Noppera-bō Pov
Mentre mi univo ai miei compagni yokai nel mondo dei vivi, potevo sentire la fresca brezza notturna carezzare la mia forma senza volto. Era una serata tranquilla e silenziosa, con la luna alta nel cielo che gettava una luce argentea sulle strade deserte della città. Le ombre danzavano tra gli edifici, creando figure misteriose e spettrali, mentre i lampioni a gas disegnavano cerchi di luce pallida sulle antiche pietre del selciato.
Con ogni passo furtivo che facevo, il fruscio delle foglie secche sotto i miei piedi si univa al lontano eco delle nostre risate e dei nostri sussurri. Era una notte perfetta per i yokai come noi, pronti a giocare con le paure degli umani.
Mentre osservavo i miei compagni yokai impegnati a spaventare le persone, decisi di intraprendere un approccio diverso. La mia mancanza di volto era un potere unico, eppure sapevo quanto potesse essere inquietante per gli umani. La consapevolezza di questo mi portò a considerare come potessi utilizzare questa caratteristica in modo diverso dagli altri.
Mi avvicinai con passo silenzioso a una giovane donna che camminava da sola. Il mio cuore senza battito pulsava, eppure l'assenza di espressione sul mio volto mi donava una calma inquietante. Mi fermai a pochi passi da lei, e alzò gli occhi, trovandosi di fronte a uno spirito senza volto. La sua espressione passò da sorpresa a paura mentre cercava di comprendere cosa stesse accadendo.
"Chi sei tu?" chiese con voce tremante.
Restai in silenzio, lasciando che la mia assenza di volto parlasse per me. Era un'esperienza unica quella di affrontare gli umani senza mostrare un'espressione, eppure sapevo che ciò suscitava in loro una profonda inquietudine.
"Per favore, lasciami in pace," implorò la donna, cercando di allontanarsi.
Ma io non mi mossi. Continuai a fissarla con il mio sguardo vuoto, e potevo percepire l'angoscia crescere dentro di lei. La mia mancanza di tratti sembrava penetrare nella sua anima, costringendola a confrontarsi con le sue paure più profonde.
In quel momento, compresi il potere che avevo su di lei e su chiunque altro mi incontrasse. Il mio aspetto senza volto fungeva da specchio per le loro paure interiori, una forma di provocazione diversa da quella dei miei compagni yokai.
Tuttavia, decisi di interrompere il mio gioco di spavento. Con un leggero movimento, feci scomparire la mia caratteristica assenza di volto, rivelando il volto gentile di una donna.
"Non devi temermi," dissi con calma, cercando di rassicurarla. "Sono solo uno spirito curioso, e non ho intenzione di farti del male."
La donna mi guardò con occhi increduli, ancora scossa dall'esperienza. Ma nel vedere il mio volto gentile, iniziò a rilassarsi leggermente.
"Perché ti comporti così?" chiese, cercando di capire.
"Il mio aspetto può spaventare le persone, ma il mio scopo non è quello di ferire o tormentare," risposi. "È solo un modo per attirare l'attenzione e far riflettere sulle paure interiori."
La donna prese qualche istante per riflettere sulle mie parole. Era stata spaventata, ma ora capiva che c'era molto di più dietro il mio aspetto inquietante.
"Sei strano, ma in un certo senso, hai ragione," ammise. "Forse ci sono cose di cui ho paura, che devo affrontare."
Annuii, soddisfatto di aver potuto aiutare la donna a vedere oltre la sua paura. Con un sorriso gentile, mi allontanai, scomparendo tra le ombre della notte.
Da quel momento, decisi di continuare ad esplorare il mondo dei vivi, non solo per spaventare, ma anche per aiutare le persone a comprendere le loro paure e a superarle. Era un'esperienza straordinaria e diversa dalle altre per un yokai come me, ma sapevo che, anche senza un volto, potevo lasciare un'impronta duratura nel cuore degli esseri umani.
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▪︎𝙔𝙤𝙪𝙠𝙖𝙞 𝙣𝙤 𝙆𝙞𝙣𝙠𝙤▪︎ 【妖怪の均衡】
Paranormal■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■▪︎■ Kuchisake-onna, uno yōkai che nel periodo Edo, in Giappone ha oltrepassato la costa lontana dei morti per apparire ed alimentare le voci a suo conto in quella dei vivi. Cosa che fanno tutti gli Yokai per rendersi più...