The dinner

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La notte passò molto in fretta dopo la marea di fiumi che i due ragazzi avevano versato,era la prima volta che tn vedeva tom vulnerabile e questo la fece accorgere di un piccolo lato tenero e sensibile del rasta,una lato che voleva tenere nascosto nonostante fosse così carino.

Ma perché lo volesse oscurare era ancora un mistero.

Ella in qualche modo si era già fatta un idea su tom,un idea che cambiava leggermente ad ogni suo approccio ma che di base era la stessa.

20:00

Il tempo stringeva e il ticchettio dell'orologio invadeva con costanza la camera della ragazza.

Ella era poggiata sulla sediolina accostata al suo tavolo da make-up preparandosi con estrema accuratezza per il fatidico incontro con il vicino che la faceva così tanto penare.

L'appuntamento era alle 21:00 perciò lei si preparò con tutta la calma del pianeta.

Iniziò con un make-up leggero che consisteva in un po' di correttore,mascara,illuminante e Gloss per donare un effetto rimpolpato alle labbra.

Nonostante lei non si truccasse quasi mai ci teneva almeno per questa sera ad essere impeccabile,e con non poca fatica fini per fare il suo makeover per un totale di 2o minuti abbondanti.

I capelli invece. Le portarono via solamente una trentina di secondi data la sua dimestichezza nell' acconciare la chioma.

Essi erano raccolti in un piccolo chignon adornato da una miriade di mollettine a forma di stelle che mettevano in ottima luce il carattere solare della ragazzetta.

Infine come vestito optò per qualcosa di classico ma modernizzato che potesse far vedere le sue forme senza lasciarla scoperta.

Si mise un lungo abito aderente che le arrivava fino alle caviglie.

Il vestito le donava un aspetto incantevole proprio per via di un piccolo particolare,il nodino retrostante che stringeva il suo piccolo punto vita con un fiocchetto elegante.

Tutto ciò infine venne accostato ad una borsetta bianca e a dei tacchi altissimi color argento.

Ora erano le 21 precise e come d'accordo tom si presentò puntuale suonando il campanello.

TN
Scesi di tonfo le scale non appena udii lo stridulo suono del campanello di casa.

Inciampai quasi sui miei stessi passi cercando di arrivare con la massima velocità al portone di legno che ora si trovava a due centimetri da me.

Con grossa sbadataggine ora davanti all'entrata feci cenno al mio accompagnatore di accomodarsi mentre prendevo i miei ultimi effetti personali.

Lui entrò sorridendomi innocentemente al contrario delle ultime volte e si sedette sul divano.

Tempo due secondi che lo riguardai sorpresa,per non dire basita.

mentre io ero vestita all mio meglio e con tutta l'eleganza della terra,tom indossava una stupida maglietta oversize con una grossa scritta "fuck me"sul petto accompagnata dai suoi soliti jeans e il suo stupido cappellino color vino.

<<tom che cazzo però...come ti sei vestito?>>

Gli intimai sbuffando

<<come sei vestita tu...>>

Disse ridacchiando per poi continuare

<<mica dobbiamo andare a sfilare sul red carpet..comunque devo dire che sei proprio uno schianto >>

Fini la frase in modo pacato

Io arrossì leggermente,prima di dirigermi all'uscita di casa.

Arrivati alla macchina mi aprí con dimestichezza la portiera e io accennai un piccolo commentino con tono ironico

<<ah tom sei un vero gentleman >>

<<che c'è avevi dubbi>>

Rispose sorridendo.

Dopo una ventina di minuti arrivammo a destinazione.

TOM

Scendemmo dalla macchina e come all'iniziò apri di nuovo cautamente e con eleganza la portiera della mia audi a tn da vero e proprio Gentleman come diceva lei.

Ci dirigemmo nella sala del grande ristorante dove avevamo prenotato a mio nome è ci sedemmo comodamente.

Ciò che lei non sapeva però è che quell'invito non era realmente per scusarmi,infondo mi ero già sufficientemente scusato la sera prima.

Questa cena era solo una scusa per averla tutta per me.

avevo un disperato bisogno di scopare dopo aver rivisto quella stronza di Fiona.

Ero enormemente frustrato dopo il nostro ultimo incontro,e quale miglior medicina esiste se non quella di una grossa e appassionata scopata.

Certo avrei potuto Fottermi una delle mie solite puttanelle del cazzo,ma ormai tn mi eccitava alla follia.

L'unica che era scappata da me,l'unica che non mi sopportava,l'unica a cui pensavo quando la notte mi facevo le seghe.

Interruppi il mio pensiero quando il cameriere ci porse cordialmente il menù.

Tn iniziò a consultarlo con una delicatezza pura e sincera, sembrava quasi lo stesse accarezzando.

Io invece con la mia solita strafottenza lo sfogliai rapidamente.

Dopo 5 minuti abbondanti arrivammo al verdetto.

Io avrei preso degli spaghetti allo scoglio accompagnati da un bicchiere di vino rosso,mentre lei scelse di accaparrarsi un piatto di bistecca al sangue con pepe verde accostato da un the all limone/pesca(come preferite).

Ordinammo con successo,e mente aspettavamo i piatti io e lei parlammo del più e del meno.

Quasi mi dispiaceva per lei,mi dispiaceva per quel suo piccolo visino innocente che il giorno dopo avrebbe perso ogni briciolo di tale tesoro con il sottoscritto.

Ed ecco dopo circa 10 minuti arrivarono i nostri ordini sublimi.

<<buon appetito cappellino>>mi sorrise con una smorfia tenera.

<<altrettanto Miss eleganza >>risposi cercando di imitare quella sua bellissima espressione impacciata.

Parlammo ancora ancora ed ancora tanto da iniziare a conoscerci seriamente.

Sebbene prima mi immaginassi il mio cazzo nella sua bocca ad ogni morso di bistecca,ora non ne ero più sicuro,avevo conosciuto una dolce parte di lei che prima di questo giorno mi era ignara e viceversa.

Finimmo di mangiare e lei si offrì di pagare tutto nonostante l'avessi invitata io,che gesto carino pensai fra me e me.

Finita la cena quindi la riaccompagnai dove l'avevo prelevata e mentre lei entrò in casa le presi con forza il polso

<<tn...mi dispiace davvero di tutto possiamo essere amici?>>
Le dissi stavolta sincero

<<e che amici sia>>

Mi abbracciò prima di sparire dietro la porta.

Ero felice di ciò che era successo ero felice che fossimo finalmente diventati qualcosa,la parola amici mi fece sorridere spontaneamente cosa che non facevo ormai da anni.

Ci mancavi solo tu kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora