Non intendeva andare a girovagare lasciando Manuel addormentato e indifeso. Era rimasto felicemente seduto nel retro del pick-up per quasi un'ora e mezza, fino a quando lo scalpitio dei suoi piedi che lo pregavano di andare ad esplorare divenne troppo forte e beh, Manuel sembrava abbastanza tranquillo e aveva bisogno di dormire.
Quindi Simone pensò che sarebbe stato okay andarsi a fare un giretto veloce. Aveva anche lasciato un bigliettino, o meglio, un messaggio e aveva sistemato meglio la coperta consunta di Manuel sul suo corpo prima di incamminarsi verso la sua scalata al Canyon, cercando un posto dove andare.
Aveva trovato un posto, non troppo dopo averlo lasciato lì. Una piattaforma panoramica con un sacco di persone. Simone si fece strada per arrivare davanti, avvicinandosi al margine per guardare giù verso il fondo del Canyon, era così lontano che un brivido lo percorse, si allontanò velocemente. Una risata risuonò accanto a lui.
"Non ti piace l'altezza?"
Simone si girò e trovò una donna che lo guardava con un piccolo sorriso sul viso.
"Non ho problemi con l'altezza." mentì lui. "È solo... un bel volo fino giù".
"Prima volta qui?" chiese dopo lei.
"Si" annuì. "Tu?"
"Oh no. Ci vengo una volta l'anno. Questo è l'anno ventitré! Quanto rimani qua?"
"Solo un giorno" rispose Simone.
"Dovresti darti una mossa allora, ci sono un sacco di cose che puoi vedere in un giorno!" continuò lei, e Simone sorrise. "Oh! Sai cosa dovresti fare? Lo skywalk. Mio marito l'amava".
"Sembra... alto" commentò guardando giù Simone.
"Pensavo non avessi problemi con l'altezza" lo rimbeccò la donna con un sorriso. "Se non fa per te allora ho un paio di altri posti da consigliarti. Se ti va di starmi a sentire!" disse, e Simone annuì.
Non era sicuro di quanto tempo avesse passato lì, ascoltando la donna parlare mentre gli indicava dei posti da visitare, per poi passare a raccontare della sua vita, la voce affaticata per via dell'età mentre gli passava una caramella che aveva appena tirato fuori dalla borsa e continuava a raccontare storie sul suo ultimo marito.
"Sei –" Simone piegò la testa dopo aver sentito qualcosa che sembrava un urlo che rimbombava nella sua testa "– con qualcuno di speciale?"
"Certo" mormorò mentre scrutava la vallata cercando di capire perché il rumore gli sembrasse così familiare. Saltò in piedi quando sentì l'eco dell'urlo tra il Canyon, un urlo molto familiare. La sua testa scattò di lato.
"Manu?" esclamò Simone con gli occhi che cercavano all'orizzonte la macchina che si era lasciato alle spalle. Un altro grido echeggiò, sembrava che qualcuno stesse chiamando il suo nome.
Simone se ne andò di corsa, ignorando la vecchia signora che lo richiamava confusa mentre correva ripercorrendo il margine del Canyon. Il viaggio che prima gli era sembrato passare in un batter d'occhio ora sembrava durare anni.
Simone scavalcava le rocce mentre cercava delle possibili ragioni per le quali Manuel stesse urlando, e uno scenario plausibile iniziò a farsi strada nella sua testa.
Qualcuno poteva averli trovati, o forse avevano rubato la macchina.
Perché cazzo l'ho lasciato da solo mentre dormiva? Pensò Simone, con il sapore di bile in gola mentre pensava di arrivare all'auto e trovare Manuel legato da qualche parte o ferito.
Si stava preoccupando.
Simone scivolò per fermarsi quando finalmente arrivò nel punto in cui avevano parcheggiato. Vide Manuel immediatamente. Non c'erano minacce visibili, solo il ragazzo seduto, raggomitolato su sé stesso sul terreno polveroso mentre scrutava il Canyon, la macchina abbandonata a pochi passi da lui.
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Airplanes | Manuel & Simone
FanficQualche mese dopo l'incidente, Simone sente il bisogno di prendersi una pausa. Parte così con Manuel per un viaggio on the road, che avrebbe dovuto prevedere sarebbe stato tutt'altro che tranquillo, ma ahimè, così non è stato. - Versione Simuel di A...