MATT

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E' sabato sera...

Sono in macchina e sto girando alla cieca per verso una meta ancora non scelta. Mi stavo annoiando a morte a casa dunque decisi di uscire ma non sapevo ancora dove andare, di conseguenza però era da giorni che non mi concedevo del piacere erotico. 

Decisi alla fine di lasciarmi andare al fine di soddisfare i miei bisogni primari, in questo caso  il bisogno inequivocabile di sesso. 

Dopo circa mezz'ora arrivai nel luogo scelto. Era un locale notturno. L'insegna rossa illuminava i pochi parcheggi esterni a disposizione per i clienti. 

Scesi dall'auto e mi diressi verso l'entrata. Appena entrai l'odore di fumo, alcool e testosterone a palla mi investii. Mi accomodai a uno dei tanti tavolini liberi e iniziai a ordinare il mio drink. 

Davanti a me c'era un piccolo palco occupato da dei pali di pole-dance. Fremevo dalla voglia di vederle esibirsi per poi chissà magari divertirmi con una di loro alla fine del turno, come spesso e volentieri accadeva. Sì ero proprio o quasi un depravato, amante del sesso. In quel momento ero a caccia e nessuno mia avrebbe ostacolato nella mia cattura di una nuova e ennesima preda.

Dopo circa 30 minuti entrarono tre ragazze. La prima era molto alta, con capelli castani, non troppo lunghi che le contornavano il viso. Era poco formosa e esile. La seconda aveva i capelli di un biondo come il grano con sfumature rosa sulle punte. Era bassina e con un culo stratosferico. Mi piacque subito. L'ultima invece mi lascio ammagliato, tanto che sentii i miei pantaloni diventare più stretti. I suoi capelli erano rossi, fuocosi che le contornavano il viso angelico. Spiccavano risaltando i suoi occhi e la sua pelle chiara. Era formosa, molto anche. Il seno prosperoso era succinto da un top nero in pizzo, se la vista non mi ingannava. Inoltre indossava una brasiliana, del medesimo colore e materiale, che si intravedeva sotto la gonna trasparente. Ebbi un sussulto. Lei era la mia preda. 

Continuai a bere il mio drink con gli occhi lussuriosi sulla mia rossa. Nel mentre mi accesi una sigaretta e mi misi comodo sul divanetto divaricando leggermente le gambe nella speranza che il fastidio in mezzo alle cosce si lenisse un poco. 

Le tre ragazze continuarono a esibirsi strusciando i loro culi sul palo iniziando a dimenare i fianchi in modo sensuale nella speranza di accalappiare qualcuno affinché venissero pagate per la visione che stavano regalando a me e agli altri arrapati presenti. 

Preso da un momento di irrazionalità mi alzai e mi diressi verso il palco. Mi avvicinai di poco verso la rossa, di cui non sapevo ancora il nome. Lei si accorse della mia presenza e si avvicinò audace e lussuriosa. Una volta davanti a me si girò mostrandomi il suo di dietro favoloso per poi ancheggiare davanti al mio viso e abbassarsi. Si mise in ginocchio, sempre dandomi la schiena e muovendo i suoi fianchi formosi. Al che decisi di sganciare una banconota e infilargliela tra gli slip per poi cogliere l'occasione per dirigere le mie dita verso la sua intimità e toccarla. Sussultò. Il che mi eccitò. Poco alla volta però si giro mostrandomi così i suoi seni, anche essi perfetti. Mi guardò. Mi immersi nei suoi occhioni. Si protese  lentamente verso di me. Mi immobilizzai e il mio respirò si fece affannoso. La desideravo ora, in quell'esatto istante. Mi si avvicinò all'orecchio e sentii la sua voce come un sussurro sensuale e delicato. 

<<Ci vediamo alla fine della serata..ah mi chiamo Nancy>> mi disse per poi leccarmi il lobo e continuare con la sua esibizione

Rimasi imbambolato a guardarla. Era mia o almeno tra poche ora lo sarebbe stata sicuramente. 

Dopo poco mi diressi in bagno. Mi misi a posto l'erezione gonfia nei miei pantaloni e tornai al divanetto per godere ancora delle forme della rossa, Nancy, iniziando a pensare a cosa le avrei fatto da li a poco. 

Le ore passarono e il locale iniziò a comunicare che tra poco sarebbe arrivato il momento di svignare perché avrebbe chiuso. L'aspettai eccitato. 

Successivamente la vidi dirigersi nella mia direzione, stavolta tutta vestita ma comunque sensuale a modo suo. Aveva addosso una maglietta aderente. Al di sotto una gonna corta nera e delle collant nere che le fasciavano le gambe. E ai piedi invece che dei trampoli, portava delle ballerine, anche esse nere. 

Una volta di fronte a me, si tese in avanti per baciarmi posandomi le sue labbra carnose e morbide sulle mie. A breve sarebbero state in un altro posto. 

Una volta fuori dal locale entrammo in macchina diretti in un motel. Prendemmo una stanza per passare la notte. 

Arrivammo in stanza e senza esitazioni, preso dall'eccitazione la presi per i fianchi morbidi e la premetti contro di me e iniziai a baciarla con ardore. Notò subito la mia erezione e sorrise maliziosa. Dopo di che allungò la manina e mi toccò sopra la patta tutta la mia lunghezza.

Chiusi gli occhi per quel tocco delicato e mi lasciai trasportare dall'istinto di farla mia e godermi il momento. Ci dirigemmo al letto. La spogliai di ogni indumento lasciandola solo in intimo. La feci stendere sul letto e mi sistemai comodo tra le sue cosce. Fremeva dalla voglia. Lo notai dal suo sguardo famelico quanto il mio. Mossi leggermente il bacino contro la sua intimità per farle capire quanto avessi voglia di cibarmi di lei in quel momento. Così iniziò ad ansimare e notai anche che si stava bagnando. Al che le rubai ancora un bacio passionale per poi dirigermi dove mi desiderava di più. Nel mentre le tolsi il reggiseno liberando i suoi seni. Le succhiai i capezzoli ormai turgidi. Li inumidii leccandoglieli e ruotando la lingua in cerchi concentrici sull'areola. Inarcò la schiena ansimando e gemendo. Mi desiderava, mi bramava e voleva che la facessi sua il prima possibile. Lo sentivo. Mi spinsi più in basso fino ad arrivare al pube, dove le tolsi le mutandine ormai fradicie. La bacia e iniziai a stuzzicarla. Posai la mia lingua sul clitoride eretto e iniziò a muovere il bacino contro il mio viso. Gemeva come una matta. Sorrisi orgoglioso. 

Subito dopo le infilai due dita e la scopai per qualche minuto, per poi estrarle umide dei suoi umori. Le leccai godendomi il suo sapore. Presi tra le dita la mia erezione turgida ormai impaziente e con un colpo secco la penetrai. Urlò dal piacere. 

Mi mossi piano dentro di lei per poi aumentare la velocità e rendere il tutto più intenso. La scopai annebbito dalla lussuria, il rumore dei nostri corpi che si univano a ogni spinta animalesca riempivano la stanza. La rossa iniziò ad ansimare e gemere in modo incontrollato e capii che a breve sarebbe arrivata al culmine. Mi mossi più velocemente sentendola più bagnata. Le strinsi il seno con una mano e continuai la mia tortura lussuriosa e erotica fino a farle raggiungere l'orgasmo. Fu scossa dagli spasmi e sentii i suoi muscoli vaginali stringesi attorno al mio sesso. Dio solo sa quanto stavo godendo. Il mio cazzo si irrigidì in lei e venni con un grughito animalesco e passionale facendomi fremere. Mi stesi su di lei e mi beai di quel momento che desideravo da molto. 

Dopo qualche ora mi alzai dal letto e mi vestii. Mi accorsi che la rossa, Nancy, si era addormentata. Per non svegliarla le posai un bacio d'addio sulla fronte e me ne andai a casa soddisfatto e beato della notte trascorsa.

LUSSURIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora