Sono qui dentro da ormai un ora, sono già completamente lavata ma non riesco ad uscire dalla doccia, è così rilassante. Alla fine mi costringo a prendere l'accapatoio ed andare in camera a prendere il mio intimo. Afferro velocemente tutto quello che mi serve insieme ad un jeans e ad un maglioncino viola e torno nel piccolo bagno della mia stanza per prepararmi. Quando ho finito mi lavo i denti e pettino i miei capelli in una crocchia abbastanza alta e disordinata. La signora Willington starà ancora dormendo e decido di non fare nulla finquando non mi chiama lei. Prendo svogliatamente in mano il telefono, mi vergogno a non avere un i-phone come tutti, ma ci ho fatto l'abitudine. Lo accendo, inserisco il mio codice e noto alcuni messaggi. I primi due sono da parte di Layla che mi chiede se Liam mi abbia riportata a casa sana e salva e che mi intima di rispondere al messaggio precedente. Sono ancora molto arrabbiata con lei, quindi scelgo di non rispondere. Ce ne é uno da un numero non salvato in rubrica che in modo scherzoso mi dice di rivolere le sue scarpe. Dev'essere Cara, l'amica di Harry, bhe troverò un modo per fargliele riavere. I successivi quattro messaggi, come avevo segretamente sperato, sono di Harry.
"Viene a casa stasera -H"
"Per favore -H"
"Ti ricordi dov'è vero? -H"
"Bhe, quindi vieni ad un orario a tuo piacimento -H"
Perché voleva che andassi a casa sua? Doveva dirmi qualcosa? Con quale coraggio voleva che andassi? Forse rivoleva il vestito? Probabilmente era questo. Mentre ci ragionavo, sentii un leggero bussare alla porta, e dopo poco la testa castana di Layla sbucó nella stanza con un piccolo sorriso dispiaciuto sulle labbra. Inclinai la testa di lato incitandola a dire qualcosa.
"Mi dispiace" sbottó "La verità è che non potevo chiederlo a mia madre, la conosci, non ti avrebbe mai lasciato venire, eppure volevo così tanto che tu cominciassi a vivere" abbassò di poco il capo e continuò ancora "Speravo che l'avremmo sfangata, poi la situazione mi è sfuggita di mano con l'alcool, sono stata un irresponsabile" non volevo litigarci quindi annuii piano "È okay, solo potresti dare queste scarpe ad, una certa Cara, se la conosci" dissi porgendole le scarpe che avevo appoggiato accanto al letto. "Uhm, Cara, si certo gliele porteró domani pomeriggio, vado a casa sua" disse con tono sorpreso. Probabilmente non si aspettava che io conoscessi la sua amica e che avessi le sue scarpe. "Perfetto allora" dico con voce poco convinta. "Quali sono i tuoi progetti oggi?" non può davvero essere seria e chiedermi una cosa del genere. Ma decido comunque di essere audace e stare al suo gioco. "Bhe Harry mi aveva chiesto di andare a casa sua ma non penso di passarci" dico con nochalance sperando che si beva il mio falso tono annoiato e che capisca che deve soltanto andare via. Invece la sua bocca si apre leggermente in un espressione molto shoccata. "Devi andarci! Senti probabilmente non ti fidi di me, ma devi solo farlo un ultima volta. Oggi starò tutto il giorno a casa e non ci metterò nulla a coprirti davvero" dice con tono entusiasta battendo un po' le mani. "Perché ti importa? Perché ti importa tanto?" Chiedo sinceramente curiosa. "Bhe, mi dispiace tutto quello che ti è successo, finalmente mi è arrivato lo scossone per farmi capire che dovevo aiutarti a vivere, ad essere mia amica e ad avere anche altri rapporti. Ma mentirei se, in questo caso, ti dicessi che non sto pensando ad Harry. Sono sua amica da molto, lo conosco. Ha sempre fatto soffrire tutte le ragazze che li si sono avvicinate, illudendole di amarle, ma nessuna di loro è durata più di una notte. Ma vedo come ti guarda, questa volta potrebbe essere diverso con te, sapere che sta facendo piccoli passi per raggiungerti mi riempe il cuore, non puoi sprecare i suoi sforzi Dacia." Finisce il suo monologo con un piccolo sorriso. Nonostante non creda ad una sola parola di quello che ha detto, mi convinco ad andare, se non altro vedrò cosa vuola e gli ridaró il vestito. Dopo il pranzo, il pomeriggio l'avevo trascorso sentendo le argomentazioni di Layla su quanto fosse importante che io indossassi un suo vestito, ma non avevo ceduto. Misi un semplice jeans scuro, una maglietta panna con sopra un maglioncino anch'esso panna con piccoli decori dorati. Lasciai i capelli sciolti, erano mossi e alcune ciocche avevano dei piccoli boccoletti. Erano carini, diciamo. Layla squadró il mio outfit con un espressione quassi inorridita ma decise di lasciare correre, per fortuna. Misi il vestito in una busta, giusto nel caso lo volesse e uscii di casa per dirigermi verso la villa di Harry. Erano le otto e mezza e il cielo era già buio, avevo una senzazione di inquieto addosso. Arrivai comunque sana e salva alla porta di casa di Harry e bussai al campanello trattenendo il respiro troppa l'emozione. Passarono un paio di minuti ma nessuno venne ad aprire così mi costrinsi a bussare ancora e ancora. Erano passati ormai venti minuti buoni e di Harry neanche l'ombra. Avevo provato a chiamarlo al cellulare e ad inviarli dei messaggi ma sembrava fosse sparito. Nonostante fossi arrabbiata decisi di dargli un occasione. Avrei aspettato fino alle nove e mezza. Infondo mancava solo un quarto d'ora. Mi sedetti su uno dei gradini del grande porticato e poggiai la testa contro il muro, erano solo quindici minuti infondo.HARRY POV
Sono oramai le due di notte e io sono assolutamente esausto. Questa serata è stata molto movimentata. Non so neanche come io abbia fatto a rimanere più o meno sobrio ma mi sento un Dio ora. Mentre sto per entrare in casa noto una piccola figura accovacciata in uno dei gradini più riparati del portico. Quando mi avvicino e capisco che è Dacia, ho un colpo al cuore. La mia prima reazione è quella di muoverle un braccio per svegliarla. Al piccolo contatto apre immediatamente gli occhioni azzurri e chiede di getto "Che ora sono?" La guardo perplessa e rispondo piano. "Quasi le due e mezza" spalanca gli occhi ancora di più, salta in piedi, mi porge una busta e inizia a correre, sbagliando un paio di volte strada per arrivare al cancello, è praticamente ancora addormentata. Succede tutto troppo in fretta e nel giro di un minuto è già lontana dal mio orizzonte. Apro casa e mi siedo sul divano. Ho sbagliato tutto con lei, cazzo. Mi era piaciuta così tanto la prima vosta che l'avevo vista. Il suo corpo, i suoi occhi, e poi era così piccola e indifesa, avrei voluto difenderla da tutto. Ma ovviamente sono iniziati tutti i miei soliti errori. Il mio dannato carattere, iroso lunatico e arrogante l'ha spaventata e questo mi ha fatto andare fuori di testa, tanto da cercare disperatamente qualcuno che potesse farmela dimenticare, ma ovviamente i suoi occhioni e l'espressione da cucciola ferita erano ancora lì, vividi nella mia mente. E nonostante sia così innocente e minuta, Dio solo sa quanto io la voglia. Quanto la voglia tutta per me. Quindi mi sono scopato un paio di ragazze a quella festa, perché così potevo fingere che fossero Lei, solo sognandola potevo averla tutta per me. Nonostante tutto continuai imperterrito ad offenderla e ad allontanarla da me. Poi stasera, non penso me lo perdoneró mai. Poteva succederle di tutto qui fuori al buio. Ero stato io ad invitarla ma non pensavo venisse davvero, ero così rassegnato e arrabbiato con lei che sono andato ad una festa di Niall. Dio mio, ha anche pensato che forse rivolessi il vestito, non sai riconoscere i sentimenti della gente, piccola povera innocente Dacia.|Nota Autrice|
Ecco a voi l'ottavo capitolooPS. Harry si è commosso cantan
do l'acuto di zayn, quanto può essere dolce quel cosetto?! *-*
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Cuddles ||harold||
FanfictionLei, una ragazza di quasi diciotto anni. Lui, un ricco uomo di ventun'anni. ATTENZIONE!! LA FANFICTION CONTIENE L'USO DI PAROLE FORTI, SCENE SPINTE, AZIONI VIOLENTE, ASSUNZIONE DI SOSTANZE NOCIVE, ALCOOL E DROGHE. buona lettura ||ma quanto sembra...