▪︎𝙔𝙤𝙪𝙠𝙖𝙞 𝙣𝙤 𝙆𝙞𝙣𝙠𝙤▪︎ 【妖怪の均衡】

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Jorōgumo Pov

Quella notte, mi trovavo con i miei compagni yokai, pronta ad avventurarci nel mondo dei vivi. Essere una Jorōgumo mi conferiva un potere straordinario: la capacità di tessere trappole avvolte nell'oscurità della notte e di sedurre le mie vittime con la mia bellezza enigmatica. Le mie abilità mi permettevano anche di manipolare la mia tela in modo da creare illusioni, un'arma che sapevo essere estremamente efficace.

Ci muovevamo silenziosamente attraverso le strade buie di una città sonnolenta, decisi a trovare vittime ignare nelle vivaci zone dove le taverne e i locali ancora restavano aperti. Con Kuchisake Onna e gli altri yokai al mio fianco, sentivo un'emozione eccitante e una strana alleanza che ci univa.

Ci fermammo dietro un angolo, e io mi mimetizzai tra la folla, aspettando il momento giusto per agire. Osservai Kuchisake Onna avvicinarsi con fare spaventoso a una giovane donna che camminava da sola. Il terrore si dipinse immediatamente sul volto della donna quando Kuchisake Onna rivelò la sua bocca tagliata. Era un'immagine terrificante, ma sapevamo che era ciò che ci serviva per raggiungere i nostri scopi.

Quando Kuchisake Onna si allontanò, fu il mio turno di entrare in azione. Uscii dall'ombra avvicinandomi alla donna spaventata, il mio volto riflettendo gentilezza e comprensione per cercare di calmarla.

"Hey, non devi aver paura," le dissi con dolcezza, cercando di infondere un senso di sicurezza. "Siamo solo dei viaggiatori curiosi."

La donna mi guardò con occhi spalancati, ancora impaurita, ma la mia bellezza misteriosa sembrò averla rassicurata leggermente.

"Sei... sei davvero bellissima," ammise con voce tremante.

Un sorriso di gratitudine si dipinse sul mio volto, e sfruttai il potere della mia seduzione per allentare la tensione.

"Grazie, sei molto gentile," risposi con un tono melodioso.

Mentre camminavamo via dalla donna spaventata, mi resi conto di quanto fossi diversa da Kuchisake Onna. Lei usava il terrore come un'arma, mentre io sfruttavo la seduzione e l'illusione. Mi sentii ambivalente riguardo alla mia scelta di spaventare le persone per raggiungere i nostri scopi. Avrei potuto usare le mie abilità per qualcosa di più significativo? Forse avrei potuto trasmettere un messaggio o insegnare una lezione anziché giocare con le paure delle persone.

Mentre la notte continuava, i miei pensieri si intrecciavano sempre di più. Volevo usare il mio potere con saggezza e compassione, cercando un equilibrio tra il terrore che potevo infliggere e la bellezza e gentilezza che potevo offrire. Capivo che, in ogni essere, esisteva un lato oscuro e uno luminoso, e avrei dovuto essere consapevole di entrambi.

Mentre io e gli altri yokai ci allontanavamo, presi una decisione. Avrei continuato a utilizzare le mie abilità, ma avrei cercato di farlo con intenzioni più positive. Avrei cercato di trasmettere un senso di meraviglia e stupore, anziché solo terrore. Sapevo che avrei potuto fare la differenza nel mondo dei vivi, e da quella notte in poi avrei cambiato la mia idea.