•Monologhi•

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🧭Titolo: una pessima giornata
🎡Lizzie e lo strizzacervelli 

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Lizzie: Era stata davvero una brutta giornata, era iniziata bene, ho cercato di svegliarmi sorridente questa mattina, ho dato il buongiorno alla mia famiglia, mi sono preparata con mia sorella che mi ha fatto una bellissima treccia e siamo andate a scuola.

Bob: poi, continua, voglio sentire tutta la giornata, cos'è successo?

Lizzie: Ho messo piede nei corridoi, volevo arrivare al mio armadietto per recuperare il diario che avevo dimenticato il giorno precedente. Non so se ricordi come sono i corridoi di una scuola, è tipo un campo minato, io cerco di camminare a testa alta, fingendomi sicura di me, perché voglio dare una bella impressione di me. Ma la verità è che sento tutti i giudizi che mi lanciano dietro ogni volta che passo, le risatine, i pettegolezzi, i gruppetti che mi fanno le smorfie alle spalle. Hai idea di quanto sia difficile essere un adolescente? Temo che voi adulti non ve lo ricordate più quanto difficile sia.

Bob: oh, lo ricordiamo eccome, solo che forse ai nostri tempi, come dire... eravamo meno cattivi.

Lizzie: dopo aver recuperato il diario, l'ho messo nello zainetto di pelle marrone e sono andata a lezione.

Bob: hai ripreso a frequentare le lezioni quindi? Sono felice di sentirtelo dire, era da tempo che le saltavi ormai.

Lizzie: lo sai, ho difficoltà a stare in classe, seduta, ad ascoltare... ma forse è peggio quando le lezioni sono di dimostrazione, tipo arti magiche, sono terrorizzata quando si tratta di dover utilizzare i nostri poteri. Lo sai, io e Josie siamo delle streghe sifone, abbiamo bisogno degli altri per poter praticare la magia. Questo dipendere da qualcuno mi destabilizza.

Bob: È per questo che hai fatto saltare in aria la classe oggi? Hai perso il controllo della magia?

Lizzie: se dico di sì, possiamo chiudere qui l'interrogatorio e posso fare ritorno nella mia stanza a piangere?

Bob: beh, direi proprio di no, ma se sentì il bisogno di piangere, puoi farlo anche qui, ti farà solo bene e ti aiuterà a sfogare tutta questa frustrazione che sento. Per favore, continua a raccontarmi cos'è successo.

Lizzie: oh beh maledizione! Lei non capisce... è tutta la vita che fanno gruppetti, che sono io la cattiva della storia, non importa quanto io mi impegno, ne quanti sforzi faccia, non andrò mai bene.

Bob: Liz ti senti sola?
Hai paura di rimanere sola...

Lizzie: vedi, non capisci... io non ho problemi a rimanere sola, sto bene con me stessa, ho una bellissima voce interiore, che sa sempre tutto e ha quasi sempre ragione, tipo mi aveva detto di non fidarmi di quella e infatti alla fine è stata la prima a pugnalarmi quando le altre mi hanno dato contro, vedi ora mi tocca dire alla pulce nella mia testa che aveva ragione e non sai quanto mi brucia questa cosa!

Bob: ma la tua voce è solo la tua coscienza che parla, magari tu stessa avevi visto dei segnali di allarme e per questo ti eri data quel consiglio non credi?

Lizzie: no credo solo di esser stata molto stupida, perché ho voluto ascoltare mia sorella, che mi dice sempre che devo essere più buona e dare più possibilità alle persone, anche se sbagliano, anche se si comportano male. Sì certo come no, più possibilità di ferirti alla fine, e perché questo? Perché mi dico sempre che non mi devo fermare ai giudizi degli altri ma devo testare di persona, ma testare di persona cosa? Cosa cavolo mi è passato per la testa?! Che scema che sono.

Bob: Liz hai litigato con tutti i tuoi amici... non va bene così... sei arrivata al punto di far esplodere tutto, devi separare le emozioni dal mondo magico, altrimenti di questo passo, puoi diventare un pericolo per te stessa e per gli altri che ci tengono a te.

Elizabeth "Lizzie" Saltzman // Legacies Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora