Capitolo 1

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Ciao io sono Alessia Valenti, ho 16 anni e sono di Napoli

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Ciao io sono Alessia Valenti, ho 16 anni e sono di Napoli.

Mio padre è Massimo Valenti, lavora come comandante all'ipm di Napoli, ho un fratellino che si chiama Leonardo, ha 6 anni.
Mamma si chiama Consuelo, un giorno è andata via senza salutare nessuno ha lasciato solo un biglietto, e da quel momento la odio.

Oggi devo andare all'ipm con mio padre dato che non ho scuola, e non si fida a lasciarmi a casa da sola...

Massimo: Ale sbrigati, sennò facciamo tardi eh

Io: si papà mi vesto e vengo di sotto.

Metto un jeans semplice, un maglioncino nero e la cintura Gucci

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Metto un jeans semplice, un maglioncino nero e la cintura Gucci.  E scendo giù

Io: eccomi papà

Massimo: jamm, sennò la direttrice m fa a pezzettini

Io: e quanto si esagerat

Salimmo in macchina e in 20 minuti arrivammo all'ipm.

Massimo: allo tu mo vai dalle ragazze, così non ti annoi.

Io: vabbuo c verimm aropp.

Mi guardai in torno e vidi due ragazze sedute su una panchina a chiacchierare, così decido di avvicinarmi.

Io: ciao ragazze

X: ciao, sei nuova?

Io: No sono la figlia del comandante, comunque piacere Alessia.

X: piacere Naditza, ma puoi chiamarmi nad, invece lei è Silvia.

Io: ok ragazze che facciamo?

Silvia: di solito noi l'ora d'aria la possiamo a chiacchierare.

Io: wa una noia hahah

Nad: e che vuoi fare in un carcere?

Io: andiamo dai ragazzi, così ci divertiamo!

Silvia: ma si scem, non possiamo

Io: fidat e me, song a figlia del comandante e po' si succer coccos m prendo la colpa io.

Nad: e vabbuo, jamm

Ci avviammo verso il campo dei maschi ed entrammo, ovviamente tutti cominciano a guardarci.

Io: we possiamo stare nu poc cu vuj? ci stiamo annoiando

X: zucchero filato, certamente

Io: comunque io mi chiamo Alessia, voi?

Si presentarono tutti tranne un ragazzo dai capelli neri e pieni di gel.

Passammo un po' di tempo a parlare, questi ragazzi mi fanno morire dalle risate, ma ovviamente a rovinare quel momento fu mio padre.

Massimo: Ale che cazz c fai ca?

Io: papà si tu che mi hai portato qui eh, e po' sono troppo simpatici chesti uaglioni

Massimo: TI AVEVO ESPRESSAMENTE DETTO DI STARE CON LE RAGAZZE!

io: oh nun allucca, ci stavamo annoiando e po' stavamo solo parlando eh

Totò: e ja comanda, vostra figlia è molto simpatica.

Massimo: tu stai diventando comm a mammt

Io: ma vafangul

Detto ciò me ne vado, non so dove perché non conosco il carcere, ma sicuramente ogni posto è meglio di stare con mio padre quando fa così.

Mentre cammino immersa nei miei pensieri...

La figlia del comandante Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora