Alessia valenti è una ragazza di 16 anni, napoletana è la figlia del comandante del carcere minorile di Napoli.
Ciro ricci è un ragazzo di 17 anni anch'esso napoletano, è il figlio del boss più potente di Napoli
Hanno due caratteri totalmente divers...
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Ciao io sono Alessia Valenti, ho 16 anni e sono di Napoli.
Mio padre è Massimo Valenti, lavora come comandante all'ipm di Napoli, ho un fratellino che si chiama Leonardo, ha 6 anni. Mamma si chiama Consuelo, un giorno è andata via senza salutare nessuno ha lasciato solo un biglietto, e da quel momento la odio.
Oggi devo andare all'ipm con mio padre dato che non ho scuola, e non si fida a lasciarmi a casa da sola...
Massimo: Ale sbrigati, sennò facciamo tardi eh
Io: si papà mi vesto e vengo di sotto.
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Metto un jeans semplice, un maglioncino nero e la cintura Gucci. E scendo giù
Io: eccomi papà
Massimo: jamm, sennò la direttrice m fa a pezzettini
Io: e quanto si esagerat
Salimmo in macchina e in 20 minuti arrivammo all'ipm.
Massimo: allo tu mo vai dalle ragazze, così non ti annoi.
Io: vabbuo c verimm aropp.
Mi guardai in torno e vidi due ragazze sedute su una panchina a chiacchierare, così decido di avvicinarmi.
Io: ciao ragazze
X: ciao, sei nuova?
Io: No sono la figlia del comandante, comunque piacere Alessia.
X: piacere Naditza, ma puoi chiamarmi nad, invece lei è Silvia.
Io: ok ragazze che facciamo?
Silvia: di solito noi l'ora d'aria la possiamo a chiacchierare.
Io: wa una noia hahah
Nad: e che vuoi fare in un carcere?
Io: andiamo dai ragazzi, così ci divertiamo!
Silvia: ma si scem, non possiamo
Io: fidat e me, song a figlia del comandante e po' si succer coccos m prendo la colpa io.
Nad: e vabbuo, jamm
Ci avviammo verso il campo dei maschi ed entrammo, ovviamente tutti cominciano a guardarci.
Io: we possiamo stare nu poc cu vuj? ci stiamo annoiando
X: zucchero filato, certamente
Io: comunque io mi chiamo Alessia, voi?
Si presentarono tutti tranne un ragazzo dai capelli neri e pieni di gel.
Passammo un po' di tempo a parlare, questi ragazzi mi fanno morire dalle risate, ma ovviamente a rovinare quel momento fu mio padre.
Massimo: Ale che cazz c fai ca?
Io: papà si tu che mi hai portato qui eh, e po' sono troppo simpatici chesti uaglioni
Massimo: TI AVEVO ESPRESSAMENTE DETTO DI STARE CON LE RAGAZZE!
io: oh nun allucca, ci stavamo annoiando e po' stavamo solo parlando eh
Totò: e ja comanda, vostra figlia è molto simpatica.
Massimo: tu stai diventando comm a mammt
Io: ma vafangul
Detto ciò me ne vado, non so dove perché non conosco il carcere, ma sicuramente ogni posto è meglio di stare con mio padre quando fa così.