Chris
Ero seduto sul piano dell'isola della cucina, a chiacchierare con Ale, non sapendo che fine avesse fatto il nostro amico.
Stavo mangiando una fetta di pizza, mentre facevo dondolare le mie gambe dal mobile; nel frattempo Ale aveva già finito la sua.
«Vado a prenderne un'altra.» Mi avvisò, indicando il suo piatto di plastica ormai vuoto.
Annuii. Mi mi misi in piedi, e afferrai il gin tonic che avevo appoggiato sul piano.
Una volta preso il bicchiere e fatto qualche sorso, constatai di avere ancora fame, dato che per cena avevo mangiato solo un misero panino, con la fretta di dirigermi velocemente a casa di Will per prepararmi insieme a lui e Ale.Avevo voglia di mangiare dolce però. Mi diressi, allora, nella direzione opposta al mio amico. I tavoli del cibo dolce e di quello salato si trovavano in due posti differenti... non si sapeva perché.
Le cose strane che faceva Lukas."Che cosa gli costava metterli nello stesso posto? Di sicuro lo spazio non mancava." Pensai.
Non feci in tempo ad arrivare, che dopo pochi passi, qualcuno decise di venirmi addosso, urtando il braccio con il quale tenevo il bicchiere, che di conseguenza mi volò da mano, per poi schiantarsi a terra e finire in mille pezzi. Il suo fece contemporaneamente la stessa identica fine.
Sbarrai gli occhi.
«MA CHE CAZZO! Ma dai- MA CHE CAZZO!» Dissi, praticamente urlando, mentre guardavo la mia bibita ormai rovesciata a terra tra i frammenti di vetro.
Alzai poi lo sguardo, e un'altro: «Ma che cazzo!», uscì dalla mia bocca, quando notai il ragazzo biondo che mi aveva appena sbattuto contro, restare immobile davanti a me, con una mano sulla bocca.«Scusami! Davvero, non ti avevo visto!» Esclamò.
«Hartmann, cazzo, ma guardi dove vai??»
«Dai, te ne prendo un altro. Era gin tonic?»
«Lo faccio da solo, grazie!» Risposi ironico.
Intanto, però, qualcuno doveva assolutamente ripulire quel casino.
Per fortuna c'era una scopa appoggiata al muro, proprio lì vicino. La afferrai rapidamente, ma il biondo riuscì ad essere più veloce di me, perciò le nostre mani ritrovarono una sopra l'altra.
Di scattò ritirai la mano, seccato, e lui fece lo stesso.«Faccio io.» Dicemmo entrambi, all'unisono.
«No, faccio io.» Insistii, e ripresi la scopa.
«Va' a prenderti da bere, pulisco io! Non ci vuole nulla.» Continuò, gesticolando.
Mi stavo irritando talmente tanto che presto, la scopa, gliel'avrei tirata in fronte.
Per evitare di innervosirmi ulteriormente, lo lasciai fare.
«Va bene, occupatene tu. Basta che la smetti di infastidirmi.»Ghignò come se volesse dirmi che non aveva fatto niente di male.
Decisi che un solo gin tonic non era abbastanza, quindi ne presi altri due.
Mi sentii richiamare:
«Hey!»Non mi voltai.
«Hey, Christian!»
Nonostante la forte confusione, riconoscevo bene quella voce, ma semplicemente non avevo voglia di rispondere.
«Ahem, ricciolino?» Insistette.
Mi voltai nella sua direzione.
«Che vuoi, Hartmann?» Risposi, freddo.«I tuoi amici?»
Si avvicinò a me, tenendo le mani in tasca.
STAI LEGGENDO
Impressions
Teen Fiction«E questo chi è??» Domandò Christian. La storia di Chris e Ander: due ragazzi con personalità e caratteri completamente diversi, apparentemente inconciliabili; due cuori destinati ad unirsi nonostante le proprie aspettative. Quando Ander si trasferi...