5.

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Il giorno dopo fui svegliato dalla sveglia che suonò alle 9:30.
Mi alzai dal letto anche se controvoglia e scesi in cucina, odorando anche un buon profumo proveniente proprio da lì.
Supposi che mia madre si fosse data ai fornelli, infatti, una volta arrivato trovai un invitante colazione sul tavolo: pancakes con sopra sciroppo d'acero.
Sorrisi, evidentemente si ricordava che erano tra i miei preferiti sin da quando ero piccolo, ma nulla superava i brownie, ovviamente.

"Buongiorno"

Le dissi e lei finalmente si accorse della mia presenza, mia avvicinai posandole un bacio sulla guancia, per poi sedermi a tavola per mangiare ciò che aveva preparato.

"Buongiorno, tesoro.
Che te ne pare?"

Si sedette al mio fianco sorridendomi, la ringraziai e la riempii di complimenti e poi mi ricordò che dovevo iniziare a prepare tutte le valigie e quant'altro.
Pensavo fosse stato tutto un sogno ma, beh, non era così.

Intorno alle 11:00 la mia stanza era un vero disastro, avevo vestiti ovunque e non sapevo più in quale borsone posarli. Era un incubo.
Durante il pomeriggio mia madre mi aiutò e finalmente la mia stanza si svuotò completamente.
Rimasi qualche attimo a rivivere tutti i momenti che avevo passato lì dentro, mi dispiaceva parecchio doverla lasciare, era letteralmente un pezzo di me.

In serata Eunwoo venne a prendere me, mia madre e i nostri bagagli.
Mettemmo tutto nel porta bagagli e andammo verso la loro casa, o meglio la mia nuova casa, che non sapevo ancora come fosse fatta.

Arrivammo non appena sentii la macchina fermarsi, ero stato tutto il tempo con le cuffiette ad ascoltare musica di ogni genere.
Aprii lo sportello per scendere e quasi quasi non potei credere ai miei occhi.
Davanti a noi si trovava un grande portone in argento, che si aprii tramite un telecomando di Eunwoo, ci incamminammo lungo quel breve viale in mattoni, ai miei fianchi c'era un grande giardino, e poi arrivammo davanti all'entrata di quella lussuosissima villa.
Cazzo, devo ammettere che mia madre se l'era scelto davvero bene.

I colori principali erano il nero e il bianco, che la rendevano elegante e cupa allo stesso tempo, ed era piena anche di diverse vetrate oscurate.
Alzai lo sguardo per osservarla per bene e in uno dei balconi vidi Hyunjin, a petto nudo con soltanto una tuta grigia addosso che ci spiava, mi fece un segno con la mano come per salutarmi e io roteai gli occhi.
L'unica cosa negativa di tutto ciò era lui.
Però dovevo ammettere che...aveva un fisico niente male.

Eunwoo ci ospitò ad entrare e vidimo subito Yeji, sembrava più allegra della sera prima.

"Ciao oppa!"

Mi salutò venendo subito ad abbracciarmi, io naturalmente ricambiai e poi salutò mia madre.

"Yeji, puoi mostrare a Felix la sua stanza?"

Disse Eunwoo, lei annuii.
Mi aiutò a portare un po' di bagagli e salimmo delle scale in marmo nero, per poi arrivare al piano superiore.
Mentre camminavamo osservavo la vetrata al nostro fianco che lasciava vedere il piano inferiore, e il grande lampadario anch'esso in vetro sopra le nostre teste.
Venni interrotto da Yeji.

"Siamo arrivati"

Disse girando il volto per guardarmi e aprì le due ante della porta scorrevole, anche sta volta non riuscivo a credere ai miei occhi.
Il pavimento era grigio ma era quasi completamente ricoperto da un tappeto nero, a destra si trovava un armadio enorme che ricopriva quasi tutto il muro, e al centro un letto matrimoniale ben sistemato con un lenzuolo nero.
Ai lati si trovavano due comodini, e successivamente una grande finestra dalla quale si vedeva anche l'enorme piscina al coperto che non avevo notato prima, era letteralmente mozzafiato.

"Io- non so che dire"

Yeji si mise a ridere.

"È sempre bello vedere le reazioni delle persone quando vedono questa casa"

"Beh, grazie al cazzo!
Guarda che lusso"

Dissi andando a riporre tutti i bagagli vicino all'armadio.

"Vuoi che ti aiuti a sistemarli?"

Mi chiese e accettai, sfruttammo quel tempo per iniziare a conoscerci ancora meglio.

Il tempo passò in fretta e si fece sera, Yeji mi aveva fatto fare un tour di tutta la casa e stavo ancora cercando di ricordare tutto.
Fortunatamente di Hyunjin non ce n'era stata neanche l'ombra.
Meglio così.
All'ora di cena ci sedemmo esattamente come la sera prima, probabilmente quelli erano i nostri nuovi posti ufficiali.

Hyunjin arrivò per ultimo.
Indossava dei jeans neri che gli contornavano perfettamente le gambe, una camicia quasi del tutto sbottonata e i capelli raccolti in un codino.
Era sudato e aveva il respiro affannato...cos'aveva combinato?
Avrei tanto voluto saperlo.
Mi diede uno sguardo veloce e iniziammo a mangiare, continuai a sentire i suoi occhi bruciare su di me per tutto il tempo.

Dopo aver finito di cenare mi recai nella mia nuova stanza.
Era enorme e quasi quasi avere tutto ciò per me mi faceva sentire strano.
Andai nel bagno privato che si trovava nella stanza, ciò stava a dire che era mio.
Si trovava una doccia grande il doppio di quella che avevo a casa e gli altri sanitari.

Mi feci una doccia veloce e poi avvolsi un asciugamano attorno alla mia vita per rientrare nella stanza a prendere un paio di boxer puliti, ero ancora completamente bagnato.
Uscii andando direttamente nella mia direzione, ma un sussulto mi fece prenderne un infarto.
Era Hyunjin, che si trovava seduto sul mio letto, che cazzo ci faceva lì?

"Cazzo, mi hai fatto prendere un infarto"

Lui fece un sorrisetto.
Era odioso.

"Addirittura, ragazzino?"

"Non chiamarmi così"

Lui si alzò e si avvicinò lentamente al mio corpo, abbassando il volto per guardami negli occhi..mi fece rabbrividire.

"Ti starai chiedendo perché sono qui"

Mi disse abbassando il tono di voce.
Poggiò due dita sotto il mio mento e me lo alzò, facendo incrociare i nostri sguardi, lo odiavo.
Ma sì, volevo sapere cosa ci facesse lì...

𝓈𝓉𝑒𝓅𝒷𝓇𝑜𝓉𝒽𝑒𝓇𝓈 " hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora