4.

173 17 4
                                    




Ama tutti, credi a pochi
e non far del male a nessuno.
~William Shakespeare~


Loren

Ormai era quasi l'alba.

Ero appena uscita dal bar, dopo averci passato più di tre ore a bere cocktail su cocktail e malgrado tutti quei bicchieri non ero ubriaca.

Più nessuno era venuto a disturbarmi, ma avevo comunque la sensazione che quando ero al pub qualcuno mi guardava. Ma niente.

Ho chiamato un uber che mi é venuto a prendere e ora sono in direzione nuova casa e nuova coinquilina.

Sono stanca morta e ho un bisogno urgente di una doccia. Sentivo ancora i loro tocchi, le loro mani su di me e mi disgustava mi sentivo sporca.

Eravamo per strada da circa quindici minuti, ma credo che ci metteremo un po' ad arrivare.

Sento le mie palpebre chiudersi ed aprirsi, ho sonno ma non volevo dormire in auto con uno sconosciuto potrebbe farmi di tutto mentre dormo senza che io me ne accorga e francamente non voglio rivivere le stesse cose che avevo già vissuto in passato .

E se mi rapisce mentre dormo e mi uccide?, potrebbe anche portarmi chissà dove e smembrarmi. Piano, piano ti stai facendo troppi film

L'unico modo che mi rimane per sentirmi tranquilla?, minacciarlo. "Credo che dormirò un po' prima di arrivare a destinazione, quindi nel caso ti venga in mente di fare qualche cazzata mentre io sto dormendo, ricordati che non rivedrai la luce del giorno e nessuno saprà che fine hai fatto." Alla fine sorrido per essere gentile e non sembrare cattiva.

Mi guarda perplesso. Che cosa non era felice di quello che gli ho detto, se vuole gli faccio cambiare idea. Mi metto a sorridere, "non sei felice di quello che ti ho detto?".

Alternava tra me e la strada. "N...n...no ho capito stia tranquilla. Appena arriviamo la sveglio signorina." Dice un po' nervoso.

Non mordo mica. Sono pure stata gentile con lui, non c'era bisogno di balbettare non sono una strega o una pazza.

A parte il fatto che non ero affatto tranquilla, non riuscivo più a tenere gli occhi aperti ero stanca. Voglio solo riposarmi un po' anche solo per qualche minuto anche se quei pochi minuti mi spaventano.

Rimango a guardare il tragitto, fino a chiudere lentamente gli occhi e poi buio totale.

L'auto sobbalza e mi fa uscire dal mondo dei sogni.

Tenevo ancora gli occhi chiusi, e per fortuna non ho fatto nessun incubo.

Lentamente cerco di aprire gli occhi per farli abituare alla luce del sole.

Mi stiracchio anche se ero in aiuto. E vedo l'autista girarsi per guardarmi. Non m'importava di quello che avrebbe pensato questo energumeno accanto a me.

Giro la testa verso il finestrino mettendomi a guardare le case che c'erano. In quel momento spalanco gli occhi sorpresa.

Vedevo ville su ville era sicuramente un quartiere per ricchi. Si posso permettermelo ma preferivo economizzare e aiutare gli altri che spenderli in case o cazzate del genere.

 The hidden truthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora