Siccome ieri tornammo a casa alle quattro, non riuscivamo proprio ad andare a scuola. Appena tornati ci aspetterà il cazziatone delle prof, ma me ne sbatto.
ero tranquilla nel mio letto, quando alle 10:01 suonò il campanello. scesi dal letto ed andai ad aprire, era il corriere. firmai e presi il pacco gigante, lo portai in camera mia e mi ricoricai, lo avrei aperto appena sveglia.
alle 11:28 suonò di nuovo il campanello, chi cazzo era sta volta! ma che palle, mi alzai trascinandomi le coperte e inciampai con esse. che risveglio di merda. andai ad aprire ed era tom. aspetta, tom?
tom:<<ohh ben svegliata fiore>>
<<ma che ci fai qui?>>
tom:<<buongiorno anche a te eh>>
<<non hai ancora risposto alla mia domanda>>
tom:<<nulla volevo vederti>> dissi sorridendomi.
<<bene, ora che mi hai visto ciao>> stavo per chiudergli la porta quando la blocco col piede.
tom:<<credi davvero che me ne vada? spostati va>> disse spostanfomi per entrare. <<che maleducato!>> dissi io, ma mi ignorò completamente e salí in camera mia. lo seguì. tom:<<e questo cos'è?>> disse indicando il pacco. <<un pacco, non ricordo bene cosa avessi ordinato>> dissi strofinandomi gli occhi. tom:<<uhhh posso aprirlo io?>> mi supplicò. <<va bene>> mi sedetti sul letto, lui prese il pacco e lo mise sul letto, poi si sedette di fronte a me. tolse lo scotch,aprì le alette e pescò un pacchetto che subito dopo aprì. era una collana con stelle e perle tom:<<uaa bella, questa te la metti quando esci con me>>
<<chi ti ha detto che uscirò con te?>> lui alzò un sopracciglio guardandomi e io scoppiai a ridere. poi prese un altro pacchetto. questa volta era un cappello, tutto celeste con la A sopra. tom:<<questo è mio.>>
<<sicuramente, continua dai>>
prese un altro pacchetto. tirò guori uno slip MOLTO. esagerato con i cuori di color fucsia fluorescente. porca buttana! lui spalancò gli occhi e la bocca e io glielo presi dalle mani nascondendolo. lui iniziò a ridere con ancora gli occhi e la bocca aperta e io arrossì. <<questo non dovevi vederlo..>> <<certo che ne hai di sorprese eh>> disse ancira scioccato. mamma mia sotterratemi vi prego. <<vai avanti per favore>>
trovò vari cargo, gioielli, maglie ecc. tirò fuori l'ultimo pacchetto. ci stava una maglietta con la sua faccia. <<oh mio dio non me la ricordavo questa>> tom:<<ma che cazzo? HAHHAHAHA>> io mi abbassai la faccia, volevo morire giuro. tom:<<sheron è innamorata di meee, sheron è innamorata di meee>> <<smettila! non è vero, l'avrà presa gustav!>> tom:<<mhmhmhmh, e io dovrei crederti?>> <<come preferisci>>. posammo tutti i vestiti e poi scendemmo sotto. tom:<<sono le 13,hai fame?>> <<assai, non ho fatto colazione>> tom:<<va bene allora preparati, ti porto al mc>> lo guardai stranito e salì in camera. tom? che mi chiede di uscire? ma che ha oggi? bha.misi una maglia blu elettrica, il cappello dello stesso colore, jeans baggy e le air force. Poi, andai a truccarmi. una volta fatto sentì tom dirmi
tom:<<hai fatto?>>
<<si arrivo>>
spazzolai i capelli e misi il profumo, poi scesi.
tom:<<alleluia, andiamo?>>
annuì. chiusi la porta dietro di me e salì sulla sua auto. appena salita scrissi un messaggio a Gustav.
"Hey gus, giorno🧡 se mi cerchi e non mi trovi, sono al mc"che ve lo dico a fare, gls dove sono finite le mani di tom. ormai è un abitudine, non credo smetterà mai. ma per quanto io lo possa odiare, non ce la faccio proprio a respingerlo.
mentre scorrevo tiktok lui ogni tanto si girava a guardarmi, poi vide le mie mani.
tom:<<che hai alle mani?>>
merda se n'è accorto. soffro di problemi di rabbia, e ogni volta che mi incazzo prendo a pugni la prima cosa che vedo, pure la faccia di qualcuno. le nocche erano tutte aperte e c'era del sangue pestato.<<oh nulla, mi avranno morso le zanzare sta notte>>
tom:<<non fotti con me, cosa hai fatto>> mi disse serio.
<<cosa ti interessa a te?>>
tom:<<sei una bambina, con chi ti sei arrabbiata?>>
<<non sono affari tuoi>>
la verità è che avevo a preso a pugni il muro e la porta, solo per lui. per quella volta che si è baciata la tipa, mi sono massacrata le mani,poi ieri perché mi ero incazzata per una stupidaggine, e siccome le ferite non si erano chiuse del tutto si sono aperte e mi è uscito di nuovo sangue. lui lasciò perdere sospirando e parcheggiò la macchina. io scesi e misi in tasca il telefono,poi tom si avvicinò a me e mi prese per mano. entrammo al mc e andammo allo schermo per ordinare. tom:<<cosa vuoi?>> <<crispy mc bacon, patatine normali piccole e sprite>> tom:<<ai suoi ordini>>. ordinò anche lui e andammo a sederci. tom:<<fai qualche sport? >> <<facevo, in Italia facevo pallavolo, ero bravissima, effettivamente mi manca tanto. tu fai basket, giusto?>>
tom:<<sì, sono bravo ma credo lasciare, mi viene difficile andare a lezioni con tutti questi tour e concerti. comunque, perché non ti iscrivi al club di scuola?>>
<<oh già, mi spiace. sì ci ho pensato, devo parlarne alla zia>> dissi per poi togliere il telefono dal tavolo, visto che erano arrivati i vassoi con i panini.
x:<<ecco a voi, buon pranzo>>
<<grazie>>
mangiammo parlando di cose così, e appena finimmo tom mi chiese
tom:<<tu lo vuoi il gelato?>
<<mhh, si dai, sundae ai frutti rossi>
tom:<<arrivo, vado a ordinarli>>
mentre li ordinava due ragazzi della nostra età si fermarono accanto a me. <<avete bisogno di qualcosa?>>
x,w:<<si, del tuo numero>>
<<ma dai ragazzi nemmeno un po' di rizz, vi devo insegnare io come conquistare una donna?>> i ragazzi alzarono lo sguardo imbarazzati e se ne andarono. dietro di me ci stava tom che rideva per la scena. si sedette porgendomi il gelato e continuò a ridere.
tom:<<ma li conoscevi? >>
<<no, ti giuro sono venuti da me e io gli chiesi se avevano bisogno di qualcosa, loro mi hanno risposto "si del tuo numero", ma ti sembra il modo di corteggiare una ragazza??>>
scoppiò a ridere più forte, e io lo guardavo sorridendo mentre mangiavo il mio gelato.
tom:<<perché, glielo avresti dato? m>>
<<certo, erano pure abbastanza belli>>
lui mi guardo rimanendoci male.
<<oh sto scherzando>>
tom:<<ah ecco>> tornò normale. mamma mia cosa stavo per combinare. finito il gelato mi riaccomlagnò a casa. prima di scendere dissi
<<grazie tom, ti voglio bene>>e poi lo baciai sulla guancia. lui mi sorrise e non smise di guardarmi fino a quando non rientrai in casa.𝐓𝐎𝐌'𝐒 𝐏𝐎𝐕
Prima di scendere dalla macchina mi ringraziò dicendomi che mi voleva bene e poi mi baciò la guancia. Io le sorrisi e poi la vidi entrare dentro casa.stavo letteralmente per esplodere,sembravo un bambino a cui erano stati regalati un sacco di nuovi giochi. Poi tornai a casa e raccontai tutto a bill,che mi prese per il culo dicendomi quanto cotto ero di lei.
𝑺𝑷𝑨𝒁𝑰𝑶 𝑨𝑼𝑻𝑹𝑰𝑪𝑬
Ciaoo,eccovi un'altro capitolo. Spero che domani riesco a scriverne un altro.
scusate gli errori!!
Notte 💗
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You Know How We Do It - Tom Kaulitz
FanfictionSheron deve trasferirsi in Germania da sua zia Marilyn dopo la morte dei suoi genitori. Suo cugino Gustav fa parte della band "Tokio Hotel", uno di essi però, si rivelerà molto più di un conoscente