𝗕𝗘𝗙𝗢𝗥𝗘 𝗦𝗧𝗔𝗥𝗧𝗜𝗡𝗚:
requested by: Simona_Kaminari
atsushi nakajima (from bungo stray dogs) x detective agency!female reader
fluff, birthday theme, slightly angst.Atsushi si scusò con il resto dei suoi compagni, facendosi strada verso l'uscita dell'edificio con un gentile sorriso sul volto. L'intera agenzia era messa sottosopra e non era una esagerazione chiamarla un totale disastro. Parte della colpa per quella confusione era da attribuire, chissà come mai, a Dazai, il quale aveva tentato di uccidersi per l'ennesima volta subito prima della tanto attesa festa a sorpresa organizzata per il compleanno di T/N, creando scompiglio nei precisi piani di Kunikida. I due avevano passato buona parte del tempo a rincorrersi, uno nel tentativo di sfuggire e l'altro nel tentativo di acchiappare. Ad interrompere la loro amichevole disputa era stato Kenji, che aveva deciso di portare come personale regalo per la ragazza una mucca ben nutrita, dal manto sano e il muggito contento. Così il bovino era stato ospitato anch'esso all'interno dell'ufficio, e mentre felicemente gustava della fresca erba che era stata colta appositamente per l'occasione, il resto dei colleghi si divertivano tra di loro, intrattenendosi con il giusto spirito del divertimento. Il ragazzo non si era inizialmente accorto che la festeggiata si era allontanata volontariamente finché Yosano, completamente ubriaca, non glielo aveva fatto notare.
"Questo vino è delizioso... dovremmo farle più spesso queste festicciole, non è vero, T/N? T/N? Dove ti sei cacciata?" era riuscita a biascicare nonostante la evidente sbronza, e si era messa e cercarla con passo sbilenco tra le stanze.
Non era da lei scomparire nel nulla senza nemmeno farsi notare, pensò Atsushi, scendendo le scale con una certa fretta, per poi fiondarsi all'esterno. Solo quando era stata appena assunta ogni tanto si ritirava in privato per riflettere in tranquillità e solitudine, ma dopo aver acquisito confidenza con il resto dei detective non si era mai tirata indietro da alcun evento organizzato. In ogni modo, poteva comprendere che a volte l'ambiente potesse diventare più pesante e la necessità di respirare pulita aria fresca all'aperto, per cui non la avrebbe biasimata se avesse deciso di sgattaiolare via.
Un piacevole ricordo gli affiorò nella mente quando iniziò a percorrere il marciapiede in una certa direzione, la quale sapeva per certo non avrebbe portato a vicoli ciechi. Camminò per qualche istante, mettendo i piedi uno dopo l'altro quasi meccanicamente, dato che la sua attenzione era altrove, concentrata su quel piacevole passato che gli era tornato familiare."Atsu, è questa la strada giusta, vero? Non è che Dazai ha sbagliato a darci le direzioni ancora?" aveva chiesto T/N con voce desolata e dubitante, rigirandosi tra le mani il leggero pacco che le era stato incaricato di consegnare.
"Ne sono abbastanza sicuro, ho controllato anche la cartina prima di lasciare l'agenzia... aspetta, ma questo vicolo non era riportato sulla mappa!" aveva esclamato con sorpresa poi il ragazzo, tramutando la calma espressione in una più panicata. Si era guardato intorno, smarrito, e aveva sospirato "Sono senza speranze...". La ragazza gli aveva rivolto uno sguardo interrogativo, come sorpresa dalla affermazione "Non preoccuparti. Alla fine, stiamo solo facendo un piacere a Dazai. Il compito doveva essere suo, quindi anche se sbagliassimo, la colpa non cadrebbe su di noi".
Improvvisamente, come risvegliatasi, aveva avvistato in lontananza un elemento da lei molto conosciuto. Aveva preso la mano di Atsushi istintivamente, senza pensarci troppo, e con l'altra aveva indicato un piccolo parco, adornato da svariati fiori colorati.
"Laggiù, lo vedi? Ci vengo spesso, ora ho capito dove ci troviamo. Se svoltiamo a destra al prossimo incrocio ci troveremo nel punto corretto". Lui era diventato lievemente rosso in volto, non riuscendo a nascondere come lo aveva decisamente colto alla sprovvista con quella semplice ma gentile azione. Per un istante si era sentito guidato, rassicurato dalla sua presenza. Aveva riso teneramente e annuito.
"Ti seguo".Se si fosse impegnato particolarmente avrebbe potuto anche ricordare la precisa intonazione con cui la ragazza gli aveva parlato, pensò, rivolgendo gli occhi allo scuro cielo estivo, illuminato da migliaia di piccole ma luminose stelle. Continuò a percorrere quel percorso che aveva imboccato in precedenza, fino a quando non si trovò davanti ad un grande cancello di metallo che annunciava l'entrata del luogo in cui era sicuro avrebbe trovato la sua compagna. Appena superò la soglia capì immediatamente il motivo per cui era così amato: la bellezza della sua semplicità era meravigliosa, come se fosse una piccola oasi di pace creatasi all'interno della confusione cittadina. Si addentrò in mezzo alla vegetazione, dirigendosi grazie ad un sentiero alberato verso l'interno del parco. Affacciata ad un laghetto naturale, dove vari pesciolini sguazzavano con tranquillità, si trovava T/N, con una espressione assente mentre seguiva i movimenti degli animali. Atsushi le si avvicinò silenziosamente, non volendola spaventare con una apparizione troppo repentina, e si appoggiò anche lui allo steccato di legno che circondava lo stagno. Lei sembrò uscire dalla trance in cui si trovava, ma non parlò.
"Ne sei appassionata?" chiese il ragazzo, cercando di rompere il ghiaccio, anche se si sentiva un po' in imbarazzo a dover iniziare la conversazione. "Non particolarmente, ma devo ammettere che sono molto carini, soprattutto quando la luna splende. Le loro squame riflettono la luce e prendono una colorazione più particolare rispetto alla loro naturale" rispose l'altra, alzando dolcemente gli angoli delle labbra "Tutto è più affascinante la notte. Mi sono sempre chiesta perché, forse è semplicemente una mia preferenza".
"È il momento della giornata dove si riposa, dove finalmente ci si può prendere del tempo per dare il giusto valore alle cose. Durante il giorno si è così impegnati e presi dai propri doveri che a volte è facile dimenticare di quanto il creato sia bello a modo suo" provò a suggerire il ragazzo, ammirando sognante il riflesso sullo specchio d'acqua. T/N tacque per qualche istante, sentendo una mancanza di parole con cui controbattere. "Ti ricordi il giorno in cui sono stata assunta nell'agenzia, Atsu?" domandò poi, sbattendo stancamente le palpebre. "Come dimenticarlo" ribatté lui, con una grande sorriso stampato sul volto "Nel momento in cui vieni accettato sotto l'ala di Fukuzawa, diventi parte di noi. Diventi la nostra famiglia."
Dopo aver sentito quelle parole di conforto, T/N rise, portandosi la mano davanti alla bocca come era solita fare. Era una risata contenta, sollevata, grata di aver potuto sentire quella rassicurazione "Hai ragione. Non avrei dovuto dubitarne". "No, non dire così. È umano provare confusione, per cui se avra mai altri dubbi sul nostro affetto nei tuoi confronti... o anche solo sul mio" disse ancora Atsushi, facendo scorrere le sue dita delicatamente fra i capelli della c/c "Siamo qui per aiutarci a vicenda oltre che per il nostro lavoro. Non c'è un membro dell'agenzia che si rifiuterebbe di offrirti supporto".
La ragazza si lasciò accarezzare il capo, sentendo una piacevole ondata di calore provenire dall'incoraggiante tocco.
"Che ne dici di tornare? A questo punto Rampo avrà già finito la tua torta, se non la tieni sotto controllo..." suggerì lui, facendo un passo indietro per lasciarla prendere la decisione in autonomia, non volendola obbligare. La compagna si guardò indietro e aprì leggermente la bocca quando le venne tesa una mano, aperta in attesa di essere presa. Sentendosi balzare il cuore dall'emozione, la accettò volentieri, stringendola con forza. In fondo, la strada più sicura si presentava davanti a lei. Una bussola, una amabile guida dalla grande pazienza."Andiamoci insieme".
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i <3 u | one shots
Fanfictionone shots collection. fluff/angst/smut requests are OPEN.