capitolo 6

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Già, e ora?
<Fra poco torna> dico io rassicurando la mia amica. Anche me stessa però.
Guardo fuori dal finestrino: è buio pesto, non si vede niente. Non c'è neanche la luna.
Cassandra si sposta di lato e poggia la testa contro il finestrino.
<Non riesco a dormire> si lamenta.
<No, dobbiamo stare sveglie, ok? Non dobbiamo addormentarci.> le dico io.
La mia amica fa uno sbuffo facendo muovere una ciocca di capelli.
<Va bene che facciamo?> si mette a gambe incrociate verso di me.
Mi do dei colpetti sul viso.
<Dico solo.. cerchiamo di restare sveglie..> mi blocco. <Hai sentito?>
<Sentito cosa> mi domanda annoiata Cassandra < Leila io sono stanchissima..non ce la faccio>.
<Ti stai un attimo zitta?> le chiedo esasperata. Silenzio.
<Forse è arrivato Daniel> sussurro guardando fuori dal finestrino.
Prendo il telefono dalla tasca e provo a chiamarlo. Uno...due...tre squilli..
<Niente> dico.
<Stavolta comincio a preoccuparmi seriamente> sbotta la mia amica.
Apre la portiera e urla con quanto fiato ha in gola:< Daniel, dove cazzo sei...DANIEL!> fa un passo più avanti.
< DANIEL! Daniel..> urla.
Mi accorgo troppo tardi che qualcosa fuori si sta muovendo. "Forse è lui" penso uscendo dalla macchina.
No, non è lui.
<Cassandra entra...entra in macchina!> trascino la mia amica per un polso e chiudo la portiera.
<Che cazzo fai, ma sei cogliona..stavo sbattendo la testa> dice massaggiandosela.
<C.. c'era un uomo laggiù..qualcosa..pensavo fosse Daniel..> dico indicando il punto dove ho visto qualcosa. Restiamo in silenzio per dieci minuti aspettando il nostro amico quando Cassandra sbotta e apre la portiera.
< Che fai entra dentro> dico.
<Basta Leila, non viene più Daniel...hai capito?!..non viene più!!
Andiamo a vedere dove si trova sto cazzo di posto!> sbotta con le lacrime agli occhi.
Rimango un po' lì per lì, poi la raggiungo. Sapevo che ero io ad averla cacciata in questo pasticcio e me ne vergogno.

Camminiamo per qualche minuto attente ad ogni minimo rumore possibile.
<Forse ci siamo> la incoraggio io vedendo un posto poco illuminato al limitare degli alberi.
<Lo spero> sospira la mia amica.
<Dobbiamo scavalcare questa grata però> dico poco dopo fermandomi di botto.
Mi arrampico attenta a dove mettere i piedi e mi ritrovo sana e salva dall'altra parte.
<Ci sei?> urlo alla mia amica.
Mi arriva un leggero "si".
Poco dopo è al mio fianco che camminiamo per entrare in questa.. industria? Non lo so neanche io.
Guardo la mappa che avevo trovato a casa:< Già, è questa..> mi arriva un sospiro di sollievo dalla mia amica.
Ci fermiamo davanti a questa industria imponente.
< Leila, sai come si fa ad entrare, vero?>
No, e lo sapeva anche lei.
<Vediamo se c'è qualche porta di servizio o non lo so> dico facendo il giro dell'edificio.
Non ci sono finestre.. vabbè cosa vuoi che ti aspetti...non è una casa.
Provo a colpire la porta di metallo sapendo che non ci sarei riuscita.
<Che facciamo?> dice la mia amica senza speranze.
Guardo un giro e trovo un pezzo di legno abbastanza grosso.
<Cassy, vieni qua, aiutami> imploro la mia amica.
Solleviamo il pezzo di legno con estrema fatica e ci posizioniamo davanti alla porta.
<Al mio tre> dico io <Uno...due....TRE!>. Smuoviamo appena la porta.
Riproviamo. Niente.
Ci accasciano per terra senza speranze. Cassandra prende la mappa dalle mie mani e la esamina attentamente.
<Leila, ho un'idea...non so se funzionerà!> esclama avvicinandomi il foglio davanti.
<Sopra questa struttura ... vedi? C'è una piccola finestra..dobbiamo solo vedere se si apre!>
Guardo la mappa e poi lei. Così annuisco. Anche se non del tutto convinta.

< Cassandra, tutto ok lì sotto?>
<Certo tesoro> mi risponde.
C'è una piccola scaletta che porta al tetto dell'edificio. E meno male.
Anche se è molto pericolosa.
Sono arrivata quasi alla fine quando sento qualcosa scricchiolare.
Mi affretto a salire e incito la mia amica:<Cassandra più veloce, la scala sta cedendo!>. <Arrivo>.
Quando mi ritrovo la mia amica al mio fianco sana e salva, mi avvicino alla botola che sta al centro della struttura.
<Dobbiamo capire come si apre> dico alla mia amica che si avvicina anche lei. Ci scambiamo uno sguardo d'intesa.
Con tutta la forza che ho spingo con i piedi la finestra in modo che ceda.
<Dobbiamo riuscirci> dico con il sudore che mi imperla la fronte.
<C'è una piccola crepa, fra poco si rompe> dice Cassandra aiutandomi.

Dopo poco stiamo scendendo la scaletta che porta giù.
<Wow> dice la mia amica.
Mi guardo intorno. Già proprio wow.
Il soffitto è molto alto e ci sono tante ma tante file di scaffali dove sono posizionate delle capsule.
<Che cazzo di posto è questo?> scorgo Cassandra che guarda tutto con aria meravigliata.
Solo dopo pochi attimi una porta si apre e proprio in quel momento appare una persona. Non capisco chi può essere perché trascino la mia amica in un angolo della sala restando con il fiato sospeso.

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