo delle sue parole << 1 mi piace chiamarti capelli rosa e 2 no grazie ce già tae che me ne da a volontà come dose giornaliera>> jimin sembra un po ratristirsi <<senti yoongi ti va se questasera usciamo? Tanto è sabato e non abbiamo scuola domani, vorrei che ci conoscessimo>> sinceramente non so fino a che punto voglia uscire con me ma comunque <<beh, per me e ok>> vedo nel suo volto un sorriso accennato e così trascorsero le ore scolastiche -a io che penso, PERCHÉ-.
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Liceali -yoomin-
RomanceYoongi un ragazzo del 4 anno ormai diventato solo un corpo che respira, racconterà della sua vita ma anche su come proverà ad affrontare un nuovo anno scolastico. Jimin pensò di voler cambiare classe e sperare di trovarsi bene -almeno decentemente...