Alessia ancora non si è svegliata, ho parlato con i dottori e mi hanno detto che se entro 20 minuti non si sveglia, le toglieranno l'antidolorifico ma se faranno così sentirà un dolore insopportabile.
Sono passati 10 minuti, ancora non si sveglia, sono molto in ansia. Ma poi vedo che si sveglia.
Alessia: p-papà che ci faccio qui?
Io: ti ho trovato nella doccia, piena di sangue e ustioni, mi vuoi dire che cosa è successo?
Alessia: è colpa mia se Leo è stato rapito.
Io: No Ale non dirlo nemmeno per scherzo, tra poco ti dimetteranno e vieni con me all'ipm.
Alessia: va bene
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Pov Alessia :
Mi hanno dimesso dall'ospedale, ora sono in ipm con mio padre.
Massimo: Ale vieni, starai un po' qua.
Io: e con chi starò?
Massimo: decidi tu
Io: con Ciro e Nad
Massimo: va bene, vado a chiamare Nad e vi sposto nella cella di Ciro.
Pov Ciro :
Sono in cella con il mio migliore amico, quando viene il comandante.
Io: comanda ancora non abbiamo notizie.
Comandante: sono venuto qui per trasferire Naditza e mia figlia Alessia, ha cercato di uccidersi e i dottori mi hanno consigliato di farla stare con altre persone. Quando gli ho chiesto con chi volesse condividere la cella ha risposto che voleva stare con te e Nad.
Io: va bene per me, ma Edoardo?
Comandante: mettiamo un'altro letto a castello, così Edoardo non andrà via.
Edo: vabbuo, fate venire le ragazze allora
Comandante: mi raccomando, state attenti!
Dopo 10 minuti il comandante portò la zingara e Alessia, quest'ultima stava male si vedeva, era più magra del solito e aveva delle bende e ustioni su braccia e gambe e lo sguardo spento. Mi faceva male vederla così.
Alessia: vabbuò, io dove dormo?
Nad: decidi tu, p me nun fà differenza
Alessia: allora tu sotto e io sopra
Io: vabbuò mo che avete finito di sistemare tutto, jamm nda mensa
Pov Alessia :
Scendemmo in mensa, non mi sentivo a mio agio li dentro, anzi se devo essere sincera non mi sento più a mio agio da nessuna parte da quando hanno rapito mio fratello. Non mangio niente e ovviamente tutti se ne accorgono.
Ciro: devi mangiare, sennò non ti alzi da qua me capit?
Edo: Ciro tien ragione, mang nu poco
Io: non tengo famme.
Detto questo mi alzo e vado in cortile a fumare una canna . Poi vedo Ciro Edo e Nad correre , sicuramente mi staranno cercando ma io mi nascondo in bagno.
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Sono passati altri due giorni, qui la routine è sempre la stessa, ti alzi ti lavi ti vesti fai colazione poi attività ora d'aria e si torna in cella. Sinceramente non so come facciano, io non essendo una detenuta ho più libertà, per esempio posso usare il telefono dormite di più e uscire quando voglio.
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La figlia del comandante
FanfictionAlessia valenti è una ragazza di 16 anni, napoletana è la figlia del comandante del carcere minorile di Napoli. Ciro ricci è un ragazzo di 17 anni anch'esso napoletano, è il figlio del boss più potente di Napoli Hanno due caratteri totalmente divers...