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Sorridi.
Sorridi, anche se il tuo cuore soffre
Sorridi, anche se si sta spezzando
Quando ci sono nuvole nel cielo,
"Non ci penserai"
Se sorridi
Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
Sorridi e forse domani
vedrai il sole levarsi e splendere
Per te.
~Charlie Chaplin~

Loren

Sentivo la sua presa sempre più forte finirò sicuramente con un livido sul braccio.

Cerco di liberarmi dalla sua presa ma non ci riesco. Chi é questo stronzo, vorrà torturarmi o stuprarmi, o anche uccidermi? Poco mi importava.

Se vuole uccidermi posso anche lasciarglielo fare tanto non frego a nessuno in questo mondo. staranno tutti bene e felici se sparisco, non la noteranno la mia scomparsa.

Il suo tocco si faceva sempre più forte e mi stava disgustando. Niente e nessuno poteva salvarmi di telecamere non c'erano, era il momento perfetto per sparire, per non vivere più forse oggi é giunta la mia fine o forse no.

Gli tiro un calcio, peccato che non sono riuscita a prenderlo dritto in quelle due palle mosce che si ritrova. Non molla la presa e continua a pressare. Ma é pazzo sta letteralmente strizzando il mio braccio, cosa voleva, renderlo uno spaghetto.

Mi avvicina a lui, con l'altra mano stava frugando qualcosa nella sua tasca, che cercava? Un coltello? Un fazzoletto per addormentarmi? Una pistola? Un fiore per dichiararsi?

Nonostante morire é la migliore opzione, non é ora il mio momento, non oggi. Lui continuava a cercare qualcosa nelle tasche. Se solamente avessi portato con me la mia amata pistola, e proprio oggi doveva capitare sta cosa.

Con l'altra mano libera cerco di tirargli un pugno ma riesce a schivarlo.
L'uomo smette di frugare nella sua tasca, e vedo un sorriso poco gentile affiorare sulle sue labbra, credo se lo aspettava. Perché non ho portato quella fottuta pistola.

Mi guarda per la prima volta, i suoi occhi neri come il carbone sono piani di odio. Vedevo sete di vendetta in quelle ceneri. Ma io... cosa centravo?.

Mi stavo innervosendo, il suo tocco mi disgustava secondo dopo secondo e volevo che togliesse quelle luride mani dal mio corpo.

"Hai tre secondi" gli dico, non trapelavo nessuna emozione e lui lo vedeva. Stava sorridendo, era divertito dalla situazione cosa credeva che non avrei reagito. "Tre secondi per cosa bellezza?" Mi bisbiglia all'orecchio con quella voce di merda che ha.

Gli sorrido sulle labbra. Non mi faceva paura ormai sono poche le cose che mi fanno paura e l'essere umano non é tra questi, ringraziamo la puttana di mia madre. "Leva questa lurida mano immediatamente o credimi che combattere non mi spaventa"  affermo con autorità sempre con un sorriso.

Lentamente sento la sua presa diminuire la forza. So che non l'ho spavento ma l'importante é che abbia almeno diminuito la forza sul braccio, non diventerà un spaghetto ma un bel livido mi aspettava.

"Non mi aspettavo questo da parte tua, credevo fossi diversa invece no" rivelò guardandomi dritta negli occhi. "Sei diversa da tua madre non le assomigli neanche".

madre...

Quella sarebbe una madre non dovrebbe neanche essere chiamata tale.

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